Set 17

A Oristano progetto da 140mila euro per la valorizzazione del parco di viale Repubblica.

Con un intervento da 140 mila euro, finanziato dalla Regione, il Comune di Oristano riqualificherà il parco della Resistenza, in viale Repubblica.

Per il più importante polmone verde della città, che si estende su una superficie di 2 ettari e mezzo, con percorsi pedonali sviluppati per circa 350 metri, un’area cani, aree fitness e gioco, un laghetto e piazzole di sosta, si prevedono una serie di lavorazioni che lo renderanno pienamente fruibile, grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di aree attrezzate per lo sport, aree gioco attrezzate e cura del verde.

“Il Parco della Resistenza è un punto di riferimento importante del sistema ambientale cittadino – ha osservato il sindaco Massimiliano Sanna -. Un’area molto frequentata e apprezzata da giovani e bambini, anziani, studenti, famiglie e proprietari di cani, che la scelgono per trascorrere il loro tempo libero, socializzare e fare una passeggiata in tranquillità. Con questo progetto vogliamo incentivare la diffusione di una cultura ambientale e sostenibile, favorendo lo sport all’aria aperta e l’utilizzo di spazi idonei alla socializzazione di tutte le fasce d’età”.

“Il parco sorge in un punto nevralgico della città, nei pressi di insediamenti residenziali, scuole, impianti sportivi, uffici, e della Chiesa di San Giuseppe, in un punto di passaggio che si apre verse le più belle località marine della costa oristanese – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda -. È un’area illuminata e videosorvegliata molto bella che già oggi ospita piante d’alto fusto ed essenze arboree e arbustive, un laghetto artificiale dove vivono oche, anatre e tartarughe, percorribile attraverso camminamenti, attrezzato con giochi per bambini, sedute e cestini per la raccolta dei rifiuti e un’area dedicata al fitness. Grazie al finanziamento della Regione abbiamo la possibilità di valorizzarla ulteriormente con interventi che ne miglioreranno la fruibilità da parte di tutti i cittadini”.

Con una determina dirigenziale, il Comune ha affidato all’agronomo Giovanni Antonio Appeddu, l’incarico di predisporre il progetto di fattibilità e la direzione dei lavori, indicando le linee generali di intervento. È previsto il rifacimento dei camminamenti interni esistenti, sconnessi e con presenza di gradini che non consentono la completa accessibilità a portatori di disabilità; l’allestimento di area fitness attrezzata; la manutenzione e la sostituzione dei giochi esistenti con la realizzazione di una nuova area gioco con spazi dedicati alla sabbia e acqua all’aria aperta. Tra gli interventi anche la sostituzione degli elementi di arredo, panchine e cestini, danneggiati o mancanti, e la realizzazione dell’impianto di illuminazione a led alimentato da pannelli fotovoltaici, di parte dei percorsi pedonali.

“Particolare attenzione sarà dedicata al verde, con la messa a dimora di nuovi alberi ad alto fusto, sempreverdi e caducifogli, per evitare che si abbiano zone del tutto spoglie in inverno – ha precisato Maria Bonaria Zedda -. È previsto anche il rifacimento delle aree a prato verde e dell’impianto di irrigazione (laddove necessario), con un sistema di rilevazione dell’umidità del terreno e il posizionamento di fontanelle di acqua potabile. Saranno, inoltre, risistemate le siepi di perimetro al parco e si procederà a una valutazione di stabilità delle alberature”.

Giuseppe Angelo Mellai, segretario provinciale Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, ha chiesto informazioni al comandante provinciale di Oristano, Angelo Ambrosio, e per conoscenza al direttore regionale dei Vigili del fuoco della Sardegna, Nicola Micele, sulla futura realizzazione della struttura del Polo didattico regionale di formazione dei Vigili del fuoco di Oristano. Il progetto era stato presentato, ufficialmente e in pompa magna, nel mese di marzo del 2019, presso il Comando di Oristano, alla presenza delle massime autorità locali e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, “…frutto anche – si legge nella nota del segretario provinciale Conapo – di un accordo di programma con il Consorzio industriale che definiva i servizi di collaborazione con il Comando provinciale. Il progetto prevede un centro di formazione e addestramento per i Vigili del fuoco, alloggi di servizio, aule destinate alla didattica con tutti i servizi, compresa una piscina per la formazione dei reparti dei Vigili del fuoco di soccorso acquatico e fluviale. La struttura risulta già finanziata con 2,5 milioni di euro”. A detta del Conepo, il Centro di formazione di Oristano “…presenta un organico iniziale di 6 unità’ operative/logistiche e soddisfa le esigenze di servizio formativo baricentrico a livello regionale. Da molti mesi – conclude Mellai nel comunicato – è stata nominata la stazione appaltante (Comune di Oristano) della futura struttura che ospiterà il nuovo Polo didattico regionale dei Vigili del fuoco, ma da quel momento non si sono più avute notizie dell’inizio dei lavori di costruzione di questa importante opera pubblica”.

