Caldo: “Cerbero” infiamma l’Isola, attesi picchi di 46 gradi.
La Sardegna è nella morsa del caldo afoso e rimarrà ancora sulla graticola anche nei prossimi giorni.
La Protezione civile regionale ha diramato un bollettino di allerta per le alte temperature fino alle ore 20 di giovedì 13 luglio, ma l’ondata di calore non abbandonerà l’Isola almeno fino alla prossima settimana.
Ne sono sicuri dall’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu. “Sul Mediterraneo si consolida l’anticiclone africano caratterizzato da un’onda di calore che determinerà condizioni stabili e soleggiate su tutto il territorio – spiegano gli esperti -. Le temperature massime di oggi hanno raggiunto i 39/41 gradi nelle zone interne centro-occidentali con picchi in Campidano, Nuorese e pianura del Sassarese”.
Secondo i dati dell’Arpas sono stati raggiunti i 40 gradi ad Austis, Benetutti, Lodè, Silanus e Nuxis, e un solo grado in meno a Teulada, Ottana, Jerzu, Domunovas, Domus De Maria e Borore.
“Domani si registrerà un sensibile aumento delle temperature – sostengono dall’Aeronautica -, che partiranno da 35/40 gradi per raggiungere anche i 44/46 gradi nelle zone interne occidentali e centrali, soprattutto nel Nuorese e Sassarese”.
Giovedì entrerà il maestrale, ma non spazzerà via il caldo: “Le temperature aumenteranno sul versante orientale della Sardegna, con valori che potranno raggiungere i 45 gradi nella Baronia, nel Nuorese, nella Piana di Ottana, nel Sarrabus e nel Gerrei”.
Venerdì ci sarà una breve tregua, con temperature massime che arriveranno a 40 gradi sul Medio e Basso Campidano, nella Piana di Ottana e sulla Gallura orientale. Sabato e domenica Sardegna ancora rovente. Secondo le previsioni si registreranno picchi di 44 gradi nelle zone interne occidentali, nel Sulcis, nell’alto Campidano e nelle zone interne del Sassarese.
La situazione non migliorerà nemmeno la prossima settimana: “Valori elevati tra i 40 e i 43 gradi, in gran parte del territorio e nelle zone interne”, concludono dall’Ufficio meteo dell’Aeronautica.
Il Comune di Oristano ha pubblicato l’avviso di selezione comparativa per la formazione di una graduatoria per il conferimento dell’incarico di direttore della Scuola civica di musica. L’incarico, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, è relativo agli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025, 2025/2026, e sarà conferito attingendo dalla graduatoria. Il compenso annuale è stabilito in 14 mila euro. Per partecipare alla selezione occorre essere maggiorenni, cittadini italiani, di uno dei paesi dell’Unione Europea, oppure di uno stato extracomunitario purché il cittadino sia regolarmente soggiornante in Italia. Occorre inoltre godere dei diritti civili e politici anche negli stati di appartenenza o di provenienza, essere in possesso, fatta eccezione per la titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica italiana, avere una adeguata conoscenza della lingua italiana, non avere procedimenti penali o procedimenti in corso, non trovarsi nelle condizioni di incompatibilità per l’accesso al pubblico impiego e allo svolgimento dell’incarico oggetto della selezione. I candidati dovranno essere in possesso del Diploma di Conservatorio di Musica (vecchio ordinamento) o Diploma Accademico di Conservatorio 1° o 2° livello o Istituto musicale pareggiato o titoli equipollenti (per i titoli equipollenti il candidato deve specificare la legge che riconosce l’equipollenza) ed essere in possesso di comprovata professionalità ed esperienza in materie musicali, con esperienza nell’organizzazione artistica, aver svolto attività professionale in campo musicale e competenza in materia di gestione amministrativa. Il Direttore della Scuola Civica di Musica avrà tra i suoi compiti la responsabilità diretta del buon andamento e del perseguimento delle finalità della scuola e in particolare sulle attività di direzione e coordinamento del personale docente e non docente, dell’andamento disciplinare e didattico della scuola e di ogni altra attività culturale intesa a perseguirne le finalità. Dovrà coordinare l’attività dei docenti e vigilare sul buon andamento delle attività svolte. Sarà responsabile della regolarità dell’iscrizione degli allievi, della tenuta dei registri degli alunni e della relativa documentazione amministrativa e della gestione amministrativa. La domanda, sui modelli disponibili sul sito istituzionale www.comune.oristano.it, deve pervenire entro le ore 12:00 del 27.07.2023 all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) istituzionale@pec.comune.oristano.it . Per informazioni ci si può rivolgere al Servizio Bilancio e Partecipate del Comune di Oristano, Tel. 0783/791271 – monia.pelladoni@comune.oristano.it . Il bando completo è disponibile sul sito internet istituzionale www.comune.oristano.it .
