Ott 18

Il Comune di Oristano mette a disposizione una casa per padri separati.

Una casa rifugio per padri separati con figli minori. La mette a disposizione il Plus di Oristano per consentire ai padri separati, senza la disponibilità di un alloggio e con figli minori, di poter contare su spazi abitativi per il tempo di affidamento stabilito dal giudice.

“È un servizio innovativo che tenta di soddisfare una nuova emergenza che si sta manifestando anche nella nostra città – hanno spiegato il sindaco di Oristano Andrea Lutzu e l’assessore ai Servizi sociali Gianna De Lorenzo -.

Secondo il “Rapporto Caritas 2014”, in Italia i padri separati sono circa 4 milioni e 800 mila si trovano sulla soglia di povertà. Il fenomeno è sempre più diffuso e riguarda tutte le realtà, compresa la nostra. Un vero e proprio esercito di uomini che, anche a causa della crisi economica, per sostenere il mantenimento del tenore di vita all’ex moglie e ai figli, non hanno i soldi per pagare un affitto e si riducono in povertà, senza un alloggio in cui vivere. Da qui l’esigenza di dare una prima risposta a questa nuova emergenza sociale”.

“La separazione, le difficoltà economiche e quelle legate alla gestione dei figli e della nuova condizione familiare, la mancanza di una casa diventano spesso un vero e proprio dramma – ha aggiunto l’assessore De Lorenzo -. A peggiorare questa situazione spesso si aggiungono l’isolamento e la solitudine con cui molti uomini affrontano la separazione e il rapporto con i figli.

La prima risposta che il Plus offre è quella di un alloggio, a Oristano, gestito da un’associazione di volontariato. Alloggio che sarà adeguatamente attrezzato e capace di ospitare sino a un massimo di 4 persone. Non potremo soddisfare tutte le esigenze, ma è importante fare un primo passo, prendere coscienza di questa realtà, e affrontare i casi più urgenti. I beneficiari potranno essere ospitati per un periodo massimo di un anno”.

L’alloggio prevede l’utilizzo di spazi in comune, come cucina e bagno, con gli altri ospiti. All’interno dell’abitazione c’è una sala appositamente dedicata all’incontro padre e figlio, adeguatamente arredata, con turni di incontro preventivamente organizzati. I destinatari del bando del Plus sono padri singoli separati che si trovano in temporanea emergenza abitativa, con uno o più figli minori, e con sentenza dì separazione del Tribunale che dispone l’affidamento della prole e l’assegnazione della casa familiare alla madre e ai figli, residenti nei comuni dell’Ambito Plus del distretto socio-sanitario di Oristano, e cioè Oristano, Cabras, Palmas Arborea, Riola Sardo, Santa Giusta, Villaurbana, Baratili San Pietro, Bauladu, Milis, Narbolia, Nurachi, San Vero Milis, Tramatza e Zeddiani, Allai, Ollastra, Siamanna, Siamaggiore, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Villanova Truschedu e Zerfaliu, Samugheo.

Sul padre deve gravare l’obbligo del mantenimento, attestato da  documentazione che dimostri il regolare trasferimento delle risorse, così come stabilito dal Giudice. I beneficiari devono essere privi di altri immobili a titolo di proprietà, locazione, comodato o usufrutto.

Le domande per la predisposizione della prima graduatoria, che terrà conto della condizione economica e del numero di figli, devono essere presentate a mano, entro il 16 novembre, all’ufficio Protocollo Generale del Comune di Oristano, piazza Eleonora, palazzo Campus Colonna, oppure via email con Posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it. La data di scadenza del bando consente di stilare una prima graduatoria degli ammessi e avviare l’assegnazione delle stanze ai beneficiari. Successivamente sarà, comunque, consentita la presentazione delle istanze che saranno prese in considerazione per le future assegnazioni, qualora si rendessero disponibili i posti.

