Appello alla Regione per contenere i costi delle concessioni demaniali marittime.
“Occorrono politiche e provvedimenti per alleviare i costi che gli operatori economici titolari di concessioni demaniali marittime si troveranno a sostenere in vista della prossima stagione balneare”.
Lo scrivono il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e l’assessore al Turismo, Massimiliano Sanna, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Christian Solinas e all’Assessore agli enti locali Quirico Sanna.
Il Comune rappresenta il disagio e le difficoltà riscontrate dagli operatori economici titolari di concessioni demaniali marittime di Torre Grande, disorientati a seguito della recente normativa regionale e nazionale in materia di concessioni demaniali marittime e relativi canoni di concessione annuali.
“La nuova legge regionale stabilisce che spetta alla Regione il rilascio delle concessioni sui beni del demanio marittimo – scrivono Lutzu e Sanna -. I comuni vengono invitati a non adottare atti e a trasmettere la documentazione in proprio possesso quanto prima e, comunque, non oltre il 12 giugno. Questo ha generato disagio da parte degli operatori economici che si trovano a non poter interagire con le amministrazioni locali e ad avere difficoltà di interazione concrete con i funzionari regionali incaricati della futura gestione delle richieste di concessione ma, soprattutto, delle autorizzazioni temporanee, volte all’espletamento di manifestazioni a carattere sportivo e ludico-ricreative già presentate alle amministrazioni locali. A questo si aggiunge l’aggiornamento delle misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime, che dal 1° gennaio sale a 2.500 euro”.
“Nella nostra realtà, le autorizzazioni temporanee finalizzate all’espletamento di manifestazioni sportive e ludico-ricreative, anche di carattere nazionale, vivacizzano e incentivano il turismo costiero – scrivono ancora i due amministratori comunali oristanesi-. Le autorizzazioni risultano particolarmente colpite dall’applicazione del canone minimo previsto dall’attuale normativa, che da un canone di circa 360 euro passa a 2.500 euro per un periodo massimo di 20 giorni, creando un incremento dei costi in capo ai soggetti richiedenti già duramente provati dall’attuale crisi economica”.
“Nella scorsa stagione balneare, la Regione comunicò l’impegno ad abbattere o sospendere i canoni concessori, ma a quanto pare le richieste formulate dalla Regione al Governo nazionale non hanno prodotto gli effetti desiderati o, nello specifico, hanno prodotto l’effetto opposto” scrivono ancora Lutzu e Sanna, secondo i quali la normativa nazionale, e di conseguenza quella regionale. non tengono conto del periodo storico che i cittadini e gli operatori economici vivono a seguito della preesistente crisi economica, ulteriormente aggravata dalla pandemia.
Per il sindaco e l’assessore “…è evidente la discordanza tra gli intenti delle politiche di sostegno e di supporto alla ripresa economica, e un provvedimento che invece di alleviare gli operatori economici ne aggrava le condizioni economiche con l’aumento dei canoni di concessione”.
“Facciamo appello – concludono Lutzu e Sanna – affinché vengano adottate e poste in essere politiche e provvedimenti adeguati e necessari ad alleviare i costi che gli operatori economici, già fortemente penalizzati, si troveranno a sostenere, e non privando, anche se solo temporaneamente o almeno per l’imminente stagione estiva, le amministrazioni locali di essere parte attiva, anche mediante costituzione di tavoli tecnici, nella risoluzione delle problematiche, anche in virtù del lavoro svolto a decorrere dal 2006 e sino all’attuale riattribuzione delle stesse competenze in capo alla Regione Sarda”.
“Il Movimento 5 Stelle è una forza politica che vuole parlare ai lavoratori, alle imprese, ai cittadini, interagendo ogni giorno con chi si impegna a supporto delle filiere e dello sviluppo complessivo del sistema Paese”. Lo hanno dichiarato, in una nota congiunta, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli e la vice ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, in Sardegna per un sopralluogo all’azienda 3A di Arborea, leader nel settore lattiero-caseario. “Abbiamo scelto di organizzare questa visita – hanno spiegato – perché volevamo incontrare e confrontarci con gli agricoltori, gli allevatori, i produttori sardi, con chi ogni giorno si impegnano nello sviluppo agricolo e industriale della Sardegna. In particolare, la 3A di Arborea è riuscita a svilupparsi nel tempo, mantenendo intatta la qualità dei suoi prodotti, e grazie alla tecnologia avanzata e all’enorme capacità produttiva possiamo definirla un’avanguardia a tutti gli effetti, sia a livello nazionale che europeo”. Sul Pnrr il ministro ha dichiarato che “…molte particolarità del Piano di ripresa e resilienza ben si adattano, come un vestito fatto su misura, alla filiera agro alimentare della Sardegna. Questo è un territorio che vive di agricoltura, un comparto produttivo che ha difficoltà strutturali ma che ha le capacità per superare questo momento complesso e potrà contare sul supporto del Governo che ha ben chiara la vocazione. Ci sono 800 milioni sul settore della logistica e per quanto riguarda i contratti di filiera, 1,2 miliardi nel piano complementare, penso poi agli strumenti di supporto al reddito agrario. In generale – ha detto ancora il ministro – abbiamo davanti una grande sfida che è quella di utilizzare le risorse dei prossimi anni senza trasformarle in strumenti a pioggia, ma destinandole a dove c’è più bisogno e dove si può trarre maggior valore con la consapevolezza che un prodotto agroalimentare per il nostro Paese significa tradizione, cultura e turismo, e dare risposte a territori. Arborea rappresenta un po’ tutto questo, con i territori e gli amministratori cercheremo di costruire percorsi di rafforzamento di questo sistema. La vertenza latte – ha aggiunto Patuanelli – è un tema centrale in Sardegna. Intendo dare un messaggio di speranza e ottimismo ai produttori sardi perché tutelando le nostre distintività avremo la capacità di evitare l’omologazione dei nostri prodotti. Molte cose devono essere ancora sistemate, e penso che anche il decreto legislativo sulle pratiche sleali che fissa livelli di prezzo sotto i quali scatta l’indagine, potrà essere tutelante per i produttori. Di certo – ha concluso il ministro dell’Agricoltura – non si può continuare in un mercato in cui il costo di produzione è superiore a quello del prezzo riconosciuto, e su questo deve essere raggiunto un grande impegno di filiera in cui ognuno deve fare la sua parte”.
Da giovedì 17 giugno la Pinacoteca comunale di Oristano chiuderà temporaneamente al pubblico. La chiusura si rende necessaria per permettere l’esecuzione di lavori di manutenzione, in vista dell’allestimento della mostra retrospettiva su Carlo Contini, che sarà inaugurata nel prossimo mese di luglio.
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