Regionali: Alessandra Todde (M5s) a un passo dalla candidatura per il “campo largo”.
Dopo incontri su incontri la proposta di cui si parlava da tempo è stata ufficializzata: il M5s durante il tavolo del “campo largo” del centrosinistra, a Cagliari, ha chiesto agli alleati di convergere sul nome di Alessandra Todde come candidata alla carica di presidente della Regione.
Lo ha fatto il coordinatore regionale del M5s, Ettore Licheri, che ha preso la parola per primo, dopo l’introduzione di Piero Comandini (Pd), che ha coordinato i lavori.
“C’è stata un ‘ampia discussione – ha spiegato Comandini al termine dell’incontro -, dopo che è stato fatto il nome di Alessandra Todde. Adesso ci prendiamo 48 ore perché alcune forze politiche hanno la necessità di un ulteriore passaggio interno”.
A convergere su Todde sono state 12 delle 15 sigle presenti al tavolo, mentre prendono tempo i Progressisti, Più Europa e Liberu. “Faremo dei passaggi per prendere atto di quanto emerso oggi – ha detto Francesco Agus -. Noi sosteniamo che esistono candidature alternative che vanno prese in considerazione (sic!), valuteremo e alla prossima riunione arriveremo a una posizione che probabilmente sarà comune anche ad altre forze politiche (3 su 15?)”.
Prospettiva, quella dei Progressisti, a nostro avviso, poco lungimirante, e certamente non all’insegna dell’unità, con l’intento evidente di alzare il prezzo nelle trattative. Non bisogna dimenticare, infatti, che è in ballo la candidatura di Zedda a sindaco di Cagliari, che senza l’appoggio dei 5 Stelle e del Pd non avrebbe alcuna garanzia di successo.
Al tavolo è venuto fuori, come da programma, anche il nome di Renato Soru, esplicitato da Liberu: “Diamo atto della proposta M5s e che sia stata scartato il nome di Soru – ha detto Giulia Lai -; faremo un ulteriore passaggio interno. Continuiamo a sostenere che nessuna decisione deve essere presa a Roma” (e infatti il nome della Todde è stato fatto a Cagliari, almeno che Liberu, data la sua notevole forza elettorale, non pensi di avere diritto di veto sul candidato proposto da 12 sigle).
All’incontro di giovedì 9, potrebbe essere presente anche Alessandra Todde: “Non era mai accaduto che tutte le forze di centrosinistra si riunissero; ora serve ancora qualche giorno, ma ci siamo”, ha sottolineato Ettore Licheri.
Intanto i Progressisti, chiaramente spiazzati dalla convergenza bulgara sulla Todde, in una nota diramata dopo il tavolo, hanno confermato la posizione già espressa: “In presenza di più candidature tutte autorevoli appare necessario, ricorrere a una consultazione ampia e articolata, nei territori, della coalizione, al fine di coinvolgere i cittadini-elettori. Questo tanto più che si è riscontrata notevole considerazione per personalità politiche che, o formalmente presentate o disponibili, possono guidare la coalizione e il nuovo governo regionale, come Alessandra Todde, Renato Soru, Andrea Soddu, Roberto Capelli, Graziano Milia, Mauro Usai”.
Insomma, la probabile designazione della rappresentante del M5s non è andata giù ai Progressisti che, in un momento in cui la coalizione dovrebbe fare quadrato, continuano invece a proporre nomi di proprio gradimento (alcuni dei quali, per dare l’impronta del cambiamento, provenienti dal giurassico), con un’insistenza del tutto fuori luogo, soprattutto quando la stragrande maggioranza del “campo largo” ha deciso che Alessandra Todde dovrebbe essere, con tutta probabilità, la candidata del centrosinistra per la presidenza della Regione.
Prima di pensare alle proprie bandierine bisognerebbe guardare al bene della Sardegna (di cui Solinas ha fatto carta straccia), almeno che i Progressisti non decidano di dare una mano al centrodestra, uscendo dalla coalizione per schierarsi con Renato Soru (a volte ritornano!), se quest’ultimo non dovesse fare un passo indietro.
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