Consiglio comunale Oristano, Dup: iniziato l’esame degli emendamenti.
Il consiglio comunale di Oristano ha iniziato l’esame del Documento unico di programmazione e del bilancio di previsione 2023 – 2025.
Dopo l’illustrazione del sindaco Massimiliano Sanna e degli assessori di lunedì scorso, ieri l’assemblea civica ha affrontato la discussione generale e iniziato l’esame dei 96 emendamenti presentati dai consiglieri della minoranza di centro-sinistra. In aula ne sono stati discussi e respinti 35, illustrati da Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) a nome di tutti i gruppi consiliari di centro-sinistra, e da Umberto Marcoli (Oristano più).
La discussione generale è stata introdotta dal presidente della commissione Bilancio, Luigi Mureddu (Forza Italia), che si è soffermato sui lavori dell’organismo consiliare che, nelle otto sedute dedicate all’esame del Dup e del bilancio, ha approfondito alcuni temi particolari come il fabbisogno di personale, gli 83 progetti finanziati nell’ambito del Pnrr “…che costituiscono l’ossatura del Piano triennale dei lavori pubblici che non è più un libro dei sogni, come spesso veniva definito nel passato, ma presto sarà realtà”.
Umberto Marcoli (Oristano più), citando una sentenza del Tar Puglia, ha ammonito sul pericolo derivante dall’approvazione contestuale dei due documenti: “Si corre il rischio di un annullamento in caso di ricorso. Questo bilancio è un documento contabile che sembra non avere strategie di sviluppo, con risorse utilizzate in mondo incoerente e poco trasparente – ha detto Marcoli -. Le relazioni presentate sono state vuote e prive di contenuti. Ho assistito a relazioni prive di visione. Le comunità energetiche sono rimaste nel cassetto, come le piste ciclabili e i piani di efficientamento energetico. Stanziare 50 mila euro per il verde pubblico dimostra lo scarso interesse per questo tema. Mancano le politiche giovanili”. Rivolgendosi alla giunta e alla maggioranza ha poi aggiunto: “Sembrate spaventati dagli investimenti a lungo termine, manca la visione della città per il presente e per il futuro. Rilevo l’assenza gravissima dei bilanci di previsione della Fondazione Oristano e di Oristano Servizi. Abbiamo bisogno di una leadership forte, di una visione chiara per mettere la città nelle condizioni di crescere”.
“Il bilancio verifica la solidità economica di un ente e questo viene rispettato, però non vedo l’idea della città pensata da questa maggioranza – ha dichiarato Giuseppe Obinu (Pd) -. Avete già consumato il 20% del tempo vostro mandato e gli oristanesi non possono più avere fiducia in questa maggioranza. Il primo anno è trascorso con un grafico ad andamento piatto, avete dilapidato il tempo. Forse è meglio che il sindaco si dimetta piuttosto che far trascorrere altro tempo. È una maggioranza sgangherata che non ha una visione di città. Non è stato aperto il dormitorio (e non condivido la scelta di realizzarlo a Donigala), non è stato risolto il problema dei rom e non è stato aperto il centro sociale di Torangius, mentre le beghe politiche sono evidenti a tutti. I servizi sociali sono all’anno zero. L’anno prossimo il 20% di zero sarà nuovamente zero. Sui lavori pubblici avrei voluto sentire parlare di abbattimento delle barriere architettoniche, ma nel DUP questo tema compare appena due volte. Sembra che all’ambiente non ci sia nessuno. Per la cultura mi domando dove siano i giovani”. Rivolgendosi all’assessore al Traffico Obinu ha detto che: “…il tempo passa, ma con questi chiari di luna non è detto che la terranno lì, ha sprecato il primo anno che ha avuto a disposizione. Sindaco non chieda pazienza ai suoi concittadini, faccia loro un regalo: si dimetta”.
