Covid: in Sardegna 793 nuovi casi (133 in provincia e 30 a Oristano) e 4 decessi.
Dopo l’ultima rilevazione in Sardegna risultano 732 ulteriori casi confermati di positività al Covid (131 in più rispetto alle ultime 24 ore), di cui 653 diagnosticati da antigenico. Si registrano anche altri 4 decessi.
In totale sono stati processati, fra molecolari e antigenici, 2,403 tamponi (circa 2mila in meno rispetto a ieri) con un tasso di positività che schizza dall’11,6% al 30,4%.
Cresce di due il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva (12), mentre cala di 8 quello in area medica (234). Diminuiscono di nuovo (- 328) i casi di isolamento domiciliare, che ora sono 24.165.
I quattro morti sono tutti residenti nella provincia di Oristano: due donne di 86 e 97 anni e due uomini di 88 e 90 anni.
Dei 732 casi odierni, 113 sono riferiti alla provincia di Oristano, 153 all’area metropolitana di Cagliari, 244 alla provincia di Sassari, 83 a quella di Nuoro e 139 al Sud Sardegna.
A Oristano nelle ultime 24 ore si sono registrati 30 nuovi contagi e 49 guarigioni.
Il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città sale a 7.328, i pazienti guariti sono 6.935, i casi attualmente positivi 343, e i decessi 44.
L’estate bussa alle porte della Sardegna con temperature anche oltre i 33 gradi. L’arrivo delle belle giornate, con il termometro ben oltre i 22 gradi del periodo, ha visto le spiagge dell’Isola assaltate dagli appassionati di tintarella. Ma è nei prossimi giorni, assicurano gli esperti, che il gran caldo si farà sentire sull’intera regione. “Sul Mediterraneo si impone l’anticiclone subtropicale africano con valori termici estivi – chiarisce Alessandro Gallo, meteorologo di Meteo Network Sardegna – L’Isola dovrà fare i conti durante la settimana con temperature sia minime che massime in netto aumento ben oltre la media stagionale”. Osservando i modelli matematici in quota e analizzando il sistema Climat dei precedenti anni, Gallo spiega che i prossimi giorni potrebbero regalare a tutta la regione un vero e proprio anticipo dell’estate, ma che ormai da anni il mese di maggio sta registrando un costante incremento della temperatura. “Prendendo in esame i dati in archivio della ex stazione meteorologica dell’Aeronautica militare di Elmas, si può notare – argomenta l’esperto – come il mese di maggio è cambiato. Nel trentennio 1951/1980 la media della temperatura massima era di 21,6 gradi celsius. Poi il trentennio 1971/2000 si è passati a 22,8 gradi, in quello successivo (1981/2010) si arriva a 23,8 gradi. Di fatti un aumento di circa un grado ogni trent’anni”. Nei prossimi giorni, dunque, bel tempo su gran parte dell’Isola, soggetta all’alta pressione. “In Sardegna le condizioni saranno stabili – conferma Gallo – con nuvolosità alta e stratificata a tratti ben distribuita che si alterna ad ampie schiarite. Ventilazione a regime di brezza con locali rinforzi pomeridiani disposti da meridione. Le temperature, come detto, saranno in aumento su entrambi i valori: le minime tra 16 e 19 gradi centigradi, le massime tra 28 e 33. Ma la tendenza è di un ulteriore aumento nel fine settimana”.
Stasera un uomo di 75 anni è stato trovato morto in un suo terreno, nelle campagne tra San Nicolò d’Arcidano e Terralba. L’uomo stava bruciando delle sterpaglie ma poi non sarebbe riuscito a controllare il fuoco. Due le ipotesi: mentre spegneva il fuoco il 75enne potrebbe essere stato colto da un malore oppure intossicato dal fumo. Il corpo è stato scoperto dagli uomini del Corpo forestale. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e i Carabinieri. Spetterà ora al medico legale stabilire se l’uomo sia morto per un malore o a causa del fumo dell’incendio.
La sala operativa dei Vigili del fuoco del Comando di Oristano ha ricevuto, intorno alle 18, una richiesta di soccorso per un’autovettura ribaltatasi sulla 131 al Km 79. Giunti sul posto, i Vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’auto, mentre il conducente era già fuori dalla vettura. Sul posto anche un’autoambulanza del servizio sanitario, la Polstrada e l’Anas.
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