Coronavirus: contagi stabili in Sardegna, 24 nuovi casi e un morto. Oristano è Covid free.
Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 24 nuovi contagi (ieri 22) e un decesso (1.485 in tutto), che portano a 57.085 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.
In 24 ore sono stati eseguiti 1.737 test e il tasso di positività sale all’1,3 per cento. Gli ospedali continuano a svuotarsi. Sono infatti 70 (-3) i pazienti le persone ricoverati in area medica, mentre resta invariato il numero (6) di quelli in terapia intensiva, dove non si sono verificati nuovi ingressi. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.688, i guariti 43.836 (+126).
Sul territorio, dei 57.085 casi positivi complessivamente accertati, 14.939 (+4) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.675 (+1) nel Sud Sardegna, 10.958 (+3) a Nuoro, 17.336 (+16) a Sassari, 5.163 in provincia di Oristano.
Intanto Oristano è Covid free. Con la guarigione accertata oggi dell’ultimo paziente positivo al Covid-19, in città non ci sono più persone affette dal Coronavirus.
“La città è libera dai contagi, ma l’esperienza di questo anno e mezzo ci insegna che non dobbiamo abbassare la guardia – ha commentato il sindaco Andrea Lutzu -. Era dalla scorsa estate che non si registrava la presenza di contagi in città. Nella prima fase della pandemia Oristano ha contato un numero relativamente basso di casi di positività. Poi, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre abbiamo assistito a una ripresa e successivamente a un progressivo aumento nei mesi invernali, sino ad arrivare alla bella notizia di oggi che premia una comunità che è stata messa a dura prova, ma che tutto sommato ha saputo comportarsi con maturità e senso di responsabilità. Le vaccinazioni procedono spedite e questo è stato determinante per arrivare a questo risultato ha sottolineato il sindaco Lutzu – ma quanto sta accadendo in altre nazioni (vedi la Gran Bretagna), dove si stanno registrando nuovi aumenti a causa della diffusione della variante delta, deve indurci a essere estremamente prudenti. La città sta riprendendo a vivere e l’economia a respirare e per sostenere la ripresa dobbiamo tenere il virus lontano dalle porte della città. Esorto, quindi, tutti a rispettare quelle regole di comportamento che abbiamo imparato a conoscere come fondamentali per tenere sotto controllo la diffusione del Covid”.
I dati diffusi oggi dalle autorità sanitarie della Assl hanno fatto registrare una nuova guarigione dal Covid 19. Fermi i contagi. Per effetto dell’aggiornamento odierno, sul portale regionale dedicato all’emergenza sanitaria i casi di positività accertati sinora sono 1043, i pazienti guariti sono 1015, nessun soggetto in cura e 26 i decessi. Nel conteggio sono inclusi anche 2 casi non attribuibili al Covid.
La somministrazione delle seconde dosi per personale scolastico e forze dell’ordine sotto i 60 anni della provincia di Oristano, inizialmente prevista all’hub di Sa Rodia per martedì 15 e giovedì 16 giugno, sarà effettuata giovedì 17e venerdì 18 giugno. Le persone sotto i 60 anni, il cui richiamo era previsto per il 15 o 16 giugno, potranno dunque recarsi all’hub vaccinale di Oristano (Palazzetto dello Sport) il 17 e il 18 giugno, dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 18.30, con ingresso da viale Repubblica. La nuova calendarizzazione dei richiami è stata predisposta dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, diretto da Maria Valentina Marras, a seguito della riorganizzazione della campagna vaccinale prevista nel rispetto delle nuove indicazioni del ministero della Salute, che dispongono, per tutte le persone sotto i 60 anni che abbiano effettuato la prima dose con AstraZeneca, che la somministrazione della seconda dose avvenga con vaccino a mNRA. Per il personale scolastico e le forze dell’ordine che hanno i richiami calendarizzati per martedì 22 e mercoledì 23 giugno, le date restano al momento invariate.
A Oristano c’è stata una donazione di 155 sensori di ultima generazione per il controllo glicemico dei bambini con diabete di tipo 1, che potranno così monitorare in maniera costante il proprio stato di salute ed avere una qualità della vita migliore. Protagonista del gesto di solidarietà è la Caritas diocesana di Oristano, che ha voluto sostenere i piccoli affetti dalla patologia e le loro famiglie nella dotazione di questi preziosi strumenti. I sensori di ultima generazione, inseriti sottocute, sono fondamentali per i bambini con diabete di tipo 1 che effettuano la terapia multi-iniettiva, che si sottopongono cioè a 6 o 7 iniezioni di insulina al giorno. I presìdi, estremamente evoluti e sofisticati, monitorano l’andamento glicemico h 24 e hanno la capacità di segnalare in anticipo di quanto la glicemia sta salendo (iperglicemia) o scendendo (ipoglicemia), permettendo così di intervenire prima che si arrivi a una situazione di pericolo. Questi strumenti possono essere tenuti sotto controllo anche a distanza, attraverso una applicazione che un genitore, ad esempio, può consultare dal proprio smartphone mentre il proprio figlio è a scuola. Il loro utilizzo è tanto più importante per i bambini che, diversamente dagli adulti, hanno una maggiore instabilità glicemica. In provincia di Oristano sono circa 130 pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1. Quest’anno 15 pazienti hanno necessitato della prescrizione di questo tipo di sensore per l’intensa variabilità glicemica riscontrata e, grazie alla donazione della Caritas, sarà possibile integrare le quantità già erogate dal servizio sanitario, venendo così incontro alle famiglie che spesso incontrano difficoltà economiche nell’acquisto dei presìdi. La consegna della fornitura (31 confezioni da 5 sensori ciascuna) è avvenuta questa mattina nel reparto di Pediatria, alla presenza dell’arcivescovo di Oristano Roberto Carboni, della direttrice locale della Caritas Giovanna Loi, del Commissario della Assl Oristano Antonio Cossu, della responsabile dell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale “San Martino” Enrica Paderi, delle diabetologhe pediatre Luisa Mereu e Maria Marcella Orrù, e dei rappresentanti dell’Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici) Marcello Grussu e Anna Firinu. “Con piacere – ha detto l’arcivescovo Roberto Carboni – abbiamo appoggiato questa richiesta, che è stata possibile grazie alle donazioni pervenute attraverso l’8 per mille, e che andrà a rispondere alle necessità dei piccoli diabetici”. “Ringraziamo la Diocesi di Oristano, e in particolare la Caritas, per questo “regalo”, che permetterà a bambini con diabete di migliorare la qualità della propria vita – ha dichiarato il commissario della Assl Antonio Cossu -. Noi, con i nostri eccellenti professionisti, continueremo a essere al loro fianco e a sostenere i bambini e le loro famiglie nella cura della malattia”. Un grazie è arrivato anche dalla responsabile della Pediatria, Enrica Paderi, e da tutto il personale del reparto, che fin da subito potrà mettere a disposizione dei più piccoli i nuovi presìdi in maniera gratuita, a integrazione di quelli già erogati dal servizio sanitario. “La Sardegna conta un’altissima incidenza di persone con diabete, che addirittura sembrerebbe superare di recente il primato della Finlandia – ha aggiunto Marcello Grussu, dell’Aniad –, per questo è particolarmente sentito il problema. Una nota positiva è relativa alla ricostituzione a livello regionale della Consulta della Diabetologia, che mette intorno a un unico tavolo tutti gli attori coinvolti nella gestione della malattia, in cui si definiscono le linee di indirizzo per la cura del diabete, che potrà recepire anche le istanze provenienti dalle famiglie”.
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