Per Francesca Marchi (Oristano più) il dibattito ha offerto “…una disanima senza anima sul futuro prossimo della nostra città. È stato un elenco di fatti e azioni senza una visione complessiva. Le statistiche parlano di un territorio in costante declino, ma a fronte di questo non si trova una idea chiara sul futuro di Oristano e dell’area vasta che la circonda. Si è pensato solo all’ordinario. Il sindaco ha detto che la coperta è corta e lo sarà ancora di più se andrà avanti il progetto dell’autonomia differenziata – ha proseguito -. La nostra macchina amministrativa non è adeguata alle esigenze. L’aumento del costo dei servizi a domanda individuale sarebbe giustificato solo se i servizi offerti fossero validi. Non abbiamo sentito parlare di politiche abitative, ma occorre affrontare un discorso ampio sulla politica della casa e sul diritto all’abitazione. E poi occorrerebbe ripristinare gli organici del cantiere comunale”. Per la consigliera di Oristano più “…Oristano non è una città accessibile per tutti e questo è un altro tema che manca, è disordinata dal punto di vista del traffico e della sostenibilità. Sul turismo non ci sono idee chiare, bisognerebbe fare rete. Per la cultura attendiamo il bando per il curatore della Pinacoteca, della Scuola civica di musica e quello per il direttore della Fondazione Oristano, la riapertura del Foro boario. Nessuno ha parlato di Unitre e Unla, che svolgono un importante lavoro di animazione culturale in città, e nemmeno del Consorzio Uno, presidio universitario fondamentale. Sulle pari opportunità c’è scarsa considerazione. Il sindaco ha chiesto pazienza, ma è difficile esercitarla con un orizzonte così confuso”, ha concluso Marchi.
“C’è un filo rosso che lega le dichiarazioni programmatiche al Dup. I due documenti mi lasciano le stesse impressioni e considerazioni: la maggioranza è senza una idea politica e senza visione – ha osservato Carla Della Volpe (Oristano più) -. Questo è un bilancio ampiamente deludente, incapace di gestire l’ordinario e senza avere capacità di programmazione. Il Dup è largamente insufficiente, superficiale e generico. L’Ufficio Europa ha una dotazione organica del tutto insufficiente rispetto alle esigenze. IL Dup inoltre mette nero su bianco che non siamo in grado di partecipare ai bandi. Liquidare la concertazione in due parole è riduttivo, il partenariato pubblico privato è essenziale per il futuro di questa città. Ci aspettavamo un livello di approfondimento diverso. Il progetto del mercato civico, la sua riqualificazione e il rilancio, dovrebbe rappresentare il riscatto della città, dovrebbe essere considerato strategico. Non è stato citato un numero, un progetto, avete passato più tempo a scusarvi per quanto non avete fatto in questi 10 mesi che per dire cosa intendete fare nel prossimo anno. C’è la forte consapevolezza di avere di fronte una maggioranza inadeguata”.
Per Efisio Sanna (Oristano più) “Questo bilancio non convince, opera scelte poco coraggiose e prive di visione, risponde a logiche da scrivania. Il vostro primo Dup lo avevamo immaginato più dinamico, ricco di idee e programmazione. Non avete osato. Il Sindaco ha chiesto tempo, ma avete usato un anno di tempo per aggiustare i posti di potere. Non siete in gradi di badare alla normalità e al quotidiano. Avete detto che non avete aumentato la pressione fiscale ma avete quasi raddoppiato l’addizionale Irpef”.
Sulla partecipazione e la condivisione Sanna ha poi aggiunto: “Non mettete i cittadini nella condizione di partecipare perché non li informate. Ci raccontate di una città pulita, agile ed efficiente, ma la condizione la conosciamo – ha detto ancora Sanna -. Avete deciso di lottizzare tutto, anche le figure tecniche”. Per il capogruppo di Oristano più “…questo è un bilancio colmo di contraddizioni e ipocrisia politica, il tema della salute saltato, così come la cooperazione internazionale e la revisione del Puc. Non troviamo nulla di nuovo sui servizi socio-assistenziali, che pure assorbono il 43% della spesa corrente. Le casette dell’acqua producono un innegabile vantaggio ambientale, una concreta buona pratica. Non ve ne siete neanche accorti e non ne avete parlato. La più grande ipocrisia politica si consuma quando il sindaco dice che non è stato facile far quadrare il bilancio, ma non ci dice cosa si fa sul fronte del contenimento della spesa, rendendo chiaro ciò che è utile e ciò che non lo è. È un bilancio rigido nella spesa, che aumenta di quasi 6 milioni la spesa corrente, ma non offre alcun cenno a una comparazione tra costi e risultati. Con ipocrisia non state costruendo rapporto con i giovani e i continui cambi di casacca di partito non sono un buon esempio per i giovani. Speravamo di poter cogliere segnali di novità, non li vediamo”.
Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Rilevo l’assenza di un dibattito in aula su un argomento tanto importante come questo. Il primo bilancio di previsione della giunta Sanna è nei fatti il sesto per la continuità tra le ultime due giunte di centro-destra. Per questo motivo questo primo anno non può essere considerato di rodaggio, eravate voi a governare negli ultimi anni. Questa consiliatura – ha sottolineato Federico – ha la possibilità di ridisegnare il volto di questa città per i prossimi anni, grazie alle tante risorse a disposizione, ma una maggioranza forte dal punto di vista elettorale non ha un’alta capacità di trasmettere un idea di futuro per la città. È una maggioranza che ha impiegato buona parte del primo anno a consumarsi nei suoi conflitti interni e questo bilancio è figlio di questa continua litigiosità e assenza di visione. Non si riesce a capire qual è il filo che unisce le azioni ad esempio nel settore sociale. Manca sensibilità e coraggio. L’emblema è lo stato di piazza Manno, poteva essere una grande occasione, corre il rischio di diventare un grande problema. C’è confusione nella gestione dei lavori pubblici, come al Foro Boario, al Polo intermodale. Mancano punti fondamentali come le politiche al contrasto della povertà, il mercato civico di via Mariano, i dehors, San Quirico, museo giudicale, strade rurali, comunità energetiche”.
Per Maria Obinu (Pd) “i…l Dup è stato scritto senza che sindaco e assessori abbiano trasmesso la loro idea di città. I dirigenti prenderanno il 100% dei premi per il raggiungimento dei risultati, nonostante la città si trovi in una condizione disastrosa. Gli assessori non hanno idea della funzione del loro assessorato, del loro compito. Si è parlato di progetti ludico-ricreativi negli asili nido, ma mi sarei aspettata una visione complessiva, una proposta ad esempio sugli orari di apertura e sui servizi a disposizione delle donne e delle famiglie. Si è parlato di fantomatici progetti nel campo del sociale che in realtà sono progetti vecchi. Nei servizi sociali uno dei problemi fondamentali è quello della casa, ma non se ne è parlato. Così come di lavoro, del progetto ritornare a casa, di adozioni e affidi, di genitorialità, di pari opportunità, dell’attività del centro antiviolenza. Sono senza parole rispetto a questo vuoto. Sulle attività produttive non si dice come si vogliono aiutare le imprese, al futuro del mercato di via Mazzini. Sul verde, ambiente e decoro i 50 mila euro annunciati sono del tutto insufficienti rispetto alle esigenze di questa città. I beni archeologici, architettonici e artistici non sono tutelati e sulla cultura, per la Fondazione Oristano tutto tace”.
“Non è facile amministrare quando le risorse sono poche, ma anche quando non si ha la capacità di prevedere come si vuole far diventare Oristano – ha detto Sergio Locci (Aristanis) aprendo il suo intervento -. Il bilancio è il progetto di come la maggioranza che ha vinto le elezioni vuole operare per il futuro della città. Mi aspettavo qualcosa di più. Non vedo realizzata, né tantomeno condivisa, alla luce del vostro programma elettorale, un’idea di città. Vedo invece continuità con le attività realizzate dalla precedente giunta. Se si stanno realizzando quei progetti della vecchia maggioranza non c’è la discontinuità di cui avete parlato in campagna elettorale. Quali sono le opere che vi dovrebbero caratterizzare? Io onestamente non le vedo. Come può Oristano ambire a un ruolo guida, come può impegnarsi in una programmazione strategica, qual è la filosofia che avete posto alla base di questo documento? Nella quotidianità in un anno non è cambiato quasi nulla. L’unico evento di rilievo è stato l’arrivo dei croceristi: una manna per la città. Rilevo inoltre che non si è parlato dei giovani. Si stanziano risorse insufficienti per temi importanti come anziani e attività artigianali. Non si individuano priorità e non vedo impegno concreto per le manutenzioni. Invito il sindaco a volare alto, perché Oristano deve volare alto – ha concluso Locci -. Noi continueremo a spendere milioni di euro per realizzare strutture, ma voglio vedere come saranno gestite”.