Da Cabras a Madrid, con il “gigante” Manneddu protagonista assoluto della mostra inaugurata al Museo archeologico nazionale (Man), dove resterà fino al 12 gennaio. La capitale spagnola dà la “bienvenida” al colosso di pietra, alto oltre due metri, datato 900-750 a.C. E’ il Pugilatore meglio conservato fra le oltre 30 sculture nuragiche in calcare ricostruite dopo il ritrovamento casuale, nel 1974, a Mont’e Prama, nella penisola del Sinis. Un esercito di arcieri, pugilatori, guerrieri dell’Età del Ferro, restituito dopo i primi scavi, in origine allineato lungo una necropoli utilizzata tremila anni fa. “E’ uno dei gruppi di sculture più importanti e antichi di rappresentazioni umane del Mediterraneo occidentale”, ha ricordato la direttrice del Museo archeologico, Isabel Izquerdo, nell’inaugurare l’esposizione, possibile grazie all’azione sinergica del Man, del ministero spagnolo di Cultura, dell’ambasciata d’Italia in Spagna, della Fondazione Mont’e Prama e dell’Istituto italiano di cultura. Un grande evento per una doppia celebrazione: i 50 anni dalla scoperta del giacimento archeologico sulla collina di Cabras e il decimo anniversario della riforma architettonica del Man. Nel Patio Iberico, Manneddu dialoga con opere della protostoria iberica, come il monumento funerario del Pozo Moro, della fine del VI secolo a.C che “…come il recinto funerario di Mont’ Prama divenne un luogo per il culto degli antenati”, rileva Izquierdo. “Senza dubbio i Giganti sono la testimonianza più evidente che le relazioni nel Mediterraneo furono strette, anche prima della conquista romana”, ha evidenziato l’ambasciatore d’Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, grande ispiratore del progetto espositivo. “E’ il momento più alto di valorizzazione del nostro parco archeologico – ha rilevato Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, che si occupa della ricerca e della valorizzazione dell’area archeologica del Sinis -. Con Madrid alziamo l’asticella: contestualizziamo la storia unica di Mont’e Prama in una prospettiva di un Mediterraneo ampliato”. “La presenza del Pugilatore a Madrid è un’occasione straordinaria per condividere con il pubblico spagnolo una grande scoperta che appartiene al patrimonio universale”, ha segnalato la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Marialuisa Pappalardo. L’arrivo del colosso è accompagnato da una serie di iniziative, fra cui un congresso scientifico su “Spagna, Sardegna e il Mondo Egeo nel Mediterraneo”, che il vedrà a confronto archeologici, studiosi e rappresentanti delle istituzioni che conservano, restaurano e diffondono il patrimonio culturale.

A Oristano, nella mattinata di giovedì 19 settembre, si accendono i motori del truck di “Una Vita da Social”, la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”, sensibilizzare i ragazzi sull’uso responsabile e consapevole di internet. L’iniziativa della Questura di Oristano vedrà impegnata la Polizia Anticrimine che fornirà informazioni e consigli utili ai cittadini sulle violenze di genere. Per l’occasione sosteranno, in piazza Roma, diversi mezzi, tra cui la Lamborghini Urus della Polizia Stradale, le moto d’acqua, e la Giulia dell’Ufficio Prevenzione generale soccorso pubblico, oltre che le auto di servizio d’epoca. Nel corso del nuovo anno scolastico saranno oltre 60 le città italiane che verranno raggiunte dal truck simbolo di “Una vita da social”. Un’iniziativa che negli anni ha portato la Polizia Postale a incontrare oltre 4 milioni di studenti, 269.280 genitori, e 179.260 insegnanti, per un totale di 25.720 istituti scolastici. Sono state oltre 700 le città raggiunte sul territorio e le due pagine social, presenti su X e Facebook, contano 135.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. “Una Vita da Social” è un progetto sempre al passo con le esigenze delle nuove generazioni, e vuole fornire ai ragazzi gli strumenti giusti per navigare online in sicurezza, accompagnandoli nella conoscenza dei principali rischi che possono coglierli impreparati: dall’educazione sentimentale online, all’adescamento, al cyberbullismo. Foto e video degli incontri verranno condivisi con il pubblico attraverso la pagina facebookwww.facebook.com/unavitadasocial/: uno spazio a disposizione dei ragazzi in cui condividere i loro messaggi di valori positivi contro il cyberbullismo, un diario di bordo inserito nella più ampia opera di responsabilizzazione all’uso della “parola”, in particolar modo di quella online.

