Ott 23

Consiglio comunale, polemiche tra sindaco e minoranza sull’incontro con la presidente Todde.

In apertura della civica assemblea oristanese sono stati ufficializzati alcuni cambiamenti. Maria Speranza Perra si è insediata surrogando il dimissionario Efisio Sanna, e ha rassegnato le dimissioni anche il capogruppo di Forza Italia, Luigi Mureddu.

Dimissioni quelle di Mureddu che non potranno non avere strascichi in Forza Italia, dove la tensione, in questi ultimi tempi, si taglia a fette. Secondo alcune voci sembrerebbe che a Mureddu non sia andata a genio la mancata staffetta nell’assessorato con Luca Faedda, secondo quanto stabilito tra i due all’inizio della consiliatura. E il fatto che Faedda abbia disconosciuto questo accordo avrebbe fatto uscire dai gangheri Mureddu. Che Luigi Mureddu volesse fare l’assessore è un dato di fatto, così com’è certo che Faedda non abbia invece nessuna intenzione di cedere ad altri la poltrona. Insomma, il mistero sulle dimissioni di Mureddu rimane, anche perché al fatto che debba onorare un patto con il primo dei non eletti non ci crede nessuno.

In attesa degli eventi, guarda con attenzione alla diatriba l’altro azzurro Gianfranco Licheri, che non ha mai abbandonato l’intenzione di riagguantare un assessorato.

Il posto di Gigi Mureddu in aula sarà preso dal primo dei non eletti nella lista di Forza Italia, Valeria Angela Carta. Maria Speranza Perra, che poi è stata eletta nella commissione consiliare competente in materia di Lavori pubblici, Servizi tecnologici, Manutenzioni, Servizi cimiteriali e Toponomastica, ha aderito al gruppo del Pd. Passaggi di gruppo anche per Carla Della Volpe che lascia “Oristano più” e passa al Pd, e Francesco Pinna che dall’Udc fa “ufficialmente” ritorno in Forza Italia, mentre Francesca Marchi, ha comunicato che il gruppo “Oristano più” assume ora la denominazione di “Sinistra futura”.

Nella seduta di ieri, il consiglio comunale ha osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Marco Deidda, consigliere comunale in più legislature, e di Antonello Gallus, consigliere di amministrazione della Fondazione Oristano, scomparsi nei giorni scorsi. Poi spazio alla discussione di interpellanze, interrogazioni e mozioni.

Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza urgente, presentata insieme ai consiglieri M.Obinu e G.Obinu, sulle risultanze dell’incontro con la presidente della Regione, Alessandra Todde, per l’individuazione delle aree non idonee per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabile.

Nel documento si interpellava il sindaco per sapere per quale motivo non avesse informato i consiglieri comunali sull’incontro, nonostante l’evidente impatto delle decisioni discusse sul nostro territorio, quale posizione avesse rappresentato in merito alla definizione delle aree idonee e non idonee, in che modo intenda garantire in futuro che i consiglieri comunali non vengano sorpresi dalle decisioni prese a porte chiuse.

Marcoli ha anche chiesto “…se esista una strategia del Comune di Oristano per bilanciare le esigenze di transizione energetica con la tutela del territorio, oppure la nostra posizione sarà solo quella di accettare passivamente le decisioni prese altrove? Il sindaco intende condividere questo piano (se esiste) con il consiglio? Nel corso dell’incontro, il Comune ha avanzato suggerimenti per migliorare l’inclusione delle comunità locali nella definizione delle aree idonee e non idonee? Considerato che la presidente Todde ha dichiarato che le aree industriali e le cave dismesse sono tra le uniche aree idonee, il sindaco ritiene che queste indicazioni siano sufficienti a proteggere le aree agricole e il paesaggio del nostro territorio? Se sono previste ulteriori riunioni, il sindaco garantisce che almeno per la prossima volta il consiglio comunale verrà degnato di essere informato? Come intende il sindaco rispondere alle preoccupazioni dei cittadini che temono per l’impatto ambientale delle energie rinnovabili nel territorio comunale? Questa interpellanza non intende soltanto ottenere chiarimenti, ma sottolineare l’importanza di un confronto trasparente e inclusivo nelle istituzioni comunali, affinché il consiglio non sia relegato al ruolo di semplice spettatore passivo di decisioni prese altrove”.

