Regionali: appello di Schlein per l’unità del centrosinistra. A destra trovata la quadra?
“Non ci sono stati accordi romani, né dall’alto: abbiamo il pieno e totale rispetto del partito regionale e non potremo mai scavalcarlo”.
Lo ha riferito la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein dal palco della Festa dell’Unità, a Cagliari, rispondendo alle polemiche sulla divisione del centrosinistra che vede Alessandra Todde, la candidata del campo largo del centrosinistra, a guida Pd-M5s, opposta all’ex governatore, Renato Soru.
“Ho la fortuna di conoscere da qualche anno Alessandra Todde – ha aggiunto la segretaria del Pd -. Dico la fortuna, perché è bello incontrarsi con altre donne, nel momento in cui io e lei sappiamo che è il nostro tempo e il nostro momento”.
Schlein ha poi lanciato un appello: “Facciamo ogni sforzo per non perdere per strada nessuno, lo dico ai nostri e a quei compagni di strada con cui ho condiviso tante battaglie in questi anni, e mi rivolgo a Renato Soru e Massimo Zedda: incontratevi, parlatevi, davanti a un governo come questo non possiamo dividerci” .
L’appello all’unità lanciato da Elly Schlein, dal palco della Festa dell’Unità, a Renato Soru e Massimo Zedda, in vista delle Regionali, è stato rilanciato anche dal segretario regionale del Pd, Piero Comandini. “Questo è un campo aperto e largo; il campo è aperto e il terreno dell’unità è molto fertile. Non ci devono essere divisioni e non voglio essere ricordato per essere portatore di una sconfitta. Abbiamo trovato la nostra candidata che è Alessandra Todde, donna cocciuta e determinata. Ed è stata scelta con convinzione”.
Intanto, per quanto riguarda il centrodestra, è stato previsto “…un ampio calendario di appuntamenti per proseguire il percorso verso il programma e poi la scelta del candidato, tutto in parallelo al percorso del tavolo nazionale con i vertici dei partiti rappresentati a Roma”. Questo l’esito del vertice di centrodestra sardo, durato oltre tre ore, questa mattina, a palazzo Tirso, a Cagliari, in vista delle regionali 2024.
Vertice a cui ha partecipato anche il Psd’Az. “Siamo qui per testimoniare il fatto che abbiamo sollevato una problema di regole, non certo di unità della coalizione – ha spiegato Christian Solinas -; le regole sono il presidio democratico nell’interesse di tutti, da partito più anziano sentiamo il dovere di rimarcarlo”. Il centrodestra è unito se qualcuno vuole intestarsi la responsabilità di dividerlo non siamo certo noi”.
Al termine dell’incontro soddisfazione per l’unità del fronte è stata espressa da tutti i rappresentanti delle forze al tavolo (circa 20 gli esponenti riuniti, compreso FdI, che sabato scorso ha scosso la coalizione con l’annuncio del suo no alla ricandidatura tout court di Christian Solinas). Al vertice hanno preso parte i coordinatori regionali e altri esponenti dei partiti: per FdI la senatrice Antonella Zedda con il capogruppo in consiglio regionale Fausto Piga; per l’Udc Andrea Biancareddu con la capogruppo Alice Aroni; per FI Ugo Cappellacci con Ivan Piras; per il Grande centro Antonello Peru, Attilio Dedoni, Giovanni Satta e Franco Stara; per i Riformatori Aldo Salaris e Mara Lai; per Idea Sardegna Giovanni Antonio Satta e Roberto Caredda.
“Il tavolo ha sancito positivamente la presenza unitaria di tante forze politiche, anche nuove rispetto alla coalizione che si era presentata alle scorse elezioni – ha riferito il governatore e segretario nazionale del Psd’Az, Christian Solinas -. Si è tracciato un percorso che si articolerà su alcuni tavoli tematici e poi si dovrà fare una sintesi, che per i partiti nazionali avrà bisogno di un passaggio ulteriore”.
