Famiglia di imprenditori dell’Oristanese accusata di aver evaso imposte per 16,7 mln.
Avevano creato un impero economico evadendo le imposte, emettendo fatture per operazioni inesistenti, e si sarebbero resi responsabili di reati tributari e fallimentari.
Nei guai sono finiti i componenti di una famiglia di imprenditori dell’Oristanese. I militari delle Fiamme gialle del Comando provinciale hanno proposto e ottenuto il sequestro di 16,7 milioni di euro di beni, mobili e immobili, auto di lusso e conti correnti bancari riconducibili a un gruppo che opera in Sardegna, attivo in vari settori, prevalentemente in quello del commercio all’ingrosso di alimenti surgelati.
In particolare, i militari della Guardia di finanza hanno applicato una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di Cagliari. Dagli accertamenti portati a termine dalle Fiamme gialle in Sardegna, ma anche attraverso canali di cooperazione internazionale, è emerso “…come gli interessati, grazie alla sistematica e reiterata evasione delle imposte, abbiano, in oltre 30 anni, accumulato ricchezze illecite con conseguente tenore di vita sproporzionato rispetto ai profili reddituali dichiarati”.
Sarebbe poi stata accertata “…la pericolosità sociale economico-finanziaria dell’imprenditore oristanese e dei suoi familiari, alla luce dei molteplici procedimenti penali in cui lo stesso è rimasto in precedenza coinvolto per la commissione di delitti a sfondo patrimoniale di carattere tributario e fallimentare, tra i quali la bancarotta fraudolenta e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. Da qui la richiesta di sequestro e l’applicazione delle misure di prevenzione.
Arriva alle battute conclusive il progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità “Coltiviamo la Biodiversità in città”, a cura del Ceas Aristanis. Il progetto, finanziato dalla Regione e rivolto alla valorizzazione dei beni comuni, sarà presentato giovedì 23 giugno al Centro per l’Educazione Ambientale e alla Sostenibilità del Comune di Oristano, ospitato presso lo Spazio Giovani, in via Morosini, a Sa Rodia, nel corso di un’attività che coinvolgerà gli utenti delle ludoteche di Oristano. Il progetto prevedeva la realizzazione di 4 aree verdi presso la sede del Ceas Aristanis: l’orto sociale, l’orto della sostenibilità, il bosco della biodiversità e il giardino sensoriale. L’Orto Sociale è un ambiente studiato per la condivisione e lo scambio di esperienze sulla coltivazione biologica e tradizionale, con diverse specie di ortaggi grazie ai quali è possibile conoscere il ciclo di vita delle piante, dedicarsi alla loro cura e raccogliere i frutti giunti a maturazione. L’Orto della Sostenibilità è uno spazio dedicato alla coltivazione sostenibile delle piante di Luffa, una specie della famiglia delle Cucurbitacee che produce frutti da cui si ottengono spugne naturali ed ecologiche che non rilasciano sostanze inquinanti nell’ambiente durante l’uso. Il Bosco della Biodiversità è un’area dedicata alla conoscenza della biodiversità, in cui specie vegetali diverse coesistono in un piccolo ecosistema. Gli alberi e le piante con le loro forme, colori e profumi sono testimoni della varietà degli habitat presenti nei diversi angoli del pianeta. Nel Giardino Sensoriale, attraverso un apposito percorso, i 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto e gusto) consentono di conosce le specie vegetali. Sono state messe a dimore 68 specie nel Giardino della Biodiversità, 289 nel Giardino Sensoriale. e 315 piante di Luffa, con il coinvolgimento di 500 cittadini, 172 dei quali alunni delle scuole oristanesi. 109 piantine di Luffa sono state donate alla popolazione e oltre 10 kg di ortaggi alla Mensa della Carità. Sono state confezionate 323 spugne, restaurate e posizionate nelle aree adiacenti ai giardini 6 panchine. Una compostiera è stata realizzata con materiali di riciclo. Tutte le aree sono state realizzate a fini didattici, educativi e di sensibilizzazione, con l’obiettivo di permettere una maggiore conoscenza della biodiversità diffondendo una cultura del rispetto ambientale e lo sviluppo di una coscienza ecologica di comunità, promuovendo l’aggregazione in un contesto naturale. Il progetto ha visto il coinvolgimento dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano, Forestas, Cooperativa Il Seme, Associazione Il Seme, Corpo Forestale, Legambiente circolo S’arrulloni di Terralba, Coldiretti, Centro del Riuso, Scuola secondaria primo grado n. 2 L. Mossa, e Ludoteche.
La Art Card si trasforma e anche per i mesi estivi diventa un prezioso strumento a disposizione dei turisti e di quanti vorranno visitare o conoscere meglio i siti culturali comunali. “La Oristano Summer Art Card è stata ideata dall’assessorato comunale alla Cultura e dalla Fondazione Oristano per offrire un servizio in più ai turisti e agli oristanesi e per favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale per un’estate non solo all’insegna del mare e dello spettacolo e del divertimento, ma anche della cultura”, ha spiegato il sindaco di oristano, Massimiliano Sanna. La Art card costa 10 euro, e dal 1° luglio al 30 settembre consente l’accesso illimitato all’Antiqaurium Arborense, alla Pinacoteca Carlo Contini, all’Area espositiva Sartiglia, alla Torre di Mariano II, alla Torre di Portixedda e alla Gran Torre di Torre Grande. La card è disponibile all’Antiquarium Arborense in piazza Corrias, alla Pinacoteca comunale Carlo Contini in via S.Antonio, e nell’area espositiva della Sartiglia in via Eleonora.
L’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Oristano informa che sono in pagamento le borse di studio regionali (anno scolastico 2020/2021) e i rimborsi per i libri di testo (2021/2022). I beneficiari che hanno chiesto la riscossione della borsa e del rimborso libri tramite quietanza diretta devono presentarsi in qualsiasi agenzia del Banco di Sardegna muniti di un documento di identità in corso di validità.
Commenti recenti