“Leggendo le considerazioni e le domande dei consiglieri di minoranza, osservo una vena polemica verso questa amministrazione che non avrebbe partecipato al dibattito sulla transizione energetica, che non avrebbe assunto decisioni e non avrebbe informato – ha detto il sindaco Massimiliano Sanna rispondendo all’interpellanza -. I fatti dimostrano il contrario: la presenza a incontri ufficiali, il ruolo attivo assunto a livello provinciale con gli altri sindaci e nel confronto con la Regione, l’elaborazione di atti e documenti, comunicati stampa e, non ultima, l’approvazione di una mozione in consiglio comunale, la mia adesione alla raccolta di firme per il referendum popolare e per la proposta di legge Pratobello 24, portata avanti dal sottoscritto con il consigliere Locci, testimoniano il lavoro di questi mesi.

Forse – ha aggiunto il sindaco – non siete a conoscenza del mio operato, perché non avete mai partecipato alle tante iniziative su questo tema. Pertanto, mi sorge spontanea qualche domanda: dove erano i consiglieri della minoranza di centrosinistra quando al porto i comitati spontanei tenevano il loro presidio? Dove erano quando c’è stata la manifestazione in piazza Eleonora? Dove erano quando nel salone San Domenico si è tenuta la conferenza organizzata dall’associazione Liberanimos?

Nessuna polemica, un dato di fatto, i cittadini devono sapere la verità. Io c’ero e non mi pare aver visto nessuno di voi. Aggiungo che della mia azione politica è stato dato ampio resoconto attraverso note ufficiali del Comune, pubblicate sul sito istituzionale, di cui ha dato ampio resoconto anche la stampa. Non mi sono nascosto, anzi sono uno dei primi sindaci che ha preso posizione a riguardo. Si continua a parlare senza conoscere i fatti”.

Il sindaco Sanna è poi entrato nel merito delle domande: “La Regione ha convocato, per il 3 settembre un incontro con i sindaci della provincia nell’ambito di un tour programmato nelle province per affrontare le tematiche legate all’invasione dell’eolico e per la presentazione del documento sull’individuazione delle aree idonee, non idonee e ordinarie. Tempi e modalità sono stati decisi dalla Regione, che ha invitato esclusivamente i sindaci. Non sono stato io a escludere il consiglio comunale, a volere un incontro a porte chiuse, e a non aver informato. Il comunicato stampa che dava conto della mia posizione, pubblicato sul sito istituzionale la stessa sera del 3 settembre, ha fornito ampio resoconto della posizione che ho espresso davanti alla presidente Todde. In quella sede sono intervenuto ribadendo quanto già detto in varie occasioni: siamo contrari a ogni tipo di speculazione e siamo molto preoccupati per i pericoli conseguenti a decisioni calate dall’alto. Ci siamo lamentati per i tempi concessi ai comuni (pochi giorni) per esprimersi sulla classificazione delle aree, totalmente insufficienti per un comune di medie dimensioni come Oristano, e ancora di più per tanti piccoli comuni che non dispongono di una struttura tecnica adeguata a soddisfare la richiesta formulata.

Pochi giorni dopo, il 6 settembre, ho convocato una riunione dei sindaci della provincia per definire una strategia comune ed elaborare un documento da inviare alla Regione. La nostra strategia non può prescindere dal confronto con le altre amministrazioni comunali, e questo è avvenuto anche in occasione degli incontri degli organi rappresentativi delle autonomie locali, come il Cal e l’Anci. Il documento elaborato all’indomani dell’incontro con i sindaci della provincia, presentato il 12 settembre, rispetta la scadenza indicata dalla Regione, definisce una posizione comune e pone una serie di richieste alla Regione. Tanti sono stati gli incontri e tanto l’impegno per un tema delicatissimo e dalle serie conseguenze per la Sardegna. Non ci stiamo nascondendo, anzi stiamo affrontando la situazione con forza e coraggio. Ci impegneremo ancora come stiamo facendo per tutelarci. Vi chiedo cortesemente di metterci la faccia come stiamo facendo noi”.

Umberto Marcoli ha replicato giudicando inadeguata dal punto di vista politica la risposta del sindaco.

L’assessore alla Pubblica istruzione, Luca Faedda, ha risposto all’interrogazione dei consiglieri G.Obinu, M.Obinu, Marcoli, Marchi, Della Volpe, Sanna, Federico e Daga sui disagi legati all’avvio del servizio mensa scolastica nella scuola primaria di Sa Rodia: “L’interrogazione rappresenta un problema che non c’era e non c’è stato. Il servizio mensa è partito regolarmente così come concordato con i dirigenti scolastici”.