“Il centrodestra oggi ha dimostrato una maturità politica più che inusuale per la politica sarda – ha sottolineato Antonella Zedda, coordinatrice regionale di FdI -, tutti uniti con il nostro invito ma tutti allo stesso livello attorno al tavolo”. Angoli smussati rispetto alla posizione dei giorni scorsi sulla candidatura del governatore uscente? “No, confermiamo la nostra posizione – ha risposto Zedda -. Ma sia chiaro che se la coalizione deciderà che il candidato alle prossime elezioni sarà Christian Solinas, Fratelli d’Italia, nello spirito di coalizione, sosterrà la candidatura. Quello che abbiamo fatto è stato esprimere una nostra personale posizione, come nei mesi precedenti hanno fatto altri”.
“Oggi abbiamo affermato che esiste una coalizione di centrodestra unita, coesa, che si trova attorno un tavolo per discutere – ha ribadito Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia -; il secondo passaggio è il programma, abbiamo iniziato un percorso e nei prossimi giorni accelereremo. Poi sarà la volta del candidato, dopo il coinvolgimento delle segreterie nazionali”,
“Dimostrazione di unità, rilancio della coalizione, distensione dei toni”, è stata definita la riunione del coordinatore regionale dell’Udc, Andrea Biancareddu, che sul nome del candidato alla presidenza ha aggiunto: “La scelta deve prendere in considerazione il fatto che prima bisogna prendere i voti, poi amministrare”.
“La Lega c’è, lavora per l’unità e non si sottrae al dialogo e al confronto con gli alleati – ha precisato il coordinatore regionale Michele Pais -, perché come sempre abbiamo ripetuto crediamo che l’unità sia il valore principale da preservare”.
Soddisfatto anche il Grande centro “…per aver contribuito a trasferire il dialogo in Sardegna”, ha precisato Antonello Peru.
Il Servizio analisi criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che si occupa di analizzare i vari fenomeni delinquenziali nel Paese, negli ultimi 10 anni ha riscontrato un preoccupante trend di crescita per la violenza di genere. La provincia di Oristano non fa eccezione, visto che, dal 1° gennaio 2023, sono state eseguite dalla Polizia di Stato 29 misure cautelari, (19 per maltrattamenti in famiglia, 9 per atti persecutori e 1 per violenza sessuale su minore/disabile) rispetto alle 15 eseguite in tutto l’anno 2022. Tutte le misure cautelari hanno interessato uomini, tranne una la cui destinataria è stata una donna. “Questo dato – a detta della Polizia di Stato – è preoccupante, anche se probabilmente è, almeno in parte, interpretabile quale parziale “affioramento del sommerso”, ossia la testimonianza di un’aumentata sensibilità verso il fenomeno e quindi di una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni. Dall’altro lato è altamente probabile che vi sia un “numero oscuro” costituito da tutti quei casi che non vengono denunciati alle competenti Autorità”. Se da un lato, anche se in minima parte, è possibile combattere il fenomeno della violenza di genere attivando la tutela penale nei confronti della vittima del reato, dall’altro è possibile intervenire prima, recandosi presso gli uffici di Polizia “…chiedendo l’intervento diretto del Questore mediante lo strumento dell’ammonimento per atti persecutori o violenze domestiche; si tratta di un provvedimento di tipo amministrativo, talvolta alternativo a quello penale, che consente alla Polizia di Stato di intervenire immediatamente a tutela della vittima di violenze di genere ancor prima che venga instaurato un procedimento penale”. A volte la vittima di atti persecutori ha difficoltà a denunciare la persona a cui è stata legata sentimentalmente, e trova meno gravoso chiedere un intervento delle Forze dell’ordine affinchè facciano finire le persecuzioni senza dover affrontare un procedimento penale. Così, dopo che viene presentata l’istanza di ammonimento, dopo una rapida istruttoria, l’autore della condotta violenta viene convocato in Questura, “…dove