Si riapre, a Oristano, il sipario sulla “Stagione di Prosa e Musica 2019-2020”, organizzata dal CeDAC – Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna, con la riprogrammazione degli spettacoli “sospesi” per la pandemia.
Un affascinante trittico tra ironia, musica e poesia sul palco dello Spazio giovani “F. Busonera”, in via Morosini, a Sa Rodia, messo a disposizione dall’amministrazione comunale per gli eventi dell’estate.
“Siamo felici di riprendere la Stagione a Oristano e mantenere l’impegno con il nostro pubblico con una programmazione interessante e variegata, che spazia fra la comicità scoppiettante di uno spettacolo come “È inutile a dire!”, di Jacopo Cullin, che racconta con ironia la contemporaneità; le intelligenti provocazioni e la satira pungente del teatro-canzone di Giorgio Gaber nella versione di Andrea Scanzi; e un affascinante ritratto d’artista ne “La pianista perfetta”, di Giuseppe Manfridi, dedicato a Clara Schumann, con l’attrice e pianista Guenda Goria – ha sottolineato Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del CeDAC -. Tutti gli spettacoli sono stati riprogrammati e il calendario è stato rimodulato, in collaborazione con artisti e compagnie e con l’amministrazione, per permettere la fruizione degli eventi nel rispetto delle nuove regole e delle distanze di sicurezza”. E conclude: “Siamo grati all’amministrazione comunale di Oristano che ha compreso l’importanza di riprendere le attività culturali in questa fase di “ripartenza” e si è subito interessata a cercare lo spazio più adatto per allestire un palco e una platea, in modo da garantire la sicurezza di artisti e spettatori”.
“Lo Spazio giovani questa estate sarà centrale nella programmazione di spettacoli ed eventi a cura del Comune di Oristano – ha spiegato l’assessore alla Cultura, turismo e spettacolo, Massimiliano Sanna -. Gli appuntamenti del CeDAC saranno la punta di diamante della nostra offerta culturale estiva, con artisti di primo piano, molto apprezzati anche dal pubblico locale. Questa mini rassegna teatrale segna una svolta per la cultura oristanese – ha proseguito Sanna-. Inaugura lo Spazio giovani, come sede per gli spettacoli all’aperto, e fa scattare il count-down per la riapertura del Teatro Garau, dove i lavori procedono a ritmo spedito. Salvo imprevisti, la prossima stagione di prosa, a fine anno, tornerà nella sua sede naturale, completamente rinnovata e adeguata alle norme di sicurezza”.
1) Ouverture con brio, sabato 1° agosto, alle 21, con “È inutile a dire!”, di e con Jacopo Cullin (in scena con Gabriele Cossu) per un divertente e coinvolgente affresco della realtà contemporanea tra nevrosi e paure, storie di ordinaria precarietà e fragilità dei rapporti nella moderna “società liquida”. Un susseguirsi di sketches e dialoghi surreali con il contrappunto musicale affidato a Matteo Gallus al violino, Andrea Lai al contrabbasso e Riccardo Sanna alla fisarmonica, nello spettacolo (dove non potevano mancare i personaggi nati dalla fantasia dell’istrionico artista cagliaritano, come il Signor Tonino, Salvatore Pilloni e Angioletto Biddi ‘e Proccu) che affronta temi delicati e importanti, quali l’amore e la solitudine, la felicità e l’inquietudine in chiave umoristica per far sorridere e pensare.
2) Omaggio a uno dei protagonisti della cultura italiana del Novecento, sabato 8 agosto, alle 21, con “E pensare che c’era Giorgio Gaber”, di e con il giornalista, scrittore e conduttore Andrea Scanzi, versione “aggiornata e rivisitata” del fortunato “Gaber se fosse Gaber”, ispirato al poliedrico cantautore, attore e commediografo, artefice con Sandro Luporini del “teatro-canzone”. “Sono convinto che Gaber e Luporini siano stati profetici almeno quanto Pasolini – ha affermato Andrea Scanzi-. La presenza scenica, la mimica, la lucidità profetica, il gusto anarcoide per la provocazione, il coraggio (a volte brutale) di “buttare lì qualcosa” e l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Gaber-Luporini, oggi più che mai, un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano”.
