Ago 02

Olimpiadi: l’oristanese Stefano Oppo medaglia d’argento nel canottaggio, con dedica a Oristano.

L’oristanese Stefano Oppo, in coppia con Gabriel Soares, ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi nel canottaggio doppio pesi leggeri.

Sul gradino più alto del podio l’Irlanda (campione in carica e favoritissima), mentre il bronzo è andato alla Grecia, dopo il verdetto del fotofinish.

Oppo, che aveva già vinto il bronzo alle Olimpiadi di Tokio in coppia con Stefano Ruta, ha colto al volo l’ultima occasione olimpica per il doppio pesi leggeri, visto che non è previsto nel programma di Los Angeles 2028, perché sarà sostituito dal canottaggio in mare.

Un argento stupendo,  conquistato all’ultimo spasimo dopo una prova magnifica, con Stefano Oppo e Gabriel Soares che hanno resistito al rush finale della sorprendente Grecia, e che va ad arricchire il già cospicuo palmares dell’ottimo atleta oristanese, che ha riempito d’orgoglio l’Italia, la Sardegna e Oristano, portandole  ad un tiro di schioppo dall’empireo.

“Devo ancora realizzare cosa abbiamo fatto, mi ci vorranno settimane per comprenderlo. Volevamo l’oro, la speranza l’avevamo, poi abbiamo fatto la gara per mantenere l’argento. Oggi è stata la “last dance” perfetta per i pesi leggeri alle Olimpiadi”. Lo ho detto Stefano Oppo, dopo la conquista della medaglia d’argento.

“Abbiamo provato ad attaccare l’Irlanda – ha aggiunto Oppo -, ma loro sono davvero una leggenda. Tatticamente non abbiamo sbagliato nulla. E’ una grande gioia aver preso questa medaglia. E’ un’emozione incredibile. Questa medaglia significa tanto, sono tre anni che ci lavoriamo, e quindi è importante per tutto il movimento.

Oggi ad Oristano sarà grande festa e questo argento lo dedico anche a loro”.

Alle Olimpiadi di Parigi 2024, nella finale race di Marsiglia, la cagliaritana Marta Maggetti ha vinto la medaglia d’oro nel windsurf donne. Per l’Italia è il sesto oro. La medaglia d’argento è stata vinta dall’israeliana Sharon Kantor, il bronzo dalla britannica Emma Wilson. “La Sardegna – ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde – ha conquistato due medaglie olimpiche per l’Italia! Siamo enormemente orgogliose e orgogliosi per la vittoria della cagliaritana Marta Maggetti, oro nel windsurf, e per la medaglia d’argento conquistata nel canottaggio dall’oristanese Stefano Oppo, in coppia col compagno Gabriel Soares. Complimenti da tutta la Sardegna. Bravissima e bravissimi”.

Si è svolta, a Torre Grande, l’iniziativa “Papà ti salvo io”, organizzata dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e dalla Società nazionale di Salvamento, sezione di Oristano-Bosa, per contribuire alla conoscenza delle tecniche di salvamento a mare. L’appuntamento oristanese fa parte dell’attività promozionale, a livello nazionale, della Società di Salvamento a favore dell’educazione, del rispetto e della tutela dell’ambiente marino. Quest’anno ha combaciato con la celebrazione della giornata sulla prevenzione globale dell’annegamento “World Drowning Prevention Day”, promossa dalla Fee Italia, in collaborazione con le località Bandiera Blu 2024. “Il tema della sicurezza in mare è fondamentale – ha osservato il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna -. Il nostro Comune, integrando le risorse messe a disposizione dalla Regione con fondi del bilancio comunale, da anni nei mesi estivi assicura un servizio di salvamento a mare, articolato in più postazioni, con l’impiego di personale specializzato. Abbiamo sempre investito in questa attività, che riteniamo fondamentale per la sicurezza dei bagnanti”. “Scopo dell’iniziativa – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda -, è quello di promuovere tra i giovani bagnanti una più significativa conoscenza sui pericoli connessi alla balneazione, e una più sensibile e attenta coscienza sul rispetto e la salvaguardia dell’ambiente marino”. Hanno preso parte all’iniziativa rappresentanze della Prefettura, della Capitaneria di Porto, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e della Polizia locale, che hanno fornito informazioni sulla prevenzione e sul salvamento a mare. Durante la mattinata, oltre alla consueta distribuzione di gadget (cappellini, magliette, portachiavi), è stato consegnato ai giovani partecipanti un tesserino di “baby bay watch”, titolo simbolico di piccolo bagnino. Inoltre, sempre ai più piccoli, è stato proposto il gioco dell’oca sul tabellone della Società nazionale di Salvamento e una gara dei castelli di sabbia. Per i bambini più grandi, invece, giochi sull’osservanza delle regole e della sicurezza in acqua, prove assistite e in sicurezza in canoa. Ci sono state anche prove di salvamento a mare, effettuate dai bagnini di salvataggio,  e dimostrazioni delle unità cinofile e manovre di disostruzione pediatrica.

