Coronavirus: 7 nuovi casi. L’Isola si adegua: stop ai balli e mascherina dalle 18.
Sette nuovi casi positivi al Coronavirus accertati oggi in Sardegna, dove ormai da settimane resta invariato invece il numero dei decessi, 134 in tutto.
Gli ultimi contagi sono stati registrati nel nord Sardegna (5 casi), 1 nella città metropolitana di Cagliari e 1 nella provincia di Nuoro. E’ quanto emerge nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale.
Complessivamente sono 1.500 i casi di positività al Covid-19 accertati nell’isola dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 118.084 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 9, nessuno in terapia intensiva, mentre 101 sono le persone in isolamento domiciliare.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.251 pazienti guariti (+2), più altri 5 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.500 totali, 279 (+1) sono stati rilevati nella città metropolitana di Cagliari, 164 nel sud Sardegna, 61 a Oristano, 86 (+1) a Nuoro, 910 (+5) a Sassari.
Intanto, visto l’aumento dei contagi, anche la Sardegna si adegua. Dopo il provvedimento del 16 agosto del Ministro della Salute, il presidente della Regione, Christian Solinas, ha emanato una nuova ordinanza con la quale revoca quella dell’11 agosto scorso che permetteva i balli nei locali notturni sino al 7 settembre.
Lo stop riguarda non solo le discoteche e sale da ballo ma anche quei “…locali assimilati destinati all’intrattenimento, o per eventi che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.
Inoltre, sempre recependo le norme nazionali, su tutto il territorio regionale è obbligatorio a partire dalle ore 18 l’uso di mascherine anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale.
Il controllo di queste prescrizioni, oltre che alle forze di polizia, comprese quelle locali, è affidato anche al Corpo forestale regionale. Le disposizioni si applicano sino al prossimo 7 settembre.
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