Coronavirus: oltre 2000 persone in isolamento nell’Isola. Oggi 60 nuovi casi, 1 a Oristano.
A Oristano oggi si registrano un nuovo contagio e due guarigioni. Il nuovo caso positivo è riferito a un soggetto asintomatico messo in isolamento domiciliare che era entrato in contatto con una persona la cui positività era stata accertata nelle scorse settimane.
Delle due guarigioni una è riferita a un dipendente della Fondazione Oristano. Si trattava dell’ultimo dei dipendenti ancora positivo che oggi è risultato negativo alla doppia prova del tampone.
I numeri sull’emergenza sanitaria da Coronavirus a Oristano dall’inizio di settembre segnano 51 casi positivi. I pazienti guariti sono 15, mentre i soggetti ancora positivi sono 36. I pazienti ricoverati in ospedale sono 5, di cui 2 per Covid-19 e 3 per altre patologie.
In Sardegna, nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale, si registrano 60 nuovi casi, 52 rilevati attraverso attività di screening e 8 da sospetto diagnostico. Salgono così a 4.056 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati nell’isola dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 155 in tutto.
In totale sono stati eseguiti 194.581 tamponi, con un incremento di 1.876 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 106 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (quattro in meno rispetto al dato di ieri), mentre sono 21 (+1) i pazienti terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.027.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.730 (+42) pazienti guariti, più altri 17 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 4.056 casi positivi complessivamente accertati, 618 (+8) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 437 (+13) nel Sud Sardegna, 324 (+3) a Oristano, 547 (+16) a Nuoro, 2.130 (+20) a Sassari.
Una pattuglia della Polizia di Stato di Oristano ha fermato, durante la notte, nei pressi della borgata cabrarese di San Salvatore, un’auto con a bordo due persone che procedeva a fari spenti. Il perchè dei fari spenti è stato spiegato dopo che all’interno della vettura in alcune bacinelle sono stati trovati muggini e spigole appena pescati abusivamente per circa 70 chili. I poliziotti hanno quindi chiamato la Capitaneria di porto, hanno sequestrato i pesci e circa 900 metri di reti, e contestato ai due pescatori abusivi una sanzione di 2000 euro. Il pesce è stato dato in beneficienza a Istituti religiosi della zona, avvalendosi per la conservazione e la consegna della generosa collaborazione del Nuovo consorzio cooperative Pontis di Cabras.
Martedì 6 ottobre, alle 17.30, “Fare cultura ad Oristano”, incontro in videoconferenza con Marcello Marras, direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Oristano. Conduce Stefania Andolfo. L’Unla, costituita nel 1947, è un ente che promuove l’educazione e la formazione lungo tutto l’arco della vita, lo sviluppo dell’uomo come persona e la sua attiva partecipazione alla vita sociale. Ha la sua sede centrale a Roma, mentre i suoi organi periferici hanno ambito locale e regionale. Il Centro Servizi Culturali Unla è concepito come luogo di incontro di tutte le fasce d’età; uno spazio in cui le persone si trovano per discutere, vedere film, leggere libri, partecipare e organizzare iniziative.
Marcello Marras – Laureato in Antropologia culturale, dal 1996 al 2005 ha lavorato per Issa (Istituto Studi sull’Ambiente) in qualità di progettista, formatore, coordinatore e ricercatore, collaborando con scuole di ogni ordine e grado, amministrazioni locali, associazioni per la progettazione e realizzazione di percorsi didattici, formativi e culturali. Nel 2006 viene nominato direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Oristano, e dal 2010 componente del Comitato Direttivo Nazionale dell’Unla. Dal 2007 al 2014 docente di Etnocoreografia della Sardegna e di Laboratorio e studio della musica sarda nel corso di Etnomusicologia presso il Conservatorio Statale di Musica “G. P. da Palestrina” di Cagliari. Ha dedicato la tesi di laurea ai Carnevali di Aidomaggiore e Ghilarza. Da oltre trent’anni conduce ricerche sull’uso della musica, sul fare musica e sul Carnevale in Sardegna. Ha pubblicato diversi saggi dedicati al carnevale nei paesi sardi, alla musica di tradizione orale della Sardegna e al ballo comunitario. Ha pubblicato il libro “Un paese in ballo. Danza e società nel carnevale seneghese” (Condaghes Edizioni).
Con 52.800 casi in Italia, la neoplasia della mammella rappresenta il tumore più frequente nelle donne, con una tendenza negli ultimi anni ad aumentare, soprattutto nella fascia d’età tra 45 e 49 anni. È invece in costante diminuzione la mortalità, grazie all’efficacia delle nuove terapie e alla diagnosi precoce. Oggi la sopravvivenza media dopo 5 anni dalla diagnosi è di circa l’87%.Come ogni anno, nel mese di Ottobre, la Lilt di Oristano, di concerto con la Lilt nazionale e assieme a tutte le 106 Lilt italiane, promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione per la prevenzione e la cura del tumore del seno. A Oristano, dal 1° al 31 ottobre, grazie alla consueta collaborazione con il Comune, la statua di Eleonora d’Arborea, a partire dalle ore 19 di ogni serata sarà ancora una volta inondata da un fascio di luce rosa, colore simbolo della “Campagna del nastro rosa 2020”, con lo scopo di accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione dei tumori femminili. Si terranno,fra l ‘altro, videoconferenze, visite enologiche, e una raccolta fondi per l’acquisto dello “scalp cooler”, un casco refrigerante che riduce la caduta dei capelli in persone sottoposte a chemioterapia, da destinare al reparto oncologico dell’Ospedale San Martino di Oristano. Sempre a sostegno delle donne malate di tumore del seno, nei prossimi mesi sarà attivato il protocollo di intesa tra la Lilt e la Assl di Oristano, che ha come oggetto “Imparare a prendersi cura di sé nei percorsi di remissione di malattia, riabilitazione e reinserimento professionale in donne colpite da neoplasia mammaria”. Si tratta di un progetto biennale, finanziato con i fondi del 5×1000 della Lilt nazionale, con l’obiettivo di attivare percorsi di prevenzione terziaria per le donne che hanno o hanno avuto un tumore mammario.
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