Lug 08

La cosiddetta “interpretazione autentica” del Ppr di Solinas è solo pura speculazione.

“Una norma sospetta, forse inutile, probabilmente dannosa. Questo penso e con me tutta la  Cgil in totale disapprovazione sulla ”interpretazione autentica” del Ppr che verrà discussa in consiglio regionale”.

Così Michele Carrus, segretario generale della Cgil sarda, che prosegue: “E’ davvero singolare che pensino di poter reinterpretare unilateralmente a livello regionale una disciplina di rango costituzionale qual è il Ppr e lo è ancor più il contenuto della norma che, come l’uovo di colombo, pretende di consentire quel che oggi la legge vieta ma che ieri si poteva fare perché la legge non c’era!

Sembra un escamotage ridicolo, ma forse non servirà neppure a risolvere il problema da cui origina, stando alle dichiarazioni dei proponenti, ovvero la necessità di fare un’intesa fra Enti locali, Regione e Governo per poter completare la strada Sassari-Alghero.

Il timore fondato è che, al di là delle intenzioni, sotto la norma si nascondano i soliti appetiti edilizi speculativi, soprattutto sulle coste, poiché è un sostanziale lasciapassare per la continua manomissione del Ppr. Dovremmo invece essere orgogliosi di averlo, perché difende il nostro patrimonio paesaggistico e culturale, un bene comune condiviso fra generazioni che nessuna ha il diritto di espropriare alle altre.

L’obiettivo giusto – prosegue  Carrus – dovrebbe essere di estendere la pianificazione all’intero territorio regionale. Se da una parte è vero che la classificazione del territorio, la delimitazione dei beni ambientali, la catalogazione dei beni culturali, la graduazione dei diversi livelli di tutela, l’aggiornamento puntuale della cartografia, sono aspetti da verificare nel tempo, è però anche essenziale che la disciplina di governo del territorio tenga insieme il principio della tutela con la valorizzazione, abbandonando definitivamente la tentazione di stravolgerlo o addirittura cancellarlo.

Quando le opere che comportano la trasformazione del territorio hanno un impatto rilevante, devono esserci forti motivazioni e ampia condivisione, anche attraverso gli accordi inter-istituzionali che coinvolgono i diversi livelli di governo interessati, trattandosi di materia di rilevanza costituzionale, senza cercare scorciatoie.

Perciò la Cgil considera sospetto che si utilizzi il bisogno di completare un’arteria stradale come quella per Alghero, per portare un attacco ai principi anziché perseguire l’intesa istituzionale che, probabilmente, non potrà essere aggirata in ogni caso.

Aggirate invece, se passasse l’interpretazione proposta da Giunta e maggioranza, rischiano di essere le norme che difendono ambiente e paesaggio dalla speculazione. È ormai spericolato il refrain sul rilancio dell’edilizia che deriverebbe da nuove norme per aumentare le cubature poiché tali norme esistono e vanno avanti da almeno dieci anni attraverso il cosiddetto Piano casa, reiterato ancora una volta nei giorni scorsi, ma negli stessi dieci anni l’edilizia ha conosciuto forse la più devastante crisi dal dopoguerra, con la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di centinaia di imprese, a dimostrazione della  falsità di quell’assunto.

Per la Cgil – sostiene Michele Carrus – la strada per rilanciare il settore è un’altra e passa dalla sistemazione idraulica del territorio, dalla riqualificazione ambientale, dalla rigenerazione urbana, dall’efficientamento energetico, bio-edilizia, nuovi materiali e tecnologie, dall’aggiornamento di competenze professionali e tecniche operative, passa cioè dall’ammodernamento complessivo del settore e dal lavoro buono e sicuro, che hanno bisogno di imprese serie e capaci: così potrebbe davvero rappresentare un motore di progresso e sviluppo a vantaggio dell’intera collettività.

