Coronvirus: contagi un aumento in Sardegna.
Contagi da Covid-19 in aumento in Sardegna. L’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale conta 12 nuovi casi, di cui 10 nel nord dell’Isola (soprattutto a causa del focolaio di Porto Rotondo), uno nelle città metropolitana di Cagliari e uno in provincia di Nuoro.
Complessivamente sono 1.512 i casi accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto. In totale sono stati eseguiti 119.093 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 9, nessuno in terapia intensiva, mentre 113 sono le persone in isolamento domiciliare.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.253 pazienti guariti (+2), più altri 3 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.512 casi positivi accertati, 280 (+1) sono stati rilevati nella città metropolitana di Cagliari, 164 nel sud Sardegna, 61 a Oristano, 87 (+1) a Nuoro, 920 (+10) a Sassari.
Intanto, sono partiti anche in Sardegna i tamponi rapidi negli aeroporti per chi arriva dai Paesi a rischio. I primi ad attrezzarsi sono stati gli scali di Cagliari Elmas e Olbia. Questa mattina sono stati allestiti nelle due aerostazioni i box dove il personale dell’Ats effettuerà i test ai passeggeri sbarcati. Domani toccherà ad Alghero. Primo banco di prova questo pomeriggio, a Cagliari, con l’arrivo di un volo proveniente da Madrid.
Nessuna indicazione, invece , è ancora arrivata all’Autorità del mare di Sardegna per estendere i tamponi anche nei porti dell’Isola. Il primo a partire sarà comunque quello di Porto Torres, attivo nei collegamenti con Barcellona. Spagna e Malta sono dunque i Paesi sorvegliati speciali per i sardi che hanno scelto di trascorrere le vacanze all’estero: Croazia e Grecia infatti, inseriti nell’ultimo dpcm del governo con l’obbligo di tampone al rientro in Italia, non sono collegati direttamente con la Sardegna nè con voli nè con navi.
I campioni saranno processati nei laboratori dell’Aou di Cagliari e Sassari e dell’ospedale SS.Trinità, con i risultati che arriveranno entro 24 ore. In caso di positività, i viaggiatori saranno presi in carico dai servizi di igiene competenti per territorio, monitorati e sottoposti al periodo di isolamento. Saranno poi attivate tutte le procedure sugli eventuali contatti del paziente risultato positivo.
“L’installazione delle prime due aree di controllo aeroportuali rappresenta un’importante forma di tutela a vantaggio della salute pubblica – ha affermato il commissario straordinario dell’Ats, Giorgio Steri -. Il nostro compito è quello di individuare, circoscrivere e contenere. Grazie al lavoro svolto nei mesi scorsi, siamo riusciti in Sardegna ad isolare tutti i focolai, ora non possiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo vigilare sugli arrivi dai Paesi a rischio, cercando di identificare subito eventuali passeggeri positivi anche asintomatici”.
Nel rispetto della normativa, i passeggeri possono anche effettuare il tampone nel paese di provenienza nelle 72 ore precedenti all’atterraggio per certificare la loro negatività al virus o essere presi in carico dall’Ats Sardegna entro le 48 ore successive al loro arrivo nell’Isola. In quest’ultimo caso, dopo aver contattato i servizi sanitari, i viaggiatori dovranno attendere l’esito del tampone nel rispetto delle regole sulla quarantena preventiva e volontaria.
“In questo momento si è abbassata l’età del contagio, ma la malattia e i casi gravi sono sempre dietro l’angolo – ha detto Steri -. La raccomandazione è sempre quella di usare la mascherina, lavarsi la mani spesso e mantenere il distanziamento sociale per quanto possibile. Con l’adozione di queste tre semplici regole le possibilità di ammalarsi sono veramente remote”.
Stava partecipando alle operazioni di spegnimento di un vasto incendio di sterpaglie nei terreni vicino alla sua proprietà quando, a causa del fumo e del caldo, si è sentito male e ha rischiato di essere avvolto dalle fiamme. Un uomo di 50 anni è stato soccorso nel pomeriggio dal personale del Corpo forestale e di Forestas, già impegnato con le squadre a terra per domare il rogo divampato a Siris, in località Riu Ludu. Da quanto si è appreso il 50enne non ha riportato ustioni e non è stato necessario il ricovero in ospedale. Per spegnere il rogo di Siris è entrato in azione anche l’elicottero Super Puma partito da Fenosu. Sono andati in fumo 10 ettari di macchia mediterranea e alcuni alberi di ulivo.
L’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, in collaborazione con l’associazione culturale “Eleonora d’Arborea” e il Gremio dei Contadini di Oristano, con il patrocinio dall’associazione AstronomiAmo, organizzano la serata “Storia e miti raccontati dalle costellazioni del cielo”. Venerdì 21 agosto, alle 21.30, nel parco della Chiesa di Santu Giuann ’e Froris – Cappella del Gremio dei Contadini, la serata sarà dedicata all’osservazione delle costellazioni e dei pianeti visibili in questi giorni e alla narrazione dei miti a loro legati. L’osservazione e i racconti saranno guidati dall’astrofila Raffaela Ennas. Ingresso libero.
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