Sempre il Plus di Oristano ha finanziato, anche per il 2017/2018, progetti sperimentali di sport terapia per persone con disabilità. Le associazioni interessate dovranno presentare domanda di finanziamento al Comune di Oristano, Ente capofila del Plus – Ambito del Distretto di Oristano, secondo le modalità pubblicate nel bando disponibile sul sito istituzionale www.comune.oristano.it utilizzando la modulistica allegata. “La somma complessiva a disposizione è di 41.187 euro, e consentirà di finanziare le associazioni per la realizzazione di attività sportive a favore di persone disabili nel corso dell’annata 2017/2018 – ha detto l’assessore ai Servizi sociali, Gianna De Lorenzo -. I fondi saranno ripartiti a favore delle associazioni sportive iscritte all’Albo regionale delle società sportive, che hanno almeno una sede operativa in uno dei comuni della provincia di Oristano, che operano esclusivamente nel campo delle disabilità, che presentino progetti in forma associata, o in forma singola, promuovendo l’integrazione con le azioni del servizio sanitario, da realizzarsi negli Ambiti Plus ricadenti nella provincia di Oristano, per attività sportive a favore di persone con disabilità”. Ad ogni associazione potrà essere finanziata una sola attività progettuale, che deve, comunque, prevedere le seguenti attività sportive: piscina, calcetto e palestra. In aggiunta a queste attività l’associazione può prevedere, a propria scelta, altre due attività. Il finanziamento massimo per ogni progetto non potrà essere superiore a 20 mila euro. Possono accedere ai finanziamenti le Associazioni sportive, iscritte all’Albo regionale delle società sportive, che operino esclusivamente nel campo della disabilità e abbiano almeno esperienza triennale in progetti e/o attività con le stesse finalità, in collaborazione con i servizi sanitari. Le domande dovranno essere presentate tramite raccomandata con avviso di ricevimento, tramite agenzia di recapito autorizzata, o a mano entro le ore 14 del 16 novembre (farà fede il timbro postale). La documentazione dovrà pervenire all’indirizzo: Comune di Oristano – Ente capofila del Plus – piazza Eleonora n.44, 09170 Oristano.

Il comune di Oristano ha pubblicato il bando per l’assegnazione triennale di 37 orti urbani a Torangius, nella via Anglona. “Dopo la positiva esperienza avviata nella passata legislatura diamo seguito a un progetto con importanti ricadute nel sociale – hanno detto il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri -. Il progetto è nato per aiutare le famiglie a combattere la crisi, ma anche e soprattutto per puntare a incidere sul tessuto sociale, favorendo l’integrazione e la partecipazione, e su questa linea vogliamo proseguire”. I primi orti urbani sono stati assegnati nel 2014. Alla scadenza dei primi tre anni il comune deve procedere a una nuova assegnazione attraverso un bando pubblico. “Con questo bando introduciamo anche qualche importante novità – ha osservato Licheri -. In primo luogo abbiamo previsto una premialità per coloro che hanno già condotto un orto, ma anche l’assegnazione di un orto alle scuole, ludoteche e centri di aggregazione, così come previsto dal regolamento orti urbani”. Gli orti urbani sono uno strumento per creare spazi e occasioni per le relazioni interpersonali e sociali, per la riscoperta dei saperi tradizionali, ma anche un’attività utile per integrare il reddito familiare. Consentono la gestione partecipata di spazi comuni, offrendo forme di libero accesso da parte di tutti i cittadini, promovendo eventi e iniziative dirette a sviluppare la conoscenza e la formazione sui temi della campagna, dell’agricoltura eco-sostenibile e della tutela dell’ambiente. Altrettanto importante è l’obiettivo di stimolare la formazione dei cittadini verso una cultura della preferenza della qualità dei prodotti alimentari per un’alimentazione sana e sicura. In continuità con l’iniziativa pilota, avviata nel 2014, si intende stimolare e agevolare l’impiego del tempo libero dei cittadini residenti in attività ricreative volte a favorire la socializzazione, nonché la diffusione e la conservazione di pratiche sociali e formative tipiche della vita rurale. Altro scopo è favorire la riqualificazione delle aree dismesse e dei terreni agricoli inutilizzati, arginando il consumo di territorio, mitigando le situazioni di marginalità e degrado e migliorando il paesaggio urbano. “Gli orti urbani (37 lotti di dimensioni da 40 a 80 metri quadri ciascuno) devono essere utilizzati per la sola coltivazione di ortaggi, fiori e piccoli frutti ad uso del concessionario, nel rispetto di quanto disposto dal Regolamento comunale – ha detto Licheri -. 15 lotti saranno assegnati agli anziani, 18 alle famiglie, uno a scuole, ludoteche e centri di aggregazione e 3 alle associazioni. l lotti saranno assegnati a fronte del pagamento di un canone annuo che va dai 25 ai 40 euro a seconda delle dimensioni del lotto”. Le domande di concessione dovranno pervenire al Protocollo del comune di Oristano entro le ore 13 del 7 novembre, a mano in busta chiusa, in piazza Eleonora (dal lunedì a venerdì dalle 9 alle 13); oppure tramite Pec all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it . Il bando integrale, con i modelli di domanda allegati, sono pubblicati sul sito istituzionale www.comune.oristano.it, all’Urp e all’Informacittà, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, e nelle sedi delle circoscrizioni. Per informazioni ci si può rivolgere all’Urp e all’Informacittà del comune di Oristano.

