Covid: impennata dei contagi in Sardegna con 2.023 nuovi casi (40 a Oristano) e 4 morti.
Nuovo record dei contagi in Sardegna, dove si registrano 2.023 nuovi casi, su 4.881 persone testate, così come riportato dal bollettino emanato dall’Unità di crisi regionale.
Sono stati processati, fra molecolari e antigenici, 23.784 tamponi.
Per quanto riguarda i ricoveri in area medica, sono 26 i posti letto in più occupati, per complessive 261 persone. Stabili, invece, i posti occupati in terapia intensiva, che sono sempre ventisette. Sono, invece, 21.722 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (965 in più rispetto a ieri).
Oggi sono quattro le persone decedute: due uomini di 77 e 88 anni, residenti rispettivamente in provincia di Nuoro e in quella di Sassari, e due donne di 81 e 88 anni residenti rispettivamente nella provincia del Sud Sardegna e nella Città Metropolitana di Cagliari.
Dei 2.023 casi odierni 230 sono riferiti alla provincia di Oristano, 406 all’area metropolitana di Cagliari, 302 alla provincia di Sassari, 832 a quella di Nuoro e 253 al Sud Sardegna.
A Oristano nelle ultime 24 ore sono stati accertati 40 nuovi casi di positività e 18 guarigioni.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria i casi rilevati in città sono 2.113, i pazienti guariti 1.679 quelli attualmente positivi 403 e i decessi 28.
La nuova circolare, considerata l’evoluzione delle conoscenze e delle evidenze epidemiologiche relative all’infezione da Sars-CoV-2, aggiorna le raccomandazioni per la valutazione dell’idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti guariti dal Covid-19. L’aggiornamento delle raccomandazioni, predisposto sulla base del documento tecnico della Federazione Medico Sportiva Italiana, è stato condiviso con il gruppo di lavoro “Tutela della salute nelle attività sportive”, costituito nell’ambito del tavolo di lavoro per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive. Il documento, nel massimo rispetto della tutela sanitaria degli atleti, conferma le indicazioni per la valutazione degli atleti agonisti non professionisti che hanno avuto una infezione da Sars-CoV-2 grave o moderata, ma prevede una significativa riduzione degli accertamenti sanitari necessari per il ritorno in sicurezza all’attività sportiva degli atleti che hanno presentato un’infezione da Sars-CoV-2 asintomatica o paucisintomatica o “malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione. Per tali atleti la valutazione sarà effettuata anche tenendo conto dell’età (atleti sotto i 40 anni oppure sopra i 40 anni compiuti), della presenza o meno di condizioni o patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare (ad esempio diabete, ipertensione, ipercolesterolemia), dello status vaccinale. Considerato che evidenze in letteratura mostrano come le complicanze cardiache siano rare nei giovani atleti e si risolvano in genere favorevolmente in tempi relativamente brevi, pertanto, viene prevista una riduzione degli esami raccomandati per la valutazione di idoneità in aggiunta a quelli previsti dalla normativa, con conseguente riduzione dei costi per gli utenti. Inoltre, poiché, l’infezione da Sars-CoV-2 è una patologia recente, per la quale le evidenze scientifiche sono in continua evoluzione, le nuove raccomandazioni potranno essere aggiornate o integrate.
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