Covid: 327 nuovi positivi (4 a Oristano e 11 in provincia) e 7 decessi.
Salgono a 37.884 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, dopo che nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 237 nuovi contagi. Si registrano anche 7 morti (969 in tutto).
In totale sono stati eseguiti 569.235 tamponi (di cui 7.590 antigenici rapidi), con un incremento di 4.490. Il rapporto casi positivi-numero dei tamponi eseguiti segna dunque un tasso di positività del 5,2%.
Sono 465 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-6 rispetto al dato di ieri), mentre sono 43 (invariati) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.845. I guariti sono complessivamente 20.212 (+463), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 350.
Sul territorio, dei 37.884 casi positivi complessivamente accertati, 8.707 (+60) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.188 (+14) nel Sud Sardegna, 7.616 (+44) a Nuoro, 12.289 (+108) a Sassari, 3.084 (+11) in provincia di Oristano.
Nella città di Eleonora oggi sono stati accertati 4 nuovi casi di positività al Covid-19 e 5 guarigioni.
Nelle ultime due settimane si è registrato un forte incremento del numero di guarigioni e un sensibile calo delle nuove positività. Dal riallineamento dei dati attualmente risultano 73 casi ancora positivi.
Quindi, per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio di settembre salgono a 618 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 643), i pazienti guariti sono 531 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 556), mentre i soggetti ancora in cura sono 73. Quattordici i pazienti deceduti.
A Oristano, per la Sartiglia 2021, a causa dell’emergenza sanitaria, ci sarà solo una breve vestizione de su Componidori, nel giardino interno all’Arcivescovado, senza la partecipazione di pubblico. A seguire la benedizione nei pressi della Curia. Questo quanto in Prefettura durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’area interessata – è stato precisato – sarà interdetta al transito dei pedoni e dei veicoli. In questo modo sarà possibile preservare, anche in tempo di Covid, alcuni degli elementi essenziali della tradizione particolarmente sentita nella comunità oristanese e conosciuta oltre i confini regionali. La Questura valuterà poi, a livello tecnico, l’eventuale necessità di ulteriori prescrizioni per la benedizione da parte di su Componidori. In vista delle imminenti festività carnevalesche e per tutta la loro durata, è stata concordata l’emanazione da parte del Comune di Oristano di apposite ordinanze per vietare, a partire dal venerdì 29 gennaio, il consumo di sostanze alcoliche. È stato anche previsto, con il concorso della Polizia Municipale, il rafforzamento dell’attività di controllo del territorio per evitare assembramenti nelle aree di maggior affollamento e assicurare il rispetto delle misure di contenimento del contagio. Il Comitato ha quindi fatto il punto della situazione sulla ripresa il 1° febbraio della didattica in presenza negli Istituti Superiori della provincia, per avviare un attento monitoraggio del dispositivo adottato per i mezzi di trasporto e valutare la necessità di eventuali correttivi a garanzia della sicurezza e della prevenzione del contagio da Covid-19.
Gli agenti della Squadra mobile della Questura e i Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Oristano hanno arrestato tre persone, residenti a Simaxis, Nicola Porcu di 24 anni, Giuliani Deidda di 40, e il capobanda Davide Desigus di 25 anni, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, denominata “Big Money”, ha permesso agli inquirenti di scoprire e contestare ai tre oltre venti cessioni di droga a vari consumatori, ad alcuni dei quali sono state comminate delle sanzioni amministrative. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato 8 chili di marijuana, alcune piante in fase di coltivazione e 130 grammi di cocaina, nonché una importante somma di denaro, che il presunto capo banda aveva nascosto nella sua abitazione. I tre, anche se disoccupati, avevano un tenore di vita troppo elevato rispetto ai loro introiti e questo ha insospettito le Forze dell’ordine che hanno intensificato le indagini e gli indagati sono caduti nella rete tesa da Carabinieri e Polizia nonostante fossero molto scaltri. Nelle brevi comunicazioni telefoniche tra di loro e con i consumatori raramente hanno commesso degli in errori, tant’è che appena si rendevano conto che l’acquirente di turno diventava troppo esplicito nella richiesta dello stupefacente, subito interrompevano la telefonata. La metodologia dello spaccio e la terminologia che utilizzavano era collaudata e ritenuta sicura. Al cliente bastava, infatti, un semplice “passo al volo”, “ci sei?”, “passo per una birra”, per essere subito soddisfatto dai pusher, che hanno dimostrato di poter evadere con facilità le numerose richieste di droga. Sono state, infatti, rarissime le occasioni in cui gli indagati hanno dovuto rimandare una cessione di stupefacenti. Due dei tre indagati, Deidda e Desogus, sono tuttora agli arresti domiciliari, mentre a Porcu è stato vietato di dimorare nel comune di residenza. L’attività di indagine non si è comunque conclusa, visto che gli agenti della Questura e i militari della Compagnia di Oristano continueranno a indagare con l’intento di risalire alla filiera dello spaccio.
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