Ha avuto inizio il servizio di salvamento a mare dei Vigili del fuoco, a Santa Caterina, la borgata marina del Comune di Cuglieri. Il presidio, attivo fino al 18 agosto e fortemente voluto dall’amministrazione comunale, e che fa parte dell’ampio progetto “Mare sicuro” promosso dalle Capitanerie di Porto, vedrà impegnati cinque uomini del Comando di Oristano, abilitati al soccorso in mare, con una moto d’acqua e un battello di appoggio. Il servizio di salvamento sarà effettuato sullo specchio d’ acqua che va dalla baia di Su Riu de sa Ide sino alla spiaggia di Is Benas, per un totale di 10 km di costa presidiati. E proprio a Santa Caterina, il personale in servizio è intervenuto per aiutare una ragazza che con una tavola Sup non riusciva a rientrare a riva, a causa del forte vento di Maestrale. L’equipaggio dei Vigili del fuoco ha raggiunto la ragazza con la moto d’acqua, agevolandone il rientro.

E’ stato spento, ad Arborea, l’incendio nella pineta litoranea. Il tempestivo intervento delle squadre a terra e del Super Puma, inviato dalla base della Forestale di Fenosu, ha scongiurato un nuovo danno ambientale per la pineta. L’allarme tempestivo di una vedetta dell’Agenzia Forestas ha permesso, infatti, l’immediato intervento delle squadre a terra, coordinate dalla stazione della Forestale di Marrubiu. Gli operatori di Forestas, della Forestale, dei Vigili del fuoco, e numerosi volontari, hanno immediatamente raggiunto la zona dell’incendio, tra la strada 24 e l’Horse Country. Il Super Puma con il gruppo Gauf ha raggiunto l’epicentro delle fiamme e messo in sicurezza la zona insieme alle altre squadre. Un’ora dopo erano già terminate le operazioni di bonifica con il supporto del Super Puma. La superficie della pineta raggiunta dalle fiamme è stata limitata. Pare che l’incendio sia partito dalla strada 24, innescato probabilmente da una marmitta catalitica. Quel tratto della pineta è molto fitto e il sottobosco è pieno di fogliame. Alcuni anni fa, un incendio aveva distrutto decine di ettari di pineta e minacciato il villaggio dell’Ala Birdi, che era stato evacuato. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Svaligiata la cassaforte della Sda, nella zona industriale di Oristano. Il colpo è stato messo a segno durante la notte all’interno del deposito del corriere espresso di trasporti della filiale oristanese, in via Parigi. I malviventi, dopo aver aperto con uno smeriglio una porta, sono entrati all’interno del capannone ed hanno svaligiato la cassaforte, ubicata negli uffici amministrativi. Sempre con uno smeriglio hanno aperto la cassaforte e preso il denaro contante che vi era contenuto, sembrerebbe una cifra consistente, e sono andati via senza essere visti da anima viva. L’allarme del capannone non era funzionante, perché fuori uso da tempo, dettaglio forse noto anche agli autori del furto, così come non è presente alcuna telecamera di sicurezza. “Questa mattina abbiamo trovato la sorpresa – ha detto Pino Murru, responsabile di una delle società che operano per conto della Sda -. I malviventi hanno aperto con uno smeriglio la porta esterna e poi nello stesso modo hanno svaligiato la cassaforte”. Sul posto sono intervenute le Forze dell’ordine per gli accertamenti e sarebbero già state acquisite le immagini della video sorveglianza di un deposito vicino.(Elia Sanna, Web news Sardegna -Telegram).