Nuovo incidente, questa sera, all’interno del porticciolo turistico di Sa Mardini, a Torre Grande. Un’imbarcazione, di circa 8 metri, è affondata in pochi minuti a causa di una falla. Il vecchio peschereccio, di proprietà di un pescatore di Cabras, ha imbarcato acqua e in pochi minuti ed è affondato, adagiandosi sul fondale. L’incidente è avvenuto poco dopo le 20. Il pescatore era rientrato poco prima da una battuta di pesca nel Golfo di Oristano. Il proprietario dell’imbarcazione e gli uomini della Capitaneria, coordinati dal comandante Andrea Chirizzi, hanno sistemato attorno al peschereccio delle panne per evitare un eventuale inquinamento del carburante presente nei serbatoi. Un analogo incidente era avvenuto lo scorso 21 agosto. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Con l’approssimarsi della stagione autunnale, e la ripresa della raccolta di funghi spontanei, l’Azienda sanitaria locale n. 5 di Oristano ricorda che è a disposizione dei cittadini l’Ispettorato micologico, un servizio gratuito che assicura la consulenza sulla commestibilità delle specie raccolte garantendone il consumo sicuro. Istituito presso il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), con sede in via Carducci 35, a Oristano, l’Ispettorato micologico, composto da personale qualificato e abilitato, non solo svolge attività di prevenzione e controllo gratuito sulle qualità di funghi spontanei destinati al consumo diretto, ma promuove anche corsi di formazione e di educazione sanitaria, e fornisce le certificazioni di commestibilità per la vendita al dettaglio e per la ristorazione. “Le specie fungine velenose – ha detto Mario Piras, referente dell’Ispettorato micologico della Asl 5 – rappresentano una minoranza estremamente ridotta, tuttavia è necessario conoscerle perfettamente in quanto alcune sono facilmente confondibili con specie commestibili. Portare i funghi raccolti al controllo dell’Ispettorato micologico Asl, in particolare quelli per cui si nutre anche un minimo dubbio, garantisce di poter consumare il raccolto in tutta tranquillità”. In linea generale, i micologici Asl consigliano di non mangiare mai funghi della cui commestibilità non si sia certi e di non consumarli crudi, né in grandi quantità. E’ opportuno, inoltre, evitare la raccolta indiscriminata di esemplari troppo giovani o troppo maturi, ammuffiti o alterati, e fare attenzione a quelli che crescono in zone a rischio inquinamento, nei pressi di discariche, strade ad alto traffico, aree trattate con pesticidi. Infine, nel rispetto dell’ecosistema, si raccomanda di staccare delicatamente i funghi dal terreno e trasportarli in cestini rigidi e forati, per favorire la diffusione delle spore. Meglio, poi, consumare i funghi ben cotti e non somministrarli a bambini e donne in gravidanza. Se si avvertono disturbi dopo il consumo, il consiglio dei micologi è quello di recarsi immediatamente al Pronto soccorso senza tentare terapie “fai da te”, e possibilmente portare con sé eventuali avanzi dei cibi consumati, così da consentire più rapidamente l’eventuale causa di intossicazione. L’Ispettorato, infatti, offre anche consulenza agli operatori di Pronto soccorso in caso di eventuali intossicazioni causate dall’ingestione di funghi velenosi. Per richiedere una consulenza dell’Ispettorato micologico, aperto nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 12 alle 13, è necessario prenotare un appuntamento telefonando ai numeri 0783.317721, 0783.317787, 0783. 317729, attivi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 10. “I funghi – ha chiarito la micologa Laura Sgarra – devono essere presentati all’Ispettorato non in buste di plastica, ma in cestini rigidi e forati, suddivisi per specie, freschi, puliti, interi e in buono stato di conservazione. E’ necessario portare al servizio l’intero raccolto, non un campione, in quanto tra quelli non sottoposti al controllo potrebbe essere presente un esemplare non commestibile o velenoso. Prima di portare i funghi, è meglio conservarli in fogli di carta piuttosto che in frigorifero”.

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