Dic 11

Dup: discussione generale ed esame dei primi trenta emendamenti.

Secondo passaggio, in consiglio comunale, a Oristano, per il Documento unico di programmazione 2025-2027.

Dopo la presentazione del documento da parte del sindaco, Massimiliano Sanna, e degli assessori , è stata la volta del dibattito generale e dell’esame dei primi 30 emendamenti sul totale dei 64 presentati dai consiglieri comunali.

Il primo intervento è stato quello di Umberto Marcoli (Progetto Sardegna): “Questo documento sembra un elenco confuso di intenzioni senza sostanza e senza priorità. Il Dup fondamentalmente è un libro vuoto. L’unica progettualità nuova è quella relativa al finanziamento per gli impianti sportivi, ma per il resto siamo fermi al Pnrr. Si ha la sensazione di leggere in modo ripetitivo, e in alcuni casi scritto male, a quanto programmato negli anni passati. Non c’è una strategia chiara e solida, non si ha la sensazione di sapere dove questa amministrazione vuole portare questa città. Ci sono titoli accattivanti, ma manca sempre il finale, solo una lunga sequenza di buoni propositi, promosse vaghe e numeri buttati come coriandoli. Ci troviamo di fronte a un’assenza di programmazione, nonostante il nostro contributo nel corso dei mesi, dovuta anche all’assenza di un ufficio programmazione. E lo si vede su temi come transizione ecologica, mobilità, Pums, fondi coesione. Manca una concreta visione, questa amministrazione si sta trascinando e lo si sta vedendo dalle polemiche e dalle divisioni in maggioranza, dalla mancanza di leadership. Qui abbiamo una leadership di quartiere e non di una città guida nel territorio. Oristano merita un’amministrazione coraggiosa che sappia costruire il futuro”.

Massimiliano Daga (Pd): “Questo documento, per il suo format, non mi è dispiaciuto e questo è il segno del buon lavoro degli uffici. Mi pare interessante il continuo riferimento all’agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi. Nel dettaglio, quando si parla di finanza locale il federalismo fiscale comporta la riduzione dei trasferimento dallo Stato e obbliga a reperire nuove risorse con taglio spese correnti o con nuove entrate, taglio di servizi o aggravio per i cittadini. Questo deriva da un atteggiamento scorretto da parte dello Stato. Nel DUP si parla del PNRR: il definanziamento dei progetti ci preoccupa. Due volte, a fronte di nostre interrogazioni, ci avete rassicurato che non era stato definanziato alcun progetto. In linea generale, non si può dare una valutazione del DUP evitando di considerare ciò che è stato fatto e soprattutto non è stato fatto nei due anni e mezzo passati. Questo è un libro dei sogni”.

Gian Michele Guiso (Psd’Az): “Questo è un Dup abbastanza completo e concreto, contiene quanto è stato presentato e argomentato in quest’aula. Il Pnrr è uno strumento importantissimo che ci ha permesso di portare avanti tanti progetti, anche se forse non è stato così vicino alle reali esigenze dei cittadini e in questo forse è il Pnrr nella sua natura che non ha risposto alle attese. Il Pnrr ci ha portato a fare progetti grandiosi, ma ci ha allontanato dalle manutenzioni e dai piccoli interventi, quelli più vicini ai bisogni dei cittadini”. Guiso ha poi presentato alcune proposte: “Sui tributi comunali è necessario dare la sensazione che si tratti di un pagamento equilibrato, ad esempio sulla Tarip che deve introdurre parametri che tengano conto della tipologia dell’utenza. Vanno implementati i servizi extra scolastici per contrastare il calo demografico. È fondamentale rafforzare il legame tra l’università, le istituzioni e il mondo del lavoro. L’illuminazione pubblica deve essere curata anche a livello scenografico per valorizzare le bellezze. Sui rifiuti vanno potenziate le isole ecologiche”.

