Covid: nell’Isola contagi alle stelle, 2.658 nuovi casi (173 in provincia e 37 a Oristano) e 2 morti.
Impennata dei contagi in Sardegna. Oggi i nuovi casi confermati di positività al Covid sono 2.658 (di cui 2.477 diagnosticati da antigenico).
Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8.417 tamponi.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 7 (uno meno di ieri), quelli ricoverati in area medica sono 103 (9 più di ieri), mentre sono 16.238 i casi di isolamento domiciliare (1.36 in più rispetto a ieri).
Si registra anche il decesso di una donna di 80 anni e di un uomo di 88, entrambi residenti nella provincia del Sud Sardegna.
Dei 2.658 casi odierni, 173 sono riferiti alla provincia di Oristano, 1.060 all’area metropolitana di Cagliari, 520 alla provincia di Sassari, 172 a quella di Nuoro e 733 al Sud Sardegna.
Nelle ultime 24 ore, a Oristano, si sono registrati 37 nuovi contagi e 21 guarigioni, e il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città sale così a 8.122, i pazienti guariti sono 7.767, i casi attualmente positivi 302, e i decessi 47.
L’attività di Emodinamica del reparto di Cardiologia e Utic (Unità di Terapia Intensiva coronarica) dell’ospedale San Martino di Oristano raddoppia. Dalle iniziali 12 ore settimanali, già dai giorni scorsi, in cui il servizio è stato riavviato, si è passati, infatti, alle 24 ore settimanali. Due le sedute di attività programmata e d’urgenza, che si svolgono il lunedì e giovedì per 12 ore ciascuna, e vengono effettuate dal professor Giuseppe De Luca, direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università di Sassari, coadiuvato dal dottor Valerio Mureddu, il primo cardiologo che sta concludendo la formazione in loco.“Come anticipato nei giorni scorsi, il nostro obiettivo era quello di implementare l’attività di Emodinamica, e siamo riusciti a farlo fin da subito grazie alla collaborazione e alla disponibilità del professor De Luca e di tutti i professionisti dell’Unità operativa di Cardiologia”, ha dichiarato il manager della Asl di Oristano, Angelo Serusi. “Ad oggi sono stati effettuati 16 interventi – ha spiegato il direttore del reparto di Cardiologia del San Martino, Francesco Dettori –. Sono stati presi in carico sia pazienti dell’oristanese che dei territori limitrofi. Questo significa che non solo stiamo incidendo sulla mobilità passiva, evitando che i nostri pazienti, e gli operatori sanitari che li accompagnano, siano sottoposti a scomode e costose trasferte in altre strutture, ma anche che stiamo attraendo pazienti da altre realtà, sviluppando così una mobilità attiva”. La struttura, che prende in carico le sindromi coronariche acute, aveva dovuto sospendere le attività nel dicembre 2021 per via dell’insufficienza di specialisti. Il riavvio delle attività è stato possibile, a partire dal 13 giugno scorso, grazie alla collaborazione fra l’Unità operativa di Cardiologia-Utic e l’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, con cui la Asl di Oristano ha stipulato una convenzione, che ha permesso non solo di beneficiare in loco di professionalità di eccellenza come quella di De Luca, ma anche di formare nuovi emodinamisti che, inseriti stabilmente nell’organico del reparto, garantiranno una presenza costante nel lungo periodo.
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