Lug 15

Fondi per lo sviluppo e la coesione: incontro a Roma tra il ministro Fitto e la presidente Todde.

“Oggi ho incontrato a Roma il Ministro per gli Affari Europei e le Politiche di Coesione, Raffaele Fitto. Un incontro chiaro e franco, in cui si è discusso di programmazione, fondi europei, fondo di sviluppo e coesione, Pnrr, progetti e priorità per la Sardegna”.

Lo ha scritto, sulla sua pagina Facebook, la presidente della Regione, Alessandra Todde, dopo l’incontro, a Roma, col ministro Fitto, per l’accordo tra la Regione Sardegna e il Governo sulla ripartizione dei fondi europei Fsc, che dovrebbe chiudersi entro settembre.

“Abbiamo condiviso – ha aggiunto Todde – l’impostazione strategica da assumere nell’ambito dell’Accordo per la coesione attualmente in corso d’istruttoria ed in particolare la priorità da attribuire ad interventi infrastrutturali e nel settore idrico.

Inoltre, abbiamo condiviso l’opportunità di includere nel perimetro dell’Accordo per la coesione anche le risorse del fondo di rotazione già destinate alla Sardegna e pari a circa 426 milioni di euro.

Ho anche sottolineato l’importanza di dare attuazione agli interventi di edilizia ospedaliera inclusi nella misura “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, pari a circa 47 milioni di euro.

Il Ministro ha confermato l’opportunità di integrare tali risorse, anche per assicurare unitarietà strategica agli investimenti volti a riqualificare il sistema sanitario della Regione, in coerenza con una programmazione complementare di tutti i fondi stanziati per la Sardegna, dal Pnrr ai fondi strutturali europei e della coesione nazionale.

Abbiamo anche parlato del progetto Einstein Telescope e di come assicurare il finanziamento anche negli anni a seguire. È stato anche importante discutere di come recuperare, su altre linee di programmazione, il taglio del fondo di funzionamento che per i comuni sardi pesa per 40 milioni.

L’incontro di oggi – ha concluso Todde – pone le basi per la definizione dell’accordo che verrà delineato nelle prossime settimane. Questo è il primo di una lunga serie di confronti e siamo già al lavoro per garantire alla Sardegna tutte le risorse di cui necessita”.

La speranza dei sardi è che dopo il consueto fiume di parole e di prommesse, l’incontro non ricalchi quello col ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che si rivelò una autentica presa in giro,.

“Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, numero 86, Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?”. È il quesito contenuto in una delle due mozioni presentate dalla maggioranza del “campo largo” del centrosinistra, che saranno esaminate mercoledì 17 in consiglio regionale. Un voto sulla proposta del quesito referendario, che segue quello di Emilia Romagna e Campania su identiche deliberazioni, secondo il dettato dell’articolo 75 della Costituzione e in alternativa alla raccolta di 500mila firme. Le mozioni, la numero 8 con la richiesta di abrogazione totale della legge targata Calderoli e la numero 7 con l’abolizione parziale, sono state presentate a prima firma del capogruppo del Pd Deriu e siglate da tutti gli altri presidenti dei gruppi e i consiglieri del “campo largo”. Non è stato raccolto, al momento, l’appello del presidente dell’assemblea Comandini, rivolto ai colleghi della minoranza per appoggiare i documenti. Tra l’opposizione ci hanno pensato i Riformatori sardi a presentare un’altra mozione sul tema, e in particolare sul “superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità a seguito dell’entrata in vigore della legge sull’autonomia differenziata”. Per i Riformatori “…la piena esplicazione dell’autonomia regionale è un valore costituzionale fondamentale ed è anche una importante garanzia dell’assetto democratico del nostro Paese, e deve essere fattore di rafforzamento e non di indebolimento della coesione nazionale, garantendo parità di opportunità e di accesso ai servizi per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro regione di residenza”.