3) Chiude in bellezza 2019-2020 del CeDAC a Oristano, domenica 13 settembre, alle 21, “La pianista perfetta”, di Giuseppe Manfridi, intrigante spettacolo-concerto dedicato a Clara Schumann, virtuosa dello strumento a tastiera e moglie del grande compositore. Sotto i riflettori l’attrice e pianista Guenda Goria (protagonista sulla scena con Lorenzo Manfridi, per la regia di Maurizio Scaparro) che incarna questa donna straordinaria, concertista di fama mondiale formatasi alla scuola del padre Friedrich Wieck, nonché compositrice, madre affettuosa di otto figli e sposa innamorata. La pièce (che ha conquistato il Premio Franco Cuomo per la miglior interpretazione femminile) racconta un momento cruciale e drammatico della sua esistenza, il pomeriggio prima di un concerto importante, tra il ritardo dell’accordatore, un baule smarrito e le lettere che annunciano l’internamento del marito (a salvarla è l’amore per la musica): “La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l’arte”.
La Stagione di Prosa e Musica 2019-2020 a Oristano è organizzata dal CeDAC, con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, e dell’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Oristano, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
Si riaccendono i riflettori nell’Oristanese sul festival Dromos. Per l’attesa ripartenza e nel rispetto delle norme anti Covid, il direttore artistico Salvatore Corona punta su un cartellone che spazia su più latitudini e generi, con la musica a fare da attrattore. La 22^ edizione è in programma dal 1° al 9 agosto (con una “appendice” l’11 e il 22) tra Oristano, Cabras, Bauladu, Mogoro e San Giovanni di Sinis, ma anche Ortueri nel Nuorese. Tra i protagonisti del versante musicale Tosca (il 9 agosto a Cabras), Michael League e Bill Laurence (il 2 a Mogoro), i C’mon Tigre (il 7 a San Giovanni di Sinis), il Giornale di Bordo di Antonello Salis, Paolo Angeli, Gavino Murgia e Hamid Drake (l’8 a San Giovanni), l’Acoustic Duo di Dennis Greaves & Mark Feltham (il 1° agosto a Ortueri), Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite con il loro progetto “Parientes” (il 5 a Oristano), mentre la scena sarda è rappresentata da Mumucs, Marino De Rosas, Maudits, Matteo Leone e Aranzolu Project. In programma anche due conferenze-spettacolo di Valerio Corzani (il 3 e il 4 a Oristano) e, “in appendice” al festival, due momenti teatrali, con Beppe Severgnini nella “messinscena musicale” del suo libro “Diario sentimentale di un giornalista”, e con Lella Costa che interpreta il monologo scritto da Franca Valeri “La vedova Socrate” (a San Giovanni di Sinis, rispettivamente l’11 e il 22 agosto). Le arti visive trovano spazio con la mostra “virtuale” che condivide il titolo con questa edizione del festival, “Tentazioni a distanza”. In programma anche una serie di appuntamenti e incontri con artisti e altri ospiti proposti attraverso la collaborazione con Pitticcu, la “festa dell’immaginario” che ha raccolto consensi, lo scorso ottobre nella Città di Eleonora, con la sua originale proposta di eventi culturali.
Ora è ufficiale, la Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna si svolgerà regolarmente, a Mogoro, anche quest’anno. Sarà un evento in completa sicurezza(o almeno si spera. ndr) nel rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19. Gli organizzatori, infatti, sono al lavoro per garantire la miglior tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagio. La macchina dei preparativi è già stata avviata da alcune settimane, mentre l’inaugurazione ufficiale si terrà il prossimo 8 agosto. È stata definita anche la data di chiusura, prevista per il 6 settembre. All’edizione numero 59 della Fiera saranno presenti oltre 90 artigiani e, per la prima volta, ci sarà anche un’esposizione virtuale che consentirà ai visitatori di interagire e di “navigare” anche da casa all’interno degli spazi destinati alle molteplici produzioni artigianali. Ormai selezionate le imprese artigiane che espongono, l’amministrazione comunale si sta concentrando sulla definizione degli eventi collaterali, che contribuiranno a rafforzare l’offerta destinata non solo agli abituali frequentatori della Fiera ma anche ai turisti. Il filo conduttore dell’edizione 2020 è rappresentato dal tema “Una finestra sull’Artigianato”, richiamato dai tanti simboli e dagli elementi riprodotti nel nuovo progetto grafico che accompagna la manifestazione di quest’anno. Come da tradizione, l’evento sarà ospitato nel Centro Fiera del Tappeto, uno spazio ampio che verrà allestito rispettando i protocolli imposti dall’emergenza sanitaria.
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