Concluso il dibattito generale, il consiglio comunale ha iniziato l’esame degli emendamenti.
I primi 15 ad essere discussi e respinti sono stati quelli presentati da Francesco Federico (Oristano Democratica e possibile), Efisio Sanna, Francesca Marchi, Carla Della Volpe, Umberto Marcoli (Oristano più), Maria Obinu, Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu (Partito Democratico).
In aula sono stati illustrati da Francesco Federico:
• Attivazione servizio Rid Tari – (8 si, 16 no)
• Adozione cani – (8 sì, 16 no)
• Oasi feline – (8 sì, 15 no)
• Supporto iniziative culturali – (7 sì, 16 no)
• Curatore museale – (8 sì, 15 no)
• Commissione comunale per lo sport – (6 sì, 16 no)
• Servizi turistici centro intermodale – (7 sì, 16 no, 1 astenuto)
• Cimitero di Torre Grande – (7 sì, 16 no, 1 astenuto)
• Città universitaria – (6 sì, 16 no, 1 astenuto)
• Agevolazioni auto elettriche – (7 sì, 15 no)
• Caregiver – (7 sì, 15 no)
• Dormitorio pubblico in città – (7 sì, 15 no)
• Spreco alimentare – (7 sì, 15 no)
• Impianto crematorio – (7 sì, 15 no)
• Valorizzazione vernaccia e mostacciolo – (7 sì, 15 no)
Il consiglio ha poi iniziato l’esame degli emendamenti presentati e illustrati in aula da Umberto Marcoli (Oristano più)
• Assessorato alla sostenibilità – (7 sì, 14 no)
• Rotazione dirigenti – (7 sì, 15 no)
• Soppressione della frase “reperimento di una risorsa part time con un profilo amministrativo contabile e l’implementazione dell’utilizzo del servizio civile nazionale” – (5 sì, 14 no)
• Istituzione del Piano di Forestazione e valorizzazione dei parchi in collaborazione con L’Agenzia Forestas – (7 sì, 15 no)
• Soppressione della frase “reperimento delle unità di personale part time con un profilo di operatore museale per la copertura della struttura museale presso il Foro Boario” – (7 sì, 14 no)
• Soppressione della frase “sostituzione di eventuale personale con il turn over” – (7 sì, 15 no)
• “Valorizzare il patrimonio boschivo, quello del monte Arci e dell’ex complesso forestale di Pabarile anche mediante accordi con l’Agenzia Forestas” – (7 sì, 15 no)
• Finalità e Motivazioni, dopo le parole “Funzioni di supporto a garanzia del miglioramento organizzativo del COC è aggiunta la frase: “mediante l’aggiornamento e la formazione costante del personale” – (7 sì, 15 no)
• Nella frase “LIFE 21-27, il programma UE per l’ambiente e il clima che finanzia progetti strate ambientali e climatici a livello regionale, multiregionale o nazionale, la parola “strate” è sostituita con la parola: “strategici” – (7 sì, 14 no)
• Nella frase: “Valorizzare il Centro per l’educazione ambientale e la sostenibilità. Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi verdi cittadini: ludoteca di Donigala, spazio verde Anna Dina Cozzoli e spazio verde Via Cima e Via Costa, è aggiunta la frase: “con fondi dell’amministrazione comunale” – (7 sì, 15 no)
• Nella frase: Valorizzare il Centro per l’educazione ambientale e la sostenibilità. Interventi di manutenzione ordinarla e straordinaria degli spazi verdi cittadini: ludoteca di Donigala, spazio verde Anna Dina Cozzoli e spazio verde Via Cima e Via Costa, è aggiunta la frase: “anche con il coinvolgimento di soggetti privati” – (6 sì, 12 no)
• Finalità e Motivazioni, dopo la frase “L’ambiente urbano rappresenta un bene primario della comunità locale e le politiche attive per il miglioramento del decoro urbano devono assicurare una convivenza civile, qualità della vita, salvaguardare la sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento ai beni di interesse storico, artistico, ambientale, nonché ai beni espressione dei valori di civiltà propri della comunità locale” è aggiunta la frase: “Una delle priorità di questa amministrazione è quella di rendere decorosa la nostra città attraverso interventi radicali finalizzati alla eliminazione delle specie vegetali infestanti dai marciapiedi delle vie di tutta città” – (6 sì, 14 no)