Francesca Marchi (Sinistra futura): “A tratti ho trovato sconfortante questo documento. Amministrare sarà pur difficile, ma avete l’enorme fortuna di avere a disposizione una quantità di risorse come raramente è accaduto prima che però utilizzate con sufficienza e scarsità di visione. Questo Dup si limita a programmare l’ordinaria amministrazione e non cerca di aggiornare la programmazione esistente. Si è sin troppo sereni a ripetere sempre le stesse cose. Avete compilato un atto approssimativo. Il sindaco ci ha parlato di trasparenza e partecipazione, ma basta consultare il sito internet istituzionale per rendersi conto quanto sia difficile trovare informazioni adeguate ad esempio sullo stato di attuazione del Pnrr. Avete eliminato dagli obiettivi del Dup la costituzione dell’Ufficio Europa. È ora di pensare a una serie politica abitativa che punti al ripopolamento della città, del centro storico e al riequilibrio dei prezzi. Un’altra assente dal Dup è la soluzione dei problemi della sala consiliare del palazzo degli Scolopi, non è stata fatta nemmeno una perizia per capire cosa occorra fare. Avete inaugurato una piazza senza ancora sapere che utilizzo se ne vuole fare, se riaprirla o no al traffico. C’è bisogno di alte professionalità per le strutture culturali cittadine”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Questo è il terzo Dup dell’amministrazione Sanna. La minoranza anche questa volta si è impegnata a dare il suo contributo con delle proposte. Il Dup sta però progressivamente perdendo importanza come documento fondamentale di programmazione. Non si sono mai visti tanti soldi pubblico a Oristano come negli ultimi due anni, ed era una grande occasione per ridefinire la città del futuro, ma è un’occasione che si sta perdendo. I tanti lavori pubblici avviati hanno subito ritardi e problemi eccessivi, mancano le idee per proporre servizi nuovi e atti di programmazione necessari a realizzarli. La giunta Sanna in questi due anni è mancata nella programmazione: nonostante abbia annunciato la revisione del Puc ancora non ha fatto niente, il PUMS nonostante gli annunci non lo abbiamo ancora visto così come il Piano del verde e i Comitati di quartiere che tardano a vedere la luce. Sui tributi, si dice che non si vogliono nuovi rincari, ma gli aumenti ci sono già stati con la Tarip. Questa consiliatura vive una crisi latente e continua all’interno della maggioranza, caratterizzata da una scarsa trasparenza”.

Carla Della Volpe (Pd): “Il Dup è l’atto più importate nella gestione dell’ente, ma programmazione non significa attenersi al programma quinquennale, significa pensare a cosa voler fare per la città nei prossimi 20/30 anni. Il dramma è che si continua così chi verrà dopo non troverà nulla di programmato. L’Ufficio Europa è completamente sparito dal Dup, eppure c’è una valanga di opportunità che potremmo cogliere. Nei Fondi di sviluppo e coesione quante risorse sono indirizzate a questo territorio? Sulle comunità energetiche qual è il lavoro che si sta portando avanti? Sulla cultura leggiamo che si vuole creare un sistema integrato per la valorizzazione dei beni, ma lo dite da tre anni e vorremmo sapere cosa è stato fatto. Sull’Ilab food si dice che l’intervento è stato chiuso e rendicontato, ma non ne sappiamo niente. Sul partenariato pubblico-privato si scrive che si costituirà, ma non abbiamo visto niente. Ci chiediamo che cosa ci sarebbe stato se il Pnrr non ci fosse stato”.

Gianfranco Porcu (Psd’Az): “Il Dup è un programma per i prossimi 3 anni. È stato detto che si dovrebbe immaginare lo sviluppo per i prossimi 20 o 30 anni, ma il Dup ha una proiezione più pragmatica per il triennio e contiene tantissime proposte che andranno a incidere positivamente per la città. Lo possiamo fare con proposte come l’introduzione del GIS, georeferenziazione dei dati a uso interno ed esterno, per la trasparenza. La valorizzazione dei monumenti e dei percorsi attraverso un tavolo tecnico comune, fondazione, università e regione. Un progetto pilota per una riqualificazione urbana negli isolati urbani rendendoli perfettamente fruibili anche per i portatori di handicap”.

