Monica Vinci, la donna che ha ucciso la figlia 13enne a Silì, sta in silenzio davanti al Gip.
Ha scelto la strada del silenzio, davanti al Gip, Monica Vinci, la 51enne accusata di aver ucciso a coltellate la figlia, Chiara Carta, di 13 anni, nell’abitazione di famiglia a Silì, il 18 febbraio scorso.
La donna è arrivata in sedia a rotelle nel reparto del carcere di Cagliari-Uta adibito agli interrogatori, ha confermato le sue generalità e poi, dopo qualche lacrima, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
L’interrogatorio di garanzia, rinviato fino ad oggi a causa delle condizioni di salute di Monica Vinci, a lungo ricoverata in ospedale per aver tentato il suicidio subito dopo il delitto, si è svolto questa mattina in videoconferenza.
Accanto alla donna il suo difensore, Gianluca Aste, quindi in collegamento da Oristano il Gip Federica Fulgeri e il Pm Valerio Bagattini. “La mia assistita sta male – ha detto l’avvocato Aste – parla poco o nulla e non è in grado di reggere un interrogatorio”. Da qui la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere. Adesso il legale sta valutando la richiesta di una perizia psichiatrica. “Credo sia necessaria”, ha chiarito l’avvocato Aste.
Monica Vinci soffriva da tempo di una forma di disagio psicologico, motivo per il quale qualche anno fa, dopo la separazione dal marito, Piero Carta, era stata ricoverata.
Svolta nell’Oristanese per sanare la grave carenza dei medici di famiglia. Con l’apertura questa mattina, a Busachi, è partita la sperimentazione degli ambulatori straordinari di comunità territoriale, gli Ascot. Ne sono previsti dieci in tutto: oggi con Busachi il nuovo servizio voluto dalla Asl 5 di Oristano è stato attivato a Nurachi, Simaxis, Uras e Villaurbana, mentre domani sarà la volta di Fordongianus, Samugheo, San Vero Milis, Tramatza e venerdì toccherà ad Ardauli (gli orari di apertura sono pubblicati sul sito www.asl5oristano.it). Grazie alla collaborazione di medici volontari, gli Ascot saranno in grado di assicurare nell’immediato l’assistenza sanitaria di base ai cittadini che ne sono privi. “Ci auguriamo che sia una soluzione temporanea – sottolinea il direttore generale dell’azienda sanitaria, Angelo Serusi -, ma in ogni caso siamo pronti a utilizzarla anche in altri territori, laddove fosse necessario, considerato che oggi solo un terzo delle sedi carenti della Sardegna è stato assegnato”. Gli ambulatori straordinari resteranno operativi fino all’arrivo di nuovi medici di famiglia, titolari o provvisori, e ne potranno essere aperti di nuovi nel caso in cui altri centri restassero privi di assistenza sanitaria di base. Al momento sono 17 i medici di famiglia e di continuità assistenziale arruolati per coprire i turni delle dieci sedi operative. Negli Ascot, a cui possono accedere esclusivamente i cittadini privi dell’assistenza del medico di famiglia residenti nell’ambito territoriale di riferimento, vengono garantite tutte le prestazioni fornite dai medici di base: prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari (inserimento in Adi, attività domiciliari programmate, prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni altra prestazione riconosciuta dagli accordi collettivi nazionali.
A Oristano nasce l’albo delle associazioni del volontariato ambientale. L’iniziativa è dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano che chiama a raccolta le associazioni del volontariato ambientale per un incontro che si terrà venerdì 31 marzo, alle 16, a palazzo Campus-Colonna. “Scopo della riunione è promuovere la collaborazione tra l’amministrazione e le associazioni ambientaliste, al fine di sviluppare iniziative e progetti per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle aree verdi presenti sul territorio”, spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “I temi legati all’ambiente hanno fatto nascere una nuova coscienza diffusa che anche a Oristano spesso si concretizza in forme di aggregazione di tipo associazionistico – aggiunge l’assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda -. È una realtà con cui desideriamo confrontarci e collaborare, ed è questo il motivo per cui abbiamo indetto la riunione di venerdì, alla quale sono invitate tutte le associazioni del volontariato ambientale che operano in città. E proprio per facilitare il confronto dell’istituzione comunale con questa fetta di società vogliamo istituire un albo delle associazioni del volontariato ambientale. Ma quella di venerdì sarà anche l’occasione per confrontarci su programmi di educazione ambientale nelle scuole e nella comunità, campagne di sensibilizzazione sui temi della raccolta differenziata dei rifiuti e del risparmio energetico, iniziative per la tutela della fauna e della flora locali e progetti di riqualificazione di parchi e giardini pubblici”. Al termine dell’incontro, alle 18, al Teatro San Martino, sarà inaugurata la mostra itinerante “I tesori naturali di un’isola”, organizzata a Oristano dall’agenzia regionale Forestas, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano.
Giovedì 30 marzo, alle 18.30, all’Antiquarium Arborense di Oristano, si terrà la presentazione del volume “Sardegna Ispanica”, di Francisco Elìas de Tejada, in una edizione curata dal professor Giovanni Turco. “Sardegna ispanica” presenta una trattazione della cultura e delle istituzioni della Sardegna in età spagnola dal XIV e XVIII secolo, una analisi che si sofferma sulle espressioni letterarie, le dottrine politiche e le ricostruzioni storiografiche, dedicando una cura particolare allo studio del pensiero giuridico e dell’impianto istituzionale e in particolare dei Parlamenti. Di questi, Tejada focalizza il carattere rappresentativo, quale segno di libertà e via di autonomia, nel contesto di una federazione di regni retta da una comune dinastia. Dall’analisi dell’autore, l’ispanità, di cui sono testimonianza autori, temi e ideali, connota la traiettoria del Regno di Sardegna, non come esito della meccanica del dominio, ma segno di vitalità della partecipazione. La presentazione, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano con l’Antiquarium Arborense, si aprirà con i saluti dell’assessore alla Cultura, Luca Faedda, e sarà incentrata sull’intervento del professor Giovanni Turco, già docente di Filosofia del diritto pubblico, Teoria dei diritti umani ed Etica e deontologia professionale presso l’Università degli Studi di Udine (che ha curato una nuova edizione del volume con una sua presentazione9, che cercherà di scoprire il punto di vista dell’autore del volume su questo importante periodo della storia, della cultura e delle istituzioni della Sardegna spagnola. I lavori saranno coordinati dal direttore dell’Antiquarium Arborense Raimondo Zucca.
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