• Città turistica che promuove la sua identità. Dopo la frase “Intendiamo promuovere la cultura e l’identità di Oristano, attraverso il patrimonio storico e culturale e le istituzioni che la rappresentano, e potenziare i flussi turistici anche mediante la riqualificazione del Porto turistico e della borgata marina di Torre Grande” è aggiunta la frase: “Una delle priorità di questa amministrazione è quella di rendere più aperta, accogliente la nostra città attraverso interventi di riqualificazione e di accoglienza iniziando da un centro storico pedonale e accogliente, la sistemazione del mercato storico porta della città al mare, i collegamenti ciclabili e pedonali con la Borgata di Torre Grande” – (6 sì, 13 no)
• Patrimonio Comunale, dopo la parola artigianato, condizione di vendibilità degli immobili, ovvero di messa a reddito a valori commerciali degli immobili pubblici. Verificare la fattibilità di nuove acquisizioni e/o permute di beni presenti nel centro storico della Città per adibirle alla valorizzazione dell’artigianato e in connessione con gli obiettivi di promozione turistica del territorio, è aggiunta la frase: “dell’agricoltura e dei suoi beni identitari” – (5 sì, 14 no)
• Servizi Comunale, dopo la parola Pinacoteca Comunale, il Comune di Oristano ha proceduto alla creazione di una gestione integrata dei servizi culturali e di promozione turistica della Città, finalizzata alla valorizzazione e al potenziamento dell’offerta culturale e turistica e allo svolgimento di attività in favore della collettività attraverso la Fondazione Oristano alla quale è stata affidata la gestione del Museo Antiquarium Arborense e del progetto integrato Museo, Torri, Archivio storico e Pinacoteca comunale, é aggiunta la frase: “previo esame della proposta da parte della Commissione competente e successiva deliberazione del Consiglio Comunale” – (5 sì, 14 no)
• Comune di Oristano, dopo la parola Vitale, Risulta pertanto vitale riaffermare la capacità di “pianificare strategicamente” consentendo di parlare della necessità che ha la città di confrontarsi con altri contesti europei e nazionali” è aggiunta la frase: “e decisivo” – (5 sì, 14 no)
• Sul ruolo del Comune di Oristano, dopo la parola etc, Le città medie rappresentano di fatto ambiti che stanno dimostrando alle istituzioni sovraordinate (Regione e governo) di saper governare processi complessi di attrazione e gestione di risorse, attraverso l’implementazione di progetti a vario tema. Oristano ne è l’esempio con i diversi programmi: Oristano Est; Oristano Ovest; Programmazione territoriale; Qualità dell’Abitare; PINQUA etc è aggiunta la frase: “e contro il decremento demografico, barriera contro lo spopolamento dei Territori marginali” – (5 sì, 14 no)
• Sul ruolo del Comune di Oristano, Inoltre, occorre in nome dell’integrazione territoriale e tematica, il coinvolgimento e confronto con le Amministrazioni Comunali dell’Area Vasta al fine di consentire sinergie progettuali e una programmazione strategica di più ampia scala, dopo la parola scala, é aggiunta la frase: “e nel rafforzare Il Ruolo di Città intermedia e Leader nell’intercettare e programmare Risorse, regionali, Nazionali, Comunitarie” – (5 sì, 14 no)
• Sul Ruolo del Comune di Oristano, dopo la parola urbani, ad esempio, la creazione di corridoi verdi urbani potrebbe essere il tema chiave intorno al quale poter focalizzare gli sforzi programmatori del breve periodo, è aggiunta la frase “e la creazione di un polo scientifico agricolo, di ricerca e sviluppo” – (5 sì, 14 no)
• Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza nella programmazione del Comune di Oristano, dopo la parola rafforzamento, Tale percorso, oltre che contribuire a nuove risorse per la progettualità infrastrutturale e di opere pubbliche, consentirebbe di creare un modello virtuoso capace di “fare” scuola di pubblica amministrazione e far diventare Oristano polo di rafforzamento delle competenze del personale della PA, è aggiunta la parola: “e formazione” – (5 sì, 14 no).