La segnalazione sulla presenza di un presunto ordigno bellico è arrivata questa mattina alla Capitaneria di porto di Oristano. L’oggetto è stato avvistato nelle acque di Sa Marigosa, a una decina di metri dalla battigia, adagiato su un fondale di circa due metri. Sono subito scattate le misure di prevenzione, con i conseguenti divieti di balneazione, navigazione, ancoraggio e sosta per qualsiasi imbarcazione e per l’immersione. L’ordinanza è stata firmata dal comandante della Capitaneria di porto, Federico Pucci, con le coordinate dell’area interessata, per un raggio di 50 metri. Il Comune di San Vero Milis dovrà ora delimitare l’area a terra nella zona retrostante a quella interdetta e posizionare la segnaletica di divieto di accesso e transito, in attesa dell’arrivo degli artificieri dello Snai della Marina militare. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Chi ha scolpito le statue dei Giganti di Mont’e Prama e perché? E’ l’interrogativo che in tanti si pongono e che adesso i topi più famosi del pianeta cercano di risolvere. La Sardegna sarà protagonista del prossimo numero, il 3585 di Topolino, in edicola la settimana prossima, e lo sarà con una lunga storia dal titolo “Il mistero dei giganti”, dedicata proprio alle gigantesche statue scoperte, a Cabras, esattamente 50 anni fa. Il racconto a fumetti che vede come protagonisti tra gli altri Topolino, Minni, Pippo e il professor Zapotec è opera di due autori sardi: Luca Usai ai disegni e Bruno Enna, che ha firmato soggetto e sceneggiatura. La storia, divisa in due parti da 24 pagine ognuna, in maniera fantasiosa e originale, cerca di fornire una possibile spiegazione sulla creazione dei giganti. “L’idea è nata quasi per caso – ha raccontato Bruno Enna -; conoscevo personalmente l’archeologa Nadia Canu (ex direttrice della Fondazione Mont’e Prama) e parlando con lei è saltata fuori l’idea di realizzare la storia dedicata ai giganti. Scrissi il soggetto e lo proposi alla casa editrice, piacque molto e inizia a lavorarci”. Enna ha voluto appositamente un disegnatore sardo. “Chiesi di poter lavorare con un autore sardo, Luca Usai, perché conosceva meglio il territorio – ha detto Enna -; ogni tavola infatti trasuda Sardegna, non c’è una pianta o una roccia che non sia sarda e sia facilmente riconoscibile”. Nella storia ci sono oltre ai Giganti, i nuraghi, le domus de janas e poi tanti simboli e oggetti sardi: ogni singolo elemento è curato nei minimi particolari, senza però uscire fuori dal tratto umoristico che contraddistingue i fumetti Disney. “Ho iniziato a lavorarci lo scorso anno – ha affermato Luca Usai – e ho finito di disegnare le 48 tavole a Natale. Abbiamo studiato e fatto numerose ricerche per realizzare questo racconto; ci ha aiutato molto Nadia Canu che ci ha permesso di visitare il museo e ci ha supportato per il nostro lavoro”. La storia esce proprio mentre si stanno festeggiando i 50 anni dalla scoperta delle statue nella penisola del Sinis. “Pensavo da tempo di scrivere un racconto dedicato alla Sardegna – ha precisato Bruno Enna – ed è la prima volta che lo faccio. E’ una storia di fantasia che parla del modo in cui potrebbero essere stati creati i Giganti, ma poi c’è spazio per le tradizioni della Sardegna”. Non è la prima volta che l’Isola finisce sulle pagine di Topolino. Già in altre due occasioni erano state realizzate storie ambientate in Sardegna: la prima volta nel 1998 con la storia “Indiana Pipps e la valle della memoria perduta”, realizzata da Bepi Vigna e Silvio Camboni; poi nuovamente nel 2012 con il racconto dal titolo “Indiana Pipps e l’energia dei giganti” scritto da Giorgio Figus e disegnato da Luca Usai.

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