Al San Martino domenica 18 aprile dose di richiamo per gli over 80 vaccinati il 28 marzo.
Domenica 18 aprile, all’ospedale San Martino di Oristano, si svolgerà il secondo “vax-day”, dedicato alla somministrazione delle seconde dosi fra i 1200 ultraottantenni oristanesi che domenica 28 marzo avevano ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid.
Queste le modalità di svolgimento dell’evento: i cittadini che erano già stati vaccinati domenica 28 marzo dovranno ripresentarsi all’ospedale San Martino nello stesso orario indicato nella precedente convocazione (ad esempio, se il 28 marzo erano stati convocati per le ore 10, il 18 aprile dovranno ripresentarsi alle 10).
In questa seconda occasione non sarà inviata alcuna lettera d’invito dal Comune di Oristano né dalla Assl, ma ci si dovrà presentare semplicemente nello stesso orario del precedente evento e con le stesse modalità (ingresso da via Rockefeller per le persone non deambulanti, ingresso da viale Cimitero per quelle senza problemi di mobilità). In questa seconda occasione non bisognerà portare con sé il modulo di consenso informato e la scheda anamnestica, che sono già stati consegnati in occasione della somministrazione della prima dose.
In parallelo all’hub del nuovo Palazzetto dello Sport di Oristano (ingresso pedonale da via Morosini) prosegue la vaccinazione degli ultrasettantenni della provincia. Nella giornata di apertura in 726 si sono presentati al centro vaccinale, mentre ieri sono state somministrate 927 dosi. Per candidarsi alla vaccinazione, chi non l’avesse già fatto e rientrasse nel target indicato (nati fra il 1942 e il 1951 senza esenzione per patologia) deve registrarsi al portale regionale dei vaccini (vaccinocovid.sardegnasalute.it), inserendo il proprio codice fiscale e numero di tessera sanitaria. Si riceverà così un sms di convocazione, nel quale sarà indicato il giorno, l’orario e l’indirizzo in cui recarsi per la vaccinazione.
È destinata ad allargarsi l’inchiesta sui furbetti dei vaccini avviata dalla Procura di Oristano e coordinata dai carabinieri del Nas di Cagliari, che ieri ha fatto notificare gli avvisi di garanzia a 11 medici e 4 infermieri in servizio nel Punto vaccinale territoriale di via Pira a Oristano. Già oggi potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati il nome di un altro sanitario che lavorava nello stesso ambulatorio, come hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa a Cagliari il procuratore di Oristano, Ezio Domenico Basso, e la maggiore dei carabinieri Nadia Gioviale, comandante del Nas. Sarebbero almeno 50 le persone che hanno ricevuto la dose di vaccini Pfizer senza averne diritto, oppure dovendo ricevere l’AstraZeneca. Tra queste ci sono anche esponenti delle forze dell’ordine, con posizione di vertice, e dirigenti pubblici. I carabinieri del Nas di Cagliari, coordinati dalla Procura di Oristano, stanno allargando gli accertamenti negli altri punti vaccinali di Oristano, Macomer, Ghilarza e Ales. “C’è stata una corsa al volontariato, ma poi in ambulanza o ad accompagnare una persona fragile a fare il vaccino non è andato nessuno”. Lo ha detto il procuratore di Oristano Domenico Ezio Basso, nel corso della conferenza stampa sull’operazione del Nas denominata “Saltafila” che ha fatto finire nel registro degli indagati con le accuse di abuso di ufficio e peculato 11 medici e 4 infermieri di Oristano per aver somministrato dosi di vaccino Pfizer a chi non ne aveva diritto. Dalle indagini è emerso che alcune persone, pur di ottenere il vaccino in anticipo, si sono iscritte ad associazioni di volontariato, ma di fatto non hanno mai prestato servizio o solo occasionalmente. Sotto i riflettori c’è la cosiddetta categoria ‘Altro’ del piano vaccinazioni in cui rientrano anche i volontari e che in Sardegna ha un valore altissimo. “È un indicatore che abbiamo tenuto in considerazione nell’indagine – ha sottolineato il procuratore di Oristano – in questa categoria rientra di tutto”. Sono inserite infatti persone dai 16 ai 69 anni che hanno ottenuto già una dose di vaccino e che non rientrano tra le categorie fragili e gli anziani ma che, secondo il piano vaccini, possono avere la somministrazione. Anche in questa categoria ci sarebbero dei casi sospetti. (Ansa).
I Vigili del fuoco di Abbasanta sono intervenuti, su richiesta del parroco, per verificare la staticità del campanile della chiesa dell’Immacolata, a Ghilarza. I Vigili del fuoco hanno effettuato un’ispezione dell’intera struttura non rilevando criticità strutturali di rilievo. Il controllo ha però permesso di scoprire lo scollamento di un corpo lapideo in basalto, di circa 4 chili, dal basamento della croce situata nella sommità del frontone. I Vigili del fuoco lo hanno portato a terra con la massima cura e lo hanno affidato al parroco, in custodia, in attesa dei successivi lavori di ripristino, che dovranno effettuarsi sotto la supervisione della Sovraintendenza.
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