Gremio dei Falegnami: 12 stelle per la “Sartiglia delle amazzoni”.
L’edizione 2024 della Sartiglia del martedì, organizzata dal Gremio dei Falegnami di San Giuseppe, può essere considerata la “Sartiglia delle amazzoni”. Su dodici cavalieri che hanno centrato la stella, quattro sono donne.
Con delle bellissime discese hanno, infatti, conquistato la stella d’argento Sonia Cadeddu, Ilaria e Antonella Rosa, mentre Elisabetta Sechi, che domenica scorsa aveva centrato la stella, si è ripetuta oggi, portandosi a casa l’ambitissima stella d’oro.
Le fasi della Sartiglia dei Falegnami sono le stesse di quella organizzata la domenica dal Gremio dei Contadini: il bando per le vie della città, la vestizione e il corteo dei cavalieri, che si snoda subito dietro ai soci e al presidente del Gremio di San Giuseppe, Gino Mugheddu.
Re della giornata su Componidori Fabrizio Manca, accompagnato da su Segundu Corrado Massidda e da su Terzu Ignazio Lombardi.
Il corteo è arrivato sotto alla stella, posizionata nella piazza della cattedrale di Santa Maria, alle 14,15 circa, mentre l’incrocio delle spade tra il Capocorsa e su Segundu è avvenuto alle 14,30.
Fabrizio Manca ha poi dato inizio alla corsa alla stella. I tentativi de su Componidori (che sperava di bissare l’impresa di domenica scorsa) e dei suoi scudieri, Corrado Massidda e Ignazio Lombardi, non hanno dato esito alcuno. Così come sono andate a vuoto le discese della pariglia del Capocorsa del Gremio dei Contadini, Giovanni Utzeri, e dei suoi compagni Andrea Zucca e Paolo Faedda. Nulla da fare anche per il terzetto composto da Luca Murtas, Giancarlo Melis e Daniele Ferrari, e per le discese di Luigi Iriu e Francesco Loi.
Intanto, mentre tra il Gremio dei Falegnami iniziava a intravvedersi una certa preoccupazione, tra preghiere a San Giuseppe e scongiuri vari per scacciare la malasorte, ci ha pensato il decano dei cavalieri, Enrico Fiori, alla 12esima discesa, a centrare la prima stella della giornata, facendo esplodere la folla in un boato di liberazione, mentre i componenti del Gremio saltavano dalla gioia e si abbracciavano tra loro.
Dopo il tentativo a vuoto di Claudio Tuveri, è stata la bravissima Elisabetta Sechi, alla 14esima discesa, a centrare la seconda stella e a conquistare, come detto, la stella d’oro.
Non c’è stato neppure il tempo di osservare la discesa senza fortuna di Daniele Mattu, che Fabrizio Pomogranato, alla 16esima spettacolare discesa, ha conquistato la terza stella. E bis immediato, alla 17esima discesa, ad opera di Alessio Garau che ha centrato la quarta stella.
Poi un lungo digiuno, visto che la sorte non è stata benigna con Giuseppe Frau, Giuseppe Sedda, Roberto Pau, Alberto Carta, Gianluca Russo, Danilo Casula, Alessio Piras, Cristian Sarais, Giuseppe Catapano, Andrea Solinas, Davide Fiori, Diego Pinna e Alessio Falchi.
Finchè il mitico “Melanzana”, cavaliere in pensione per raggiunti limiti di età, non ha posizionato la stella sul nastro. E il suo tocco ha portato fortuna, perché alla 31esima discesa Anthony Maccioni ha scacciato la malasorte centrando la quinta stella. Imitato subito dopo da Sonia Cadeddu (sesta stella, alla 32esima discesa). L’amazzone è stata premiata dal generale Vannacci (che ieri ha presentato il suo libro in città e si è fermato per assistere alla giostra equestre) che, insieme alle emozioni per aver assistito a una manifestazione senza pari, si è portato a casa una buona dose di fischi.
A tramutare i fischi in applausi di una folla festante ci ha pensato Rodolfo Manni, che ha centrato la settima stella al 33° tentativo. L’ottava stella per il Gremio dei Falegnami l’ha centrata Cristian Matzutzi, alla 38esima discesa, dopo i precedenti nulla di fatto di Giorgio Sanna, Antonello Mele, Salvatore Montisci e Antonio Giandolfi. Nessun risultato positivo anche per Paolo Soddu, Stefano Garau e Renzo Mura, fino alla 42esima discesa di Matteo Licheri che ha conquistato la nona stella.
