Gen 29

Sport: commissione comunale, contributi e gestione palazzetto le priorità del 2021.

L’emergenza sanitaria continua a impedire gran parte delle attività, ma il mondo dello sport oristanese dà segni di vitalità. Ieri sono stati tanti i soggetti che hanno risposto all’invito lanciato dal Comune di Oristano, partecipando alla videoconferenza convocata dall’assessore allo sport, Maria Bonaria Zedda.

Sono stati, infatti, una cinquantina i dirigenti sportivi che insieme al sindaco Andrea Lutzu e all’assessore Zedda hanno ragionato sullo stato di salute dello sport oristanese e sulle iniziative messe in campo in questo momento dal Comune.

“Siamo in prima linea per lo sport, anche se il Covid ancora ci condiziona – ha detto il sindaco Lutzu aprendo la riunione -. Sul fronte dell’impiantistica sportiva siamo allo step finale per l’agibilità del nuovo Palazzetto dello sport, per la cui gestione è in corso la procedura di affidamento. Tra gli altri stanno procedendo i progetti per il tennis club e per il campo di atletica del Sacro Cuore. Siamo al fianco delle società e con il prossimo accreditamento dei fondi regionali liquideremo i contributi alle società che sono state protagoniste di Oristano Città Europea dello sport. Allo stesso modo, grazie al finanziamento di 75 mila euro della Fondazione di Sardegna, stiamo intervenendo per sostenere l’attività delle società”.

“Vogliamo rafforzare la collaborazione con le società sportive e insieme a voi fare il punto della situazione, per mettere a punto idee e programmi per la città”, ha aggiunto l’Assessore allo Sport Maria Bonaria Zedda, a cui è toccato il compito di presentarle e di raccogliere le valutazioni dei dirigenti sportivi.

Commissione comunale allo sport

“Questa amministrazione crede nell’utilità del confronto tra l’istituzione comunale e chi pratica lo sport. Per questo motivo vogliamo ricostituire la commissione comunale – ha detto l’assessore Zedda -. In molti comuni, e per alcuni anni anche a Oristano, questo organismo che vede la diretta rappresentanza dei dirigenti e degli atleti è andato in disuso, ma la commissione può essere un utile strumento di programmazione e condivisione delle politiche comunali. Pensiamo a un organismo snello, che si possa riunire con facilità, supportando l’azione del Comune e dell’assessorato allo Sport in particolare”.

Si ipotizza un organismo composto da 9 persone: l’assessore allo Sport (presidente), 2 rappresentanti del consiglio comunale (uno di maggioranza e uno di minoranza), 2 rappresentanti delle società sportive (uno degli sport al chiuso e uno degli sport all’aperto), 1 rappresentante atleti, 1 rappresentante Coni, 1 rappresentante Federazione medici sportivi, 1 rappresentanti della scuola indicato dall’Ufficio scolastico provinciale.

La proposta è stata condivisa da Davide Tatti, presidente della 5^ commissione consiliare competente per sport, impiantistica e attività sportive, e dal delegato provinciale del Coni Gabriele Schintu.

Dall’Uisp per gli enti di promozione sportiva, dal mondo del volontariato sociale e da quello della disabilità è emersa la richiesta di una partecipazione all’organismo attraverso una propria rappresentanza.

Gestione del nuovo Palasport

“Uno degli argomenti più importanti di questa riunione riguarda la futura gestione del nuovo Palazzetto dello sport di Sa Rodia – ha detto l’assessore Zedda -. Il bando per la presentazione delle manifestazioni di interesse è stato pubblicato a fine dicembre. Per la presentazione delle manifestazioni di interesse al momento è prevista la scadenza del 5 febbraio, ma nei prossimi giorni comunicheremo la proroga di un mese, visto che qualche giorno fa abbiamo pubblicato i chiarimenti al bando. Si tratta di precisazioni che abbiamo ritenuto utili per rispondere ai quesiti che molte società hanno formulato nelle scorse settimane. Per il Palazzetto pensiamo a una gestione provvisoria di 2 anni, con un costo di gestione (per le spese vive delle utenze e dei servizi necessari al funzionamento) che si aggira sui 30 mila euro annui. Non ci sono altri costi e non è previsto un canone a favore del Comune. Dopo questo bando esplorativo pubblicheremo il bando definitivo per l’affidamento della gestione, a cui potrà partecipare solo chi avrà partecipato alla manifestazione di interesse”.

Bando per contributi assegnati al Comune dalla Fondazione di Sardegna

La Fondazione di Sardegna ha assegnato al Comune di Oristano un finanziamento di 75 mila euro destinato alle attività sportive sulla scia del fortunato programma di iniziative di Oristano Città Europea dello Sport.

“La giunta comunale – ha spiegato l’assessore Maria Bonaria Zedda – ha deliberato di destinare 37 mila 500 euro a favore delle associazioni sportive che hanno partecipato al programma di eventi di Oristano Città Europea dello Sport; 18 mila 750 alle società sportive che a causa dell’emergenza sanitaria stanno svolgendo attività agonistica al di fuori delle strutture concesse dal comune, subendo gravi perdite economiche e sostenendo oneri aggiuntivi presso altre strutture; e altri 18 mila 750 euro alle società sportive che hanno dovuto sospendere completamente le attività sportive, ma che hanno dovuto comunque sostenere oneri di gestione degli impianti”.