ll consiglio comunale di Oristano ha dedicato un minuto di raccoglimento alle vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. “So di interpretare la volontà dei presenti, rivolgendo alle città e alle istituzioni emiliane, romagnole e marchigiane, colpite dalla grave alluvione dei giorni scorsi, l’attestazione sincera, unanime e commossa della nostra vicinanza – ha detto il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Puddu -. L’intera comunità nazionale e la nostra stessa città ha seguito e segue con apprensione quanto è accaduto. Le gravi conseguenze dell’alluvione ci lasciano sgomenti. Il nostro pensiero va in particolare alle popolazioni della Romagna faentina e ai 6 comuni, Faenza compresa, che ne fanno parte. Nell’indirizzare le nostre condoglianze – ha proseguito Puddu -, sentiamo anche il dovere di ringraziare coloro che – da subito e sul campo – si sono mossi di fronte all’emergenza: corpi dello Stato, volontari e volontarie della Protezione civile, Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, organizzazioni ed enti, preparati a dovere, per affrontare tale calamità, coordinando i soccorsi e mettendo senza trascurare gli ormai noti angeli del fango a cui va il nostro particolare plauso. A tutte e tutti loro va il nostro grazie, sapendo ed apprezzando che anche la Sardegna ha contribuito e contribuirà (in quei luoghi) a dare conforto e a prestare assistenza”. Nei giorni scorsi anche il sindaco, Massimiliano Sanna, ha scritto una lettera al sindaco di Faenza, Massimo Isola: “Caro Collega, consentimi l’invio della presente per significare a te, alla giunta che presiedi e al consiglio comunale di Faenza, i sensi della nostra partecipazione alla dolorosa emergenza che ha colpito il territorio faentino. Anche la nostra città ha seguito e segue con trepidazione le gravi conseguenze causate dall’alluvione. Il nostro pensiero va in particolare alle genti della Romagna faentina, avendo appreso che tante imprese, persone e famiglie sono state colpite finanche negli affetti. A questo dolore e a questa angoscia si uniscono i danni arrecati dalla furia delle piogge che, a Faenza e altrove, hanno messo a dura prova il tessuto economico vanto dell’Emilia-Romagna e dell’intera Italia, impronta esaltante di creatività e traccia poliedrica di stupenda alacrità. Dal tuo territorio, non a caso, provenne l’illustre professor Arrigo Visani, che nel 196 e per primo incoraggiò e diresse l’Istituto statale d’arte di Oristano. Ciò ribadirò nell’adunanza odierna del nostro consiglio comunale per sottolineare il cordoglio di Oristano, il legame che all’interno della AiCC congiunge Oristano a Faenza e, quindi, le sinergie condivise da anni, fra le nostre realtà, anche grazie al tuo appassionato e competente impegno. Nel rivolgere un pensiero particolare verso coloro che con il loro sindaco stanno fronteggiando con ammirevole coraggio la traumatica calamità è mio desiderio esprimerti la nostra prossimità, segno spontaneo di solidarietà, stima e affetto verso il tuo Comune e i suoi amministratori, i relativi uffici, tutte e tutti i dirigenti e i dipendenti”.
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