Il 16 luglio 1974 nasceva la Provincia di Oristano. Istituita con la legge n. 306 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 205 del 5 agosto 1974, la quarta provincia sarda quest’anno celebra il 50 anniversario dalla nascita. Il Comune e la Provincia di Oristano hanno organizzato una serie di iniziative per ricordare l’importante ricorrenza. Questo il programma di martedì 16 luglio: ore 17:30, Cattedrale di Oristano, piazza Duomo, solenne cerimonia religiosa officiata dall’arcivescovo Roberto Carboni; ore 18:30, piazza Roma, dalla Torre di Mariano IV verrà calato un drappo istituzionale commemorativo e verrà esposta l’autovettura targa OR 000001; alle 19, palazzo d’Arcais, Corso Umberto, saluto dell’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente e delle autorità e interventi su “Profili di una fase storica e dei protagonisti di Oristano IV^ Provincia Sarda”; annullo filatelico a cura di Poste Italiane; mostra storica sui 50 anni dell’Istituzione; mostra d’arte di maestri oristanesi; A seguire, Vin d’onore. Alle 21:30, Teatro Garau, via Parpaglia, ensemble d’archi “Accademia della Sardegna”, musiche di W.A. Mozart e di E. Elgar, direttore artistico M° Fortunato Casuche.