Giuseppe Obinu (Progetto Sardegna) si è detto insoddisfatto della risposta “…perché il problema c’era e lo conoscevano i cittadini che dovevano fare i conti con l’incertezza sulla data di avvio del servizio. Sarebbe stato sufficiente dire quando sarebbe iniziato il servizio mensa in modo tale che le famiglie si potessero organizzare”.

Francesco Federico ha illustrato l’interpellanza urgente, presentata insieme ai consiglieri Marchi, Sanna, Della Volpe e Daga, sulla gestione e i lavori nel Porto turistico di Torre Grande, chiedendo di conoscere i motivi dell’assenza del Piano regolatore portuale, nonostante l’aggiudicazione definitiva dell’incarico risalga al 2018 e sia costato 55 mila euro, e se l’assenza del Piano sia causa ostativa alla realizzazione dei lavori di riqualificazione e potenziamento della struttura. Federico ha anche chiesto notizie sullo stato delle cose e la tempistica sugli interventi per il porticciolo e sulla posizione che l’amministrazione comunale intende prendere a proposito dei sequestri attuati all’interno dell’area portuale e i ripetuti attriti tra la società di gestione e i diportisti.

L’assessore agli Organismi partecipati, Luca Faedda, ha risposto spiegando che l’iter di approvazione è stato interrotto dalla Regione a causa della approvazione del Piano regionale della rete di portualità turistica giunto alla fase di Vas.

“L’assenza del Piano regolatore portuale non impedisce il regolare svolgimento del lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del Porto turistico – ha detto Faedda -. Le opere interessano il rifacimento dell’impianto idrico, antincendio ed elettrico. Verranno sostituiti alcuni pontili e ripristinati quelli in condizioni precarie. Il progetto esecutivo sarà consegnato all’ Ufficio tecnico entro questa settimana. In fase di progettazione esecutiva sono emerse criticità impiantistiche non evidenziate nel progetto definitivo e l’impresa Colombrita, vincitrice della gara d’appalto integrata (progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori) ha chiesto altro tempo per verifiche progettuali ora risolte. Alla luce delle criticità i lavori per i quali si prevedeva l’avvio a ottobre, inizieranno a gennaio 2025”.

Sulla posizione dell’amministrazione comunale riguardo i sequestri attuati all’interno dell’area portuale e gli attriti tra la società di gestione e i diportisti, l’assessore ha precisato che “…agli atti del Comune non sono presenti richieste relative ai casotti che sorgono su un’area portuale sotto concessione demaniale marittima. L’amministrazione comunale durante gli incontri con la società di gestione del Porto turistico e la Capitaneria di porto ha cercato, di comune accordo tra le parti, di limitare i disagi per pescatori e diportisti, per quanto possibile e compatibilmente con gli importanti lavori da effettuare”.

Francesco Federico ha replicato evidenziando che “…l’amministrazione comunale non può continuare ad essere passiva rispetto a quanto accade al porticciolo tra società di gestione e i diportisti”.

I lavori sono poi stati interrotti, per mancanza del numero legale, durante la discussione della mozione dei consiglieri Marcoli, M.Obinu e G.Obinu sull’istituzione di una Comunità energetica regionale in Sardegna e la protezione del territorio contro le speculazioni energetiche. Al rientro da una interruzione dei lavori di 10 minuti, chiesta della maggioranza, Maria Obinu (Progetto Sardegna) ha chiesto la verifica del numero legale e ha annunciato l’abbandono dell’aula da parte della minoranza di centro-sinistra. All’appello erano presenti 10 consiglieri, e a un nuovo appello il presidente Puddu ha sciolto la seduta e aggiornato i lavori a giovedì 24 ottobre.

Il testo della mozione, illustrato da Umberto Marcoli, impegna il consiglio comunale a promuovere un modello di sviluppo energetico sostenibile, equo e rispettoso delle specificità locali, contribuendo alla tutela del territorio e al benessere delle comunità locali. La creazione di una Comunità energetica regionale e di una Public Company rappresentano passi cruciali verso un futuro energetico sostenibile e giusto. Per Marcoli la mozione propone un modello di gestione energetica che non solo coinvolge direttamente i comuni e le comunità locali, ma crea anche una struttura economica innovativa e partecipata, in grado di occupare spazi di produzione energetica, ridurre i costi per i cittadini e servire come esempio virtuoso per altre regioni.