Per questi motivi esprimiamo contrarietà a questa norma equivoca e pericolosa, mentre restiamo favorevoli al rafforzamento delle risorse e competenze delle amministrazioni locali, alla semplificazione delle procedure della pianificazione urbanistica, al bilanciamento degli interessi nel governo del territorio, da valutare anche secondo strategie di area vasta, nel rispetto delle diverse vocazioni e caratteristiche dei luoghi ai fini della loro migliore destinazione d’uso in un moderno quadro di politiche generali di sviluppo”. (Michele Carrus, segretario generale Cgil Sardegna).

Sono 1.371 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi non si registrano nuovi contagi. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 89.561 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 7 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.221 pazienti guariti (+5 rispetto all’ultimo aggiornamento), più altri 6 guariti clinicamente. Non si registrano nuove vittime, 134 in tutto. Sul territorio, dei 1.371 casi positivi complessivamente accertati, 254 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 877 a Sassari.

Prime anticipazioni per l’edizione numero ventidue di Dromos. Il festival, organizzato dall’omonima associazione culturale, nonostante le difficoltà derivanti dal Covid-19, conferma anche quest’anno la sua presenza nell’estate dello spettacolo dal vivo in Sardegna. Il fulcro del programma è concentrato tra il primo e il 9 agosto, tra Oristano e altri centri e località della provincia, e spazierà su più latitudini e generi, con la musica a fare da attrattore, ma non senza incontri e incursioni nei territori dell’arte visiva e altrove. Tra i protagonisti del cartellone, ormai prossimo alla sua forma compiuta, ci sarà Tosca, attesa a Cabras, il prossimo 9 agosto, per l’unica tappa sarda di “Direzione Morabeza”. Il tour della cantante romana all’insegna del suo nono album in studio: un viaggio musicale che la accompagnerà fino alla prossima stagione invernale nei teatri delle principali città italiane e di cui “Morabeza” (il disco prodotto e arrangiato da Joe Barbieri, e distribuito da Sony Music lo scorso ottobre) sarà il grande protagonista. La prevendita dei biglietti per il concerto, presentato in collaborazione con Rete Sinis, prende il via questo mercoledì, 8 luglio, alle 18, online e nei punti vendita del circuito Box Office. Un posto in poltronissima costa 25 euro (più diritti di prevendita); 20 euro in poltrona (più diritti). Slitta invece di un anno il concerto di Niccolò Fabi, a Fordongianus, previsto per il 5 agosto, dopo il rinvio al 2021 del tour estivo del cantautore romano: l’appuntamento nel paese sulla valle del Tirso è dunque rimandato all’8 agosto dell’anno prossimo. “Tentazioni a distanza” è il titolo che connota la ventiduesima edizione di Dromos. Un titolo “rimodulato”, rispetto a quello già annunciato lo scorso inverno, che era semplicemente “Tentazioni”, e che prende spunto da un noto aforisma di Oscar Wilde: “Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione”. Ora, come scrive il critico d’arte Ivo Serafino Fenu nelle sue note introduttive al tema del festival, “…per le regole imposte dalla pandemia, saranno, per il pubblico che da anni segue il festival, tentazioni parzialmente ‘a distanza’, facendo il verso alla didattica ‘subita’ dagli studenti, dai docenti e dalle famiglie al tempo del Covid_19. Ma se la distanza si è spesso rivelata antitetica alla didattica così non può essere per le tentazioni che, in quanto tali, non possono rimanere inevase e necessitano di essere vissute ‘in presenza’, seppure con tutte le precauzioni del caso”. Le tentazioni di Dromos saranno, come da tradizione, soprattutto musicali, ma non solo, visto che “…il festival continuerà a essere, nonostante il difficile periodo che tutti abbiamo vissuto e che in molte realtà si sta ancora vivendo, un evento caratterizzato dalla presenza di artisti di livello internazionale, nazionale e regionale, in una pluralità di generi musicali e artistici calibrati al fine di ottenere un’efficace sintesi tra dimensione globale e locale”. Per informazioni, la segreteria di Dromos risponde al numero di telefono 0783310490 e all’indirizzo di posta elettronica dromos@dromosfestival.it . Notizie e aggiornamenti alla pagina facebook del festival www.facebook.com/dromosfestivalsardegna e sul sito www.dromosfestival.it.

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