gli viene intimato di cessare la condotta violenta, perché la Polizia lo tiene sotto controllo, e al primo atto molesto nei confronti della vittima si procederà penalmente nei suoi confronti, senza la querela della persona offesa; inoltre, la pena prevista per il reato di stalking sarà ulteriormente aggravata dall’aver trasgredito l’ammonimento del Questore. Con quest’atto gli viene ritirato il porto d’armi e sequestrate armi e munizioni. Nei casi di violenza domestica, invece, chiunque sia a conoscenza di atti di molestia, minaccia o lesioni che si sono verificate all’interno delle mura familiari o nell’ambito di un rapporto di coppia, può segnalarlo alla Polizia di Stato, e anche in questo caso potrà attivarsi l’ammonimento del questore, che interviene anche d’ufficio, diffidando l’autore delle violenze perchè la smetta con le condotte moleste. A chiunque effettui le segnalazioni (un familiare, un amico, un vicino di casa, un conoscente, il medico di famiglia o altri) è garantita la riservatezza. Per violenza domestica si intende uno o più atti gravi di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, che si verificano all’interno della famiglia o tra persone del nucleo familiare oppure legate, attualmente da matrimonio o una relazione affettiva, indipendentemente dalla convivenza tra aggressore e vittima. Con l’ammonimento, inoltre, si viene informati sui servizi disponibili sul territorio, come i consultori familiari, i servizi di salute mentale e i servizi per le dipendenze, che si occupano di dare assistenza psicologica agli autori di violenza domestica. Servizi che il “violento” può accettare o meno; in caso positivo l’efficacia dell’ammonimento, assieme al trattamento è pari al 93% dei casi, così come è stato rilevato nelle analisi a livello nazionale. I dati sulla misura dell’ammonimento del questore, sono positivi anche in provincia di Oristano, dove la Questura ha attivato protocolli di collaborazione con centri specialistici come il Cam (Centro di ascolto uomini maltrattanti). Nell’ultimo biennio, a partire dal 1° gennaio 2022, il questore di Oristano ha emesso 52 ammonimenti per atti persecutori e violenza domestica, e si è registrato un solo caso di recidiva. La polizia di Stato ricorda che I primi segni di violenza o minacce non vanno mai sottovalutati, perché spesso degenerano in una escalation di violenza che può arrivare sino a conclusioni tragiche. Non bisogna aspettare, ma recarsi subitopresso un ufficio di polizia o un centro anti-violenza per ottenere un consiglio per cercare di gestire al meglio la situazione e per avere un contatto di fiducia con personale specializzato.
Trecentocinquanta giovani nuotatori saranno protagonisti, domenica 26 novembre, alle 10, nella piscina comunale di Sa Rodia, a Oristano, nella Race day riservata alla categoria esordienti A e B, organizzata dal Comitato regionale della Federazione italiana nuoto e dalla società All Together. L’assessorato allo sport del Comune di Oristano ha assicurato supporto all’organizzazione. Alla giornata di gare, con prove di farfalla, dorso, rana e stile libero, i partecipanti, di età compresa tra i 9 e 13 anni, saranno in corsia in rappresentanza di una ventina di società provenienti da tutta la Sardegna. “Dopo la riapertura, nei mesi scorsi, la piscina comunale di Oristano sta guadagnando nuovi spazi nella programmazione sportiva regionale – ha sottolineato l’assessore allo sport del Comune di Oristano Antonio Franceschi -. Lo conferma la decisione della Federazione italiana nuoto di sceglierla sempre più spesso per le gare ufficiali per la centralità di Oristano e per le ottime caratteristiche della piscina. Dopo l’appuntamento di domenica riservato agli esordienti, poco prima di Natale, il 23 dicembre, la piscina comunale di Sa Rodia ospiterà anche la prestigiosa Coppa Brema, che sarà valida anche come tappa nazionale”.
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