Il 15 e 20 luglio, a Baradili, ci sarà la seconda edizione de “I corti nel paese più corto”, ovvero una rassegna di documentari d’autore ideata da Marcello Atzeni, che è anche il direttore artistico. La rassegna organizzata dall’associazione “Terras Onlus”, sarà possibile grazie al finanziamento dell’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Anna Camedda. Dodici i film di questa edizione, sei il 15 luglio e altrettanti il 20. Proiezioni in piazza Santa Margherita, alle 20, con ingresso gratuito. “Quest’anno porteremo a Baradili cinque registe con altrettante loro opere – spiega Atzeni-; cinque su dodici, vuol dire che si sfiora la parità di genere. Trovo che sia bellissimo. Finalmente allo scoperto anche donne, numerose, dietro la macchina da presa. Dunque non solo attrici, soggettiste, sceneggiatrici, parrucchiere e costumiste, per altro tutti ruoli di assoluto livello, ma anche direttrici e questo è il così detto salto in più”. Questo il programma della prima giornata: dopo i saluti della sindaca e quelli di Marcello Atzeni, proiezione de “La cena delle anime” di Ignazio Figus. A seguire “Faulas”, una bella favola di Michela Anedda, giovane regista con origini a Villacidro. Quindi “Bella di notte”, un corto di Paolo Zucca, uno tra i più grandi registi sardi. Solo un’indicazione: la voce narrante è di Stefano Accorsi. Seguirà “L’albero del riccio”, lavoro a quattro mani, realizzato da Chiara Sulis e Juan Carlos Concha. Le storie di Antonio Gramsci, nativo proprio della Marmilla, raccontate in maniera deliziosa. Salvatore Mereu con “La vita adesso”, con il suo corto impegnato, che fornirà molteplici spunti di riflessione. Chiuderà “Un fenicottero chiamato tango”, della lussurgese Antonella Arca. A parlare con i registi Ignazio Figus, Michela Anedda, Paolo Zucca, Salvatore Mereu e Antonella Arca, sarà Antioco Floris, professore di cinema all’Università di Cagliari, oltre al direttore artistico Atzeni. La seconda serata inizierà con “Lo sguardo esterno” di Peter Marcias. “Memorie in movimento” di Simone Paderi, Denise Maria Paulis e Niccolò Sirigu, ricostruisce i quattro secoli dell’Università di Cagliari. Eccomi (Flamingos) è il lavoro d’esordio di Sergio Falchi, brillante regista nuorese. Jambitè, bella storia raccontata da Alessandra Usai. Qui non si è più in Sardegna ma in Irlanda. Binario morto del sassarese Antonio Maciocco, storia particolarmente favolistica. Si chiude con “Il bambino “di Silvia Perra: la giovane regista parla del mondo musulmano in Italia. A parlare con i registi Peter Marcias, Simone Paderi, Alessandra Usai, Sergio Falchi e Antonio Maciocco sarà Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda Umanitaria, oltre a Marcello Atzeni.
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