Il Comune di Oristano ha definito l’elenco degli spazi verdi pubblici da concedere ai privati che vorranno adottarli per valorizzarli e curarne la manutenzione. I cittadini, singoli o associati, le associazioni senza scopo di lucro di volontariato, culturali, sportive, gli istituti scolastici o singole classi e i condomini, ma anche i soggetti che esercitano attività economiche, possono quindi presentare domanda sull’apposito modulo per candidarsi a gestirli. Gli indirizzi sono quelli stabiliti dalla giunta Sanna, formulati su proposta dell’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, con la delibera che fissa i criteri generali per la realizzazione in via sperimentale, in questa fase per un anno, del progetto “Adotta un’aiuola”. “L’iniziativa nasce raccogliendo un bisogno della comunità oristanese tante volte manifestato e ha l’obiettivo di garantire la manutenzione delle aree pubbliche già sistemate a verde dal Comune, oppure la sistemazione e la manutenzione di nuove aree pubbliche da destinare a verde – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna -. Ma è importante sottolineare che si tratta di un’iniziativa che vuole valorizzare la collaborazione tra l’istituzione comunale e i cittadini”. “Il progetto, sulla scorta delle Linee programmatiche e di mandato e del Documento unico di programmazione, parte in forma sperimentale, nelle more dell’approvazione dell’apposito regolamento da parte del Consiglio comunale e della pubblicazione di un bando pubblico per le concessioni – ha precisato l’assessore Maria Bonaria Zedda -. Abbiamo individuato oltre 40 aree, molte delle quali prospicienti abitazioni private, ma anche piccoli giardini e rotonde. Ovviamente sono esclusi i parchi. I privati potranno presentare proposte per le aree destinate a verde pubblico, precisando che potranno essere accolte anche le iniziative attraverso le quali i cittadini intendano decorare le aree pubbliche prospicienti le proprie abitazioni con vasi fioriti o altri elementi di verde o di arredo urbano (panchine, cestini, installazioni, ecc.), a condizione che tale possibilità non interferisca con l’uso corretto e con la fruibilità dell’area pubblica”. Potranno candidarsi a gestire aree verdi i cittadini singoli o associati, le associazioni senza scopo di lucro di volontariato, culturali, sportive, anche non riconosciute formalmente, gli istituti scolastici o singole classi e condomini, ma anche i soggetti che esercitano attività economiche con scopo di lucro. Chi si proporrà per la gestione si impegnerà alla manutenzione e gestione dell’area richiesta, della pulizia e rimozione dei rifiuti, della potatura delle specie arboree esistenti, della concimazione, controllo e pulizia delle erbe infestanti e dell’eventuale piantumazione previo accordo con il Comune. Il Comune si riserva la facoltà di concorrere a sistemare all’interno delle aree interessate cestini e al loro svuotamento, di fornire eventuale supporto di materiali e attrezzature, di fornire l’impianto di irrigazione qualora fosse necessario. Le aree verdi concesse in adozione dovranno conservare l’uso pubblico e dovrà essere consentito il libero accesso alla collettività. “Nelle aree assegnate, nel rispetto delle norme, si potranno installare ed esporre targhe di ringraziamento, fornite dall’amministrazione comunale, o, in caso di attività commerciali, anche di un cartello pubblicitario dell’attività – ha osservato l’assessore Zedda -. Ogni anno, attraverso un’apposita giuria, il Comune individuerà tra le aree assegnate quella che si sarà distinta per costanza nella cura, bellezza dell’intervento di valorizzazione, originalità della proposta di promozione. All’area sarà assegnato il titolo di “giardino dell’anno” e al gestore sarà riconosciuto un premio da stabilirsi con apposita deliberazione della ciunta comunale”. Questo l’elenco delle aree verdi: via Fratelli Cairoli fronte civ. 4 – angolo via Campanelli; viale San Martino, fronte chiesa Cappuccini; via Gialeto fronte civ. 115-121; via Tevere fronte civ. 40; piazza degli Abruzzi; piazza Martiri delle Foibe; piazza Italia; piazza Ungheria; via Sa Sartiglia fronte civ. 2; via Sa Remada fronte civ. 2 angolo via Sa Sartiglia; ia Gremio dei Falegnami-via Sa Remada; via Scirocco fronte civ. 10; via Libeccio fronte civ. 17; viale Cimitero- fronte Hospice; via Giovanni XXIII c/o civ. 10; via Giovanni XXIII c/o civ. 12; via Giovanni XXIII c/o civ. 4-6; via Armando Diaz fronte civ. 87; via Prinetti c/o civ. 5; via Arborea da civ. 31 a civ. 37; via Arborea da civ. 83 a civ. 85; via Millelire aiuole adiacenti il marciapiede (lato dispari); via F. Barracciu –Torre Grande; via del Pontile ang. via Stella Maris fronte civ.3; piazza della Chiesa – Donigala; piazza Sant’Antonino – Donigala; via Eugenio Sanna – via Santa Maria Bambina fronte civ. 23- Donigala; Lungomare Eleonora d’Arborea -Torre Grande; via Tirso 169, prossimità Giudice di Pace; via Tirso 175 fronte Giudice di Pace; via Luigi Canepa fronte Crai Le rotonde sono quelle di via Campanelli – via degli Artigiani; via Volturno fronte civ. 6; via Temo fronte civ. 11; via Simeto fronte civ. 19; Località Brabau; viale Repubblica prossimità campo Basket sa Rodia; via Morosini prossimità Ceas; via Vandalino Casu c/o piazza Giorgio L. Pintus; via Kennedy fronte Centro Sociale; via Palmas/via Tempio prossimità Lidl; via Cagliari-via Tirso, fronte Giudice di Pace.