Dopo i tentativi di Antonio Cester, Bernardino Ecca e Graziano Pala, splendida doppietta delle sorelle Antonella e Ilaria Rosa, che hanno centrato la decima e undicesima stella, alla 46esima e 47 esima discesa. La dodicesima e ultima stella della giornata l’ha invece centrata Andrea Concas (49esima discesa), dopo che Federico Misura aveva fallito la sua opportunità.
Da questo momento una lunga serie di discese senza successo ad opera di Salvatore Aru, Alessandro Cester, Andrea Brai, Alberto Vacca, Andrea Cinus, Andrea Sanna, Sergio Ledda, Filippo Vidili, Alessandro Orrù, Mauro Secci, Davide Cingolani, Fabrizuio Sanna, Marco Pau, Francesco Serra e Andrea Manias.
Alle 16,45 su Componidori Fabrizio Manca ha deciso di consegnare le spade al Majoirale en cabo Gino Mugheddu (il Capocorsa dei Contadini, Giovanni Utzeri, aveva consegnato le spade alle 16,50. ndr), ricevendo su “stoccu”, con cui né lui né su Terzu Ignazio Lombardi sono riusciti a centrare la stella. E dopo una “remada” non trascendentale, il corteo dei cavalieri si è spostato in via Mazzini per le pariglie.
Pariglie che sono state certamente più decenti di quelle di domenica scarsa, ma che, ancora una volta, hanno lasciato l’amaro in bocca a chi, nel passato, era abituato ad ammirare ben altre evoluzioni.
Niente, quindi, di complessivamente eccezionale, anche se, a nostro modesto avviso, sono degne di essere menzionate le prove effettuate da Andrea Concas, Antonella Rosa e Federico Misura, che hanno ripetuto il bellissimo ponte già effettuato domenica scorsa; il ponte di Davide Fiori, Rodolfo Manni e Gianluca Fais; e il ponte, sofferto, di Michael Casula, Roberto Volturo e Marco Pau; i tre su tre, con selle in mano e redini in bocca, di Luigi Iriu, Salvatore Vacca e Paolo Mele; il tre su tre con centrale girato di Antonio Giandolfi, Salvatore Aru e Stefano Spiga; il tre su tre di Salvatore Carrus, Andrea Cossu e Carmen Murru; quello di Roberto Pau, Filippo Corona e Antonio Maldotti; e il tre su tre dal tocco carnevalesco di Cristian Matzutzi, Graziano Pala e Marco Arca.
Alle 18.15,con la discesa della pariglia e della benedizione de su Componidori del Gremio dei Falegnami, Fabrizio Manca, si è chiusa l’edizione 2024 della Sartiglia.
A Oristano gli atti vandalici dopo la Sartiglia ormai non sono più una novità, in particolare nella zona tra i giardini del Tribunale e i palazzi ex Saia. Le noti del dopo Sartiglia, domenica e martedì, sono state abbastanza movimentate. Liti, consumo smodato di alcolici e episodi di teppismo hanno, infatti, caratterizzato le ore successive alla giostra equestre. Decine di giovani, in preda ai fumi dell’alcol, hanno danneggiato diverse auto in sosta nel piano seminterrato dei parcheggi di via Carducci, davanti alla Asl. Hanno inoltre scaricato gli estintori dei parcheggi e sfondato le vetrine di un esercizio commerciale sotto i portici del palazzo. La Polizia ha effettuato dei sopralluoghi per accertare i danni provocati alla struttura e alle auto, e ci sarebbero diverse denunce. Infine, sta meglio, anche se è ancora ricoverata dopo un intervento chirurgico al braccio, la ragazza minorenne ferita, martedì sera, da una bomba carta, nei pressi dell’istituto Classico De Castro. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram)
Un giovane, 25 anni, di Narbolia, ma residente a Oristano, vendeva droga davanti al Tribunale ed è stato arrestato. Il 25enne spacciava la droga tra le centinaia di ragazzi che, lunedì sera, affollavano i giardini del Tribunale. Nelle bustine, che contenevano ketamina, anfetamina ed ecstasy, c’era scritto “Buona Sartiglia”. Agli occhi attenti dei Finanzieri non è però sfuggita l’attività di vendita di stupefacenti da parte del giovane e così gli agenti del Comando provinciale di Oristano, con l’ausilio delle unità cinofile e dei “baschi verdi” di Cagliari, lo hanno individuato e arrestato. I Finanzieri hanno sequestrato 150 grammi di marijuana, e altri 140 grammi fra cocaina, ketamina ed ecstasy, e oltre 4mila euro in contanti. Il giovane, assistito dall’avvocato Rafaele Cocco, è poi comparso in Tribunale per l’udienza di convalida. Il giudice Marco Mascia ha disposto l’obbligo di dimora notturna, mentre la direttissima si terrà il 26 febbraio. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
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