I lavori del consiglio comunale di Oristano sono stati aggiornati a giovedì 24 e martedì 29 ottobre, alle 18.30, presso la sala consiliare della Provincia, in via Senatore Carboni, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Mozione Marcoli, Obinu Maria, Obinu Giuseppe: “Istituzione di una Comunità energetica regionale in Sardegna e la protezione del Territorio contro le speculazioni energetiche”; 2) Interpellanza urgente Obinu Giuseppe, Obinu Maria, Marcoli, Della Volpe, Marchi, Sanna, Federico, Daga: “Io portavo le scarpe coi tacchi”; 3) Interrogazione Marcoli, Obinu Maria, Obinu Giuseppe: “Mancata presentazione del bilancio consolidato entro il termine del 30 settembre”; 4) Interpellanza Marcoli, Obinu Maria, Obinu Giuseppe: “Uso di diserbanti chimici per il controllo delle infestanti”; 5) Interpellanza urgente Obinu Maria, Marcoli, Obinu Giuseppe: “Situazione critica degli scarichi delle acque bianche al Ponte di Chirigheddu e in piazza Mariano, e altre problematiche correlate; 6) Approvazione regolamento del Centro di raccolta, sito in via Oslo Z.I. Nord Oristano (Prop. n. 10 del 27/01/2023); 7) Approvazione Regolamento compostaggio domestico (Prop. n. 11 del 27/01/2023); 8) Adozione Piano Attuativo “Serra” in zona G1_1 (Donigala). Realizzazione di attività ricettive di tipo alberghiero e strutture per il tempo libero e lo sport (Prop. n. 43 del 19/05/2023). L’ordine del giorno, inoltre, deve intendersi integrato con i seguenti argomenti: Surroga del consigliere comunale Luigi Mureddu e convalida elezione a consigliera comunale di Valeria Angela Carta (Prop. n. 61 del 23/10/2024); Nomina componente di maggioranza in seno alla I commissione consiliare permanente: “Bilancio e Programmazione, Personale e Polizia Urbana” (Prop. n. 62 del 23/10/2024); Nomina componente di maggioranza in seno alla VII commissione consiliare permanente: “Lavori pubblici, Servizi tecnologici, Manutenzioni, Servizi cimiteriali, Toponomastica” (Prop. n. 63 del 23/10/2024); Interpellanza urgente Della Volpe, Marchi, Daga, Federico, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli: “Reggia Giudicale Oristano”; Interpellanza urgente Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli, Federico, Della Volpe, Marchi: “Selezione Direttore-Curatore delle attività del Museo Antiquarium Arborense; Interpellanza Marcoli, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Della Volpe, Marchi, Federico: “Controllo delle discariche non autorizzate tramite telecamere e sanzioni ai trasgressori”; Approvazione definitiva Piano attuativo convenzionato in zona D2* (ex 3O) Prolungamento via Marroccu (Prop. n. 50 del 24/08/2024), Variazione al Bilancio di previsione 2024/2026, ai sensi dell’art. 175, commi da 1 A 3, d.lgs. n. 267/2000 (Prop. n. 55 del 19/09/2024); Adozione del Piano di lottizzazione convenzionato “Sa Cungia de Ponti Mannu” in zona c2ru nel Comune di Oristano – Proponenti Feijoa srl e Tekref Srl (Prop. n. 57 del 02/10/2024);Variante al progetto per la realizzazione e cessione di superfici destinate a parcheggi. Convenzione in attuazione dell’art. 21 N.T. A. Piano urbanistico comunale del 17/07/2023 rep. 257639 – Racc. 11595. Non adozione piano attuativo (Prop. n. 60 del 22/10/2024).