Dopo l’attacco del Partito dei Sardi, che lamentava il silenzio del presidente della Regione sul tema dell’Agenzia sarda delle entrate (Ase), a pochi giorni dall’attesa sentenza sull’articolo 3 della legge istitutiva dell’Ase, impugnato dal Governo e con la Regione che ha deciso di resistere, Francesco Pigliaru ha così replicato: “Credo fortemente nell’Agenzia: è uno dei punti qualificanti del nostro programma di governo e un pezzo importante verso quel controllo fiscale che è essenziale per la nostra regione. Siamo anche convinti che l’articolo 3 sulla possibile, futura riscossione diretta dei tributi regionali, con la clausola specifica di un preliminare accordo con lo Stato, sia stato scritto nel pieno rispetto delle leggi nazionali. A nostro avviso, quindi, non c’è invasione delle competenze statali da parte di quelle regionali. Per questo motivo sto facendo forti pressioni sul premier Gentiloni perché il Governo ritiri il ricorso”. Secondo Pigliaru, visto che la sentenza è attesa per il 24 ottobre, “…c’è ancora tempo per farlo e continuerò a insistere perché sono convinto delle nostre ragioni, come abbiamo già dimostrato costituendoci immediatamente in giudizio per difendere le nostre posizioni e i diritti di tutti i sardi. La legge che istituisce l’Agenzia delle Entrate resta valida e legittima nelle sue parti essenziali, perché l’impugnazione riguarda una norma di prospettiva, importante ma non immediatamente operativa e sui cui contenuti continueremo a lavorare. La strada in ogni caso è segnata e la percorreremo per acquisire, attraverso accordi con la commissione paritetica, il diritto anche all’accertamento e alla riscossione”. Dopo l’intervemto del presidente Pigliaru c’è da segnalare quello dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, che ha annunciato (anche se sono pochi a credergli) che “…dal prossimo 1° gennaio l’Ase sarà pienamente operativa. Con questa Agenzia – ha detto Paci – saremo più autonomi, efficienti e riusciremo a farci riconoscere tutte le entrate che ci spettano senza avere il dubbio che qualcosa non sia arrivata nelle nostre casse. Garantendo il totale e autonomo controllo sul nostro fisco, tuteliamo la Sardegna e i sardi”. Dopo le dichiarazioni di Pigliaru e Paci sono intervenuti anche i consiglieri regionali del Partito dei Sardi. “Prendiamo atto della posizione assunta dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nei confronti del governo italiano – hanno detto i consiglieri del PdS -; attendiamo di conoscerne i contenuti, le risposte che verranno date e i risultati attesi. È una battaglia di equità e di giustizia che portiamo avanti per garantire che i soldi dei sardi rimangano in Sardegna. Lo interpretiamo come il primo di una serie di passi che dovranno segnare un aumento della competitività nel confronto con il governo. L’Ase – hanno ribadito gli esponenti del PdS – rappresenta non solo un tassello fondamentale nella riappropriazione delle nostre prerogative fiscali ma, soprattutto, è il frutto di una grande mobilitazione popolare che con le oltre 12mila firme ha rappresentato un alto e partecipato momento di costruzione legislativa”. E proprio un approfondimento politico sull’Agenzia sarda delle entrate, ma anche sulla rete ospedaliera che verrà varata dal consiglio regionale e sulla Finanziaria 2018, sono i temi al centro della convocazione della direzione nazionale del Partito dei Sardi, che nei giorni scorsi ha mandato in fibrillazione la maggioranza di centrosinistra, prendendo posizioni dure nei confronti del presidente della Regione su accantonamenti e Ase. La riunione, che si svolgerà a Cagliari, si terrà martedì 24 ottobre, data nella quale, come detto, è stata fissata l’udienza presso la Corte Costituzionale sul ricorso del Governo proprio sull’Agenzia sarda delle entrate. Ricorso che il governatore Pigliaru ha chiesto oggi a Gentiloni di ritirare. Tra gli argomenti all’ordine del giorno anche quello più generale sulla situazione politica.

A Oristano, un anziano pensionato è stato investito da un’auto, nei pressi dello svincolo per Silì, davanti al centro commerciale “Porta Nuova”. L’uomo è stato travolto da una Renault Clio condotta da una donna che, secondo i primi accertamenti, pare non abbia potuto far niente per evitare l’impatto, dato che la conducente si è vista davanti all’improvviso il pensionato che stava attraversando la strada, in mezzo al traffico. Dopo l’urto, l’uomo ha prima sbattuto contro il parabrezza e poi è stato scaraventato sull’asfalto. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale San Martino di Oristano in gravi condizioni. La brusca frenata delle auto che seguivano la Clio dell’investitrice ha, inoltre, causato una serie di carambole e tamponamenti.

 

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