Gen 20

58 stranieri denunciati per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza.

La Polizia di Stato di Oristano ha denunciato alla Procura, per “violazione delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza e per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”, cinquantotto cittadini stranieri che si sono dichiarati residenti in provincia di Oristano.

Durante i controlli sulle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza” e “pensione di cittadinanza”, l’Ufficio immigrazione della Questura di Oristano ha riscontrato delle anomalie nella documentazione dei redditi fornita da alcuni immigrati che richiedevano il permesso di soggiorno, e ha quindi richiesto all’Inps informazioni e dati circa la percezione del reddito di cittadinanza da parte dei cittadini stranieri della nostra provincia.

Una volta in possesso dei dati, la Squadra Mobile ha svolto le indagini ed è riscita a rilevare che cinquantotto stranieri residenti in provincia di Oristano sarebbero stati sprovvisti, al momento della presentazione della domanda, dei requisiti previsti dalla legge per ottenere il sussidio.

In particolare i controlli svolti dalla Polizia hanno portato al deferimento dei cittadini stranieri all’autorità giudiziaria per mancanza del requisito del possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo; mancanza del requisito della carta di soggiorno per familiari di cittadini dell’Unione Europea; mancanza del requisito della residenza sul territorio nazionale da almeno 10 anni.

A detta della Questura, per le indagini è stato essenziale il contributo fornito dall’Inps, anche per revocare il beneficio e recuperare le somme indebitamente percepite, pari a diverse decine di migliaia di euro.

I cittadini stranieri, presentando dichiarazioni false o irregolari, hanno ottenuto e ricevuto per diversi mesi il reddito di cittadinanza non dovuto, causando danni economici rilevanti per le casse dello Stato. In alcuni casi, il denaro indebitamente percepito è stato spedito presso i Paesi d’origine mediante il sistema del Money Transfer.

La normativa sul “reddito di cittadinanza” prevede la reclusione da 2 a 6 anni per coloro che fanno o utilizzano documenti falsi o omettono informazioni dovute al fine di ottenere indebitamente il beneficio.

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