Dall’autopsia sul corpo di Stefano Dal Corso “…sono stati rilevati elementi compatibili tanto con un impiccamento atipico quanto con lo strangolamento”. Lo ha detto l’avvocato Armida Decima, legale della famiglia, nel corso di una conferenza stampa alla Camera sulla vicenda del detenuto romano, di 42 anni, trovato morto il 12 ottobre del 2022 nella sua cella nel carcere di Oristano. “E’ l’analisi dei polmoni a permetterci la distinzione – ha spiegato l’avvocato – ma i polmoni, a distanza di tanto tempo, erano putrefatti e, quindi, non è stato possibile rilevarlo un anno e tre mesi dopo la morte”. Poi ha aggiunto: “I consulenti del Pm sostengono che potrebbe essere compatibile con un impiccamento, ma non possono escludere uno strangolamento”. L’avvocato Decina ha poi annunciato: “Presenteremo opposizione all’istanza di archiviazione”. “Più andiamo avanti – ha detto Marisa del Corso, sorella del detenuto deceduto – più si infittisce di ministero la situazione. L’archiviazione mi sembra inaccettabile, e mi sembra che ci sia del losco fin dall’inizio su questa vicenda. E’ stato trovato un ematoma molto evidente nell’interno coscia destra che, come tutto il resto dell’autopsia, può essere compatibile sia con una lesione provocata da terzi che da altro. Abitualmente lo fanno con calci, lo sappiamo tutti”. E poi rivela: “Non è stato mai detto che durante l’autopsia è stata trovata nella bara una bustina chiusa ai suoi piedi con gli indumenti che indossava al momento del ritrovamento. Di foto di mio fratello nudo non ne è stata fatta neanche una. Mi chiedo perché togliere questi indumenti per mettergli solo una tuta e mettere gli indumenti in una bara? Generalmente o si buttano o si ridanno indietro, come è stato fatto per tutto il resto. Più si va avanti più emergono dati strani. Faremo opposizione per chiedere la riapertura delle indagini. Continuerò ad andare avanti perché conosco mio fratello, e perché mi continuano ad arrivare messaggi da persone sarde che mi dicono di familiari malmenati in quel carcere che io chiamo lager”.

Abbanoa ha avviato un nuovo cantiere di efficientamento delle reti idriche a Cabras che porterà alla sostituzione integrale di 5 chilometri e mezzo di condotte. I lavori rientrano nell’appalto relativo a “Interventi finalizzati alla riduzione delle perdite idriche e distrettualizzazione delle reti in 15 Comuni della Sardegna” che complessivamente vede un investimento di 42 milioni di euro ottenuto da Abbanoa tramite i fondi Pnrr del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono interessate le vie Fermi, Kolbe, Matteotti, De Gasperi, Giovanni XXIII, Colombo, Tirso, Logudoro, Coghinas, Guicciardini, Machiavelli, Lanusei, Marini, Tuveri, Cairoli, Torino, Cavour, Angioy, Olbia, Da Vinci, piazza Don Sturzo, la strada provinciale 1 e la località Benedeide. Venerdì 25 ottobre saranno collegate le nuove reti idriche appena realizzate in via Olbia e via Leonardo Da Vinci. Tra le 8.30 e le 16.30, per eseguire le operazioni, sarà necessario sospendere l’erogazione con conseguenti cali di pressione e temporanee interruzioni nelle due strade interessate. Sono state programmate tutte le operazioni utili a limitare la chiusura e anticipare il riavvio dell’erogazione qualora i lavori dovesse essere completati in anticipo. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. “La rete di distribuzione idrica di Cabras si sviluppa per circa 36 km ed è costituita per circa il 90% (34.8 Km) da tubazioni in ghisa sferoidale, mentre la rimanente parte è in materiali plastici (Pead + Pvc, per un totale di 3.8 Km). Le cause principali dalle quali scaturiscono le perdite idriche sono da ricondursi probabilmente all’impiego, in passato, di materiali non adeguatamente resistenti alle sollecitazioni alle quali sono sottoposte quotidianamente le tubazioni – fa sapere Abbanoa . Il gestore, nel corso degli anni, ha già avviato una campagna di sostituzione delle tubazioni soggette a frequenti rotture sulla base della disponibilità economica, che ha visto la dismissione di numerosi tratti di condotta in materiale plastico o in fibrocemento in favore di tubazioni in ghisa sferoidale. L’attuale cantiere riguarda interventi di tale tipologia”.

“La ricerca del benessere e l’inganno delle dipendenze” è il tema dell’incontro organizzato per giovedì 24 ottobre, alle 16.30, al Centro di aggregazione sociale di Norbello. Parteciperanno i professionisti del SerD (Servizio Dipendenze) della Asl 5 di Oristano. L’evento è rivolto alle donne, specie quelle in età fertile, con le quali sarà affrontato il fenomeno delle dipendenze e le conseguenze sulla vita di chi ne è affetto. Con quello di domani, si aprirà il ciclo di incontri promossi dal Comune di Norbello, in collaborazione con associazioni e professionisti del settore, dedicati alla prevenzione e alla promozione della salute. Seguiranno altri incontri nel mese di novembre.

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