Sistema informativo dedicato alle società sportive (bandi e notizie)

L’assessore Zedda ha presentato il progetto per la creazione di un sistema informativo comunale a favore delle società sportive su bandi, avvisi pubblici e, più in generale, su tutte quelle notizie di interesse specifico per il sistema sportivo.

“La nostra idea – ha detto Zedda – è raggiungere tutte le società con una newsletter via mail che segnali le opportunità offerte da Regione, Ministero, Provincia, Comune, Coni o da qualsiasi altro soggetto, favorendo la partecipazione e il finanziamento dei progetti meritevoli”.

Il Comune di Oristano ha aggiudicato, definitivamente, l’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle società Easy Help di Recanati e Stop di Macerata. La gara, alla quale hanno partecipato 6 imprese, si è svolta su una base di 4 milioni 545 mila 795 euro per un periodo di 5 anni, con la possibilità di rinnovo per altri 2 e un controvalore di 6 milioni 364 mila 113 euro, con un aggio minimo a favore del Comune del 9,76% sugli incassi. Le imprese Easy help e Stop hanno presentato un’offerta economica con un rialzo del 120% sull’aggio a favore del Comune, che dal nuovo appalto stima un incasso medio annuo di 195 mila euro, per un totale di 976 mila euro in 5 anni. L’offerta era stata giudicata anomala e secondo la procedura ha dovuto assoggettarsi a una verifica amministrativa. L’offerta tecnica prevede il riassorbimento del personale precedentemente impegnato nel servizio. Per i 18 addetti verranno confermate le stesse condizioni dell’attuale rapporto di lavoro. È prevista una riorganizzazione del servizio con l’istituzione di un Centro operativo locale, la copertura di eventuali assenze del personale attraverso figure jolly, l’utilizzo di sistemi di pagamento elettronico, impianti per il pagamento alimentati con pannelli fotovoltaici, sistemi con pannelli per la segnalazione dei posti disponibili nei parcheggi in struttura, app per smartphone, colonnine per la ricarica elettrica. Inoltre, sono previsti sistemi con sensori ottici di stallo o telecamere che controllano gli stalli e informazione all’utenza sullo stato di scadenza della sosta.

“Le dieci diocesi della Sardegna, nel triennio compreso tra il 2018 e il 2020, hanno attivato 3.703 posti di lavoro nell’ambito di 228 interventi avviati nei diversi settori dei Beni culturali ecclesiastici e della Nuova edilizia di culto. Le risorse messe in campo, per un totale di 54.002.866,78 euro, di cui 9.190.094,92 per i Beni culturali ecclesiastici e 44.812.771,86 per la Nuova edilizia di culto, sono arrivate direttamente dall’Otto per Mille alla Chiesa cattolica, e da contributi degli enti pubblici, delle diocesi e delle comunità parrocchiali”. E’ quanto si legge in una nota della Conferenza episcopale sarda, che così proegue: “I numeri degli investimenti, spesi sui territori diocesani, sono significativi: Oristano 4.615.831,00; Ales-Terralba euro 3.774.795,90; Alghero-Bosa 6.471.497,00; Cagliari 5.981.178,00; Iglesias 4.386.956,02; Lanusei 7.465.898,86; Nuoro 7.279.159,00; Ozieri 3.938.049,00; Sassari 3.715.286,00; Tempio-Ampurias 6.374.216,00”. Ogni diocesi si avvale di propri uffici per i Beni culturali ecclesiastici e per la Nuova edilizia di culto che si occupano di restauri ed edilizia, valorizzazione di musei, archivi e biblioteche diocesane, catalogazione di beni culturali mobili e immobili, installazione di impianti di sicurezza, restauro di organi a canne e custodia, mediante volontari associati, di edifici di culto. I progetti, coordinati e valutati dall’Ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici della Cei, la Conferenza episcopale Italiana, hanno portato in Sardegna ad attivare, nell’ultimo triennio, un centinaio di cantieri di restauro architettonico e a mettere in campo, un programma di catalogazione e studio dei beni storici artistici mobili e immobili. Un lavoro che ha permesso di valorizzare la grande mole dei patrimoni archivistici bibliotecari e museali ecclesiastici a favore delle comunità, degli studiosi e dei visitatori. Queste attività, oltre a sensibilizzare e portare all’azione gruppi di volontari associati, hanno permesso di qualificare specifici operatori, mediante corsi di specializzazione voluti dalla Ces e dalla Cei. Gli Uffici diocesani operano all’interno della Consulta regionale per il patrimonio ecclesiastico della Sardegna, stilando accordi, con l’approvazione della Conferenza episcopale sarda, anche con la Regione. Ultimo in ordine di tempo (tuttora in corso) è “Sardegna in cento chiese”, un piano di recupero e valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-artistico e architettonico di pertinenza ecclesiastica, che rientra nel più ampio Piano operativo regionale per i fondi strutturali europei. “Nell’ultimo triennio – conlcude il comunicato della Ces – le diocesi hanno potuto realizzare ex novo o rifunzionalizzare, in tutta l’Isola, diversi complessi parrocchiali che, oltre a svolgere la funzione di luoghi di culto e di incontro dei fedeli, svolgono una inderogabile azione di cura e di attenzione alla persona umana, ponendosi come punti di riferimento nella riqualificazione di aree urbane degradate, nei settori dell’assistenza ai poveri, di formazione alla socialità per giovani e non, e di promozione socio culturale per le comunità di riferimento.

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