A Oristano apre lo sportello territoriale di sviluppo del sistema rurale. L’iniziativa è del Comune di Oristano che vara la nuova iniziativa per la promozione del consumo di prodotti tipici, Dop e Igp, provenienti da agricoltura biologica o integrata, prodotti tradizionali, locali e a filiera corta nell’ambito della ristorazione collettiva. Lo sportello, dove sarà operativo un agronomo, è ospitato nella sede dello Spazio Giovani, in via Morosini, a Sa Rodia, e apre tutti i martedì dalle 15 alle 19 (telefono 0783-791810. “È un progetto innovativo – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Sanna -. Lo avviamo nell’ambito di un accordo tra Regione Sardegna e Anci che prevede una serie di azioni e attività a favore dello sviluppo del sistema rurale sardo. Il nostro Comune, che in questo comparto è impegnato in prima fila con varie iniziative come la partecipazione al Distretto rurale e l’Ilab food, si è riconosciuta nell’obiettivo strategico di promuovere opportunità di sviluppo rurale per cittadini e imprese, educare al cibo come strumento di salute psico-fisica, valorizzare i paesaggi rurali della Sardegna, le identità territoriali, i prodotti tipici, i saperi e gli antichi mestieri, il valore della dieta mediterranea, la creazione di filiere corte e la valorizzazione di parchi e giardini storici”. Il Comune di Oristano nell’ambito del Piano operativo sottoscritto dall’assessorato regionale all’agricoltura e dall’Anci, ha partecipato con una propria proposta progettuale al bando pubblicato dall’Anci e destinato a finanziare 8 sportelli territoriali per lo sviluppo del sistema rurale e offrire nuove opportunità di crescita ai territori. Il progetto è stato scelto e finanziato e oggi lo sportello apre al pubblico. “Attraverso lo sportello rurale, il Comune di Oristano, l’Anci e la Regione, interverranno per valorizzare le tipicità locali e arrivare alla creazione di uno sportello specifico per il cibo a chilometro zero – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Valentina de Seneen -. Gli operatori agricoli potranno contare sul supporto di un ‘agronomo che curerà le relazioni con le istituzioni e offrirà assistenza gratuita. Lo sportello si occuperà dell’istituzione di un albo fornitori a chilometro zero per le tante produzioni del nostro territorio: dalla bottarga al latte e ai formaggi, dai prodotti del sottobosco al vino, dai dolci al riso, all’olio e ai prodotti della pesca solo per citarne alcuni. Tra i compiti dello sportello anche la realizzazione e la valorizzazione delle filiere corte, la tutela e il ripristino dell’agro-biodiversità, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e, infine, la creazione di marchi per la valorizzazione delle produzioni locali”.

Dopo lo straordinario successo dello spettacolo Roberto Bolle and Friends, continua la magia dell’Estate di Mont’e Prama, il cartellone di iniziative culturali promosso dalla Fondazione Mont’e Prama per celebrare il cinquantesimo anniversario dal ritrovamento del complesso statuario. Il Teatro all’aperto di Tharros ospiterà, martedì 16 luglio, alle ore 21.15, una serata speciale dedicata a una versione particolare dei Carmina Burana, indiscusso capolavoro di Carl Orff (Monaco di Baviera, 1895-1982), nell’interpretazione dell’Ensemble Strumentale e del Coro del Teatro Lirico di Cagliari, diretti dal maestro del coro Giovanni Andreoli. Le voci soliste di Ilaria Vanacore (soprano), Matteo Desole (tenore) e Daniele Terenzi (baritono) sono accompagnate dai pianoforti di Clorinda Perfetto e Francesca Pittau, dai timpani di Davide Mafezzoni e Filippo Gianfriddo e dalle percussioni di Pierpaolo Strinna, Francesca Ravazzolo, Filippo Gianfriddo, Alessandro Pedroni, Paolo Susnik e Davide Raffi. Le popolarissime “cantiones profanae” vengono, infatti, proposte nella trascrizione per voci soliste, coro, due pianoforti, timpani e percussioni. Composti nel 1937 i Carmina Burana continuano ad avere una salda e meritata fortuna di pubblico. La monumentale opera, oltre alle sofisticate sonorità affidate alle voci soliste ed al coro, trova la summa interpretativa proprio nella nutritissima serie di strumenti a percussione. I testi, in latino, francese e tedesco antico sono tratti dalla raccolta manoscritta di Lieder del XIII secolo, ritrovata nel monastero bavarese di Benediktbeuren. Lo spettacolo ha una durata di un’ora e dieci minuti circa e non prevede l’intervallo.

Il Comune di Oristano ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione dei posteggi agli esercenti il commercio ambulante del settore alimentare, non alimentare, artigianato, creatori opere dell’ingegno, hobbisti e collezionisti, in occasione della Festa del Rimedio, dal 7 al 9 settembre. Ai fini della formazione della graduatoria, gli interessati devono presentare la domanda entro il 6 agosto, utilizzando l’apposita modulistica pubblicata sul sito istituzionale de Comune di Oristano.

Lascia un commento

Your email address will not be published.