Maria Obinu (Progetto Sardegna): “Questo Dup è all’insegna di ciò che si vorrebbe fare, che è difficile farle, ma comunque sia si inserisce solo sulla carta. Non ho nulla da eccepire sugli interventi degli assessori: hanno elencato tante cose che vorrebbero fare. Se dovessi fare una valutazione su quanto detto sarebbe positiva, però quanto detto lascia l’impressione che la parola programmazione sia presente senza che se ne sia capito il significato. È evidente che la programmazione manca e che si navighi a vista, che si amministra senza coraggio e con la paura di assumere scelte che sarebbero importanti per volare alto. La mancanza di programmazione si vede anche nella gestione delle società partecipate che è diventata una patata bollente e nell’utilizzo della tassa di soggiorno che avete voluto, e ve ne diamo merito, ma che non si sa in che modo si utilizzano le risorse incamerate”.

Antonio Iatalese (Udc): “La programmazione che la minoranza non vede, io la vedo e c’è. IL Pnrr ci ha obbligato a dedicarci completamente alla partecipazione ai bandi, a non perdere le risorse assegnate e alla realizzazione della gran mole di progetti approvati. È vero che bisogna essere coraggiosi e parlo della Ztl, a cui sono favorevole, e del regolamento dehors, temi sui quali occorre avere il coraggio di fare, anche a costo di essere impopolari, e di comunicare le nostre scelte. Stiamo realizzando tante nuove aree verdi, sarà fondamentale riuscire a gestirle come meritano. La Fondazione Oristano se rimane così, senza nuovi soci, corre il rischio di diventare un’altra Oristano servizi”.

Sergio Locci (Aristanis): “Tutte le attività che vengono programmate durano troppo perché non abbiamo una macchina organizzativa all’altezza della complessità delle sfide che stiamo affrontando. Il Pnrr ce lo insegna. Le scelte fatte incidono sul modo d’essere della nostra città, mi riferisco ad esempio alle nuove piazze dove prima c’era una certa fruibilità e oggi con sono precluse alle attività complessive. Questo Dup incide anche oltre i 3 anni e ha risvolti sull’attività programmatoria di questa amministrazione. Ma programmare significa anche fare nuove proposte concrete, con una visione per il futuro, come quella per il recupero e l’impiego dell’ex mattatoio per sede universitaria, culturale e formativa. Questa è programmazione. Sulla riqualificazione di piazza Manno trovo opportuno destinare l’ex carcere alla Prefettura, è una prestigiosa sede istituzionale dove sarà rappresentato il governo”.

Poi, come detto, è iniziato l’esame e la votazione dei primi 30 emendamenti. Giovedì 12 dicembre la votazione finale sul documento.

Il 16 dicembre scade il termine per il versamento del saldo Imu 2024. Le aliquote Imu 2024 sono rimaste invariate rispetto alle aliquote del 2023, e sono le stesse approvate dal consiglio comunale con delibera n. 61 del 28 luglio 2020. Il calcolo potrà essere effettuato con l’assistenza di professionisti incaricati e/o associazioni di categoria, ovvero utilizzando il programma di calcolo e stampa del modello F24 fornito dall’amministrazione comunale di Oristano al seguente link:  CALCOLO IMU

Slitta al 14 gennaio l’udienza pubblica della Corte Costituzionale per la discussione del ricorso di legittimità proposto dal Governo contro la legge regionale n.5 del 2024 sul blocco degli impianti di energia rinnovabile per 18 mesi. La decisione è stata presa con un decreto presidenziale del 9 dicembre. Nel ricorso il Consiglio dei ministri aveva chiesto anche un provvedimento urgente per sospendere gli effetti della legge, ma i giudici avevano stabilito di andare direttamente alla discussione del merito. Non solo. La materia del contendere potrebbe anche venire meno, in quanto il consiglio regionale ha approvato la scorsa settimana la legge sulle aree idonee che ha abrogato la legge 5 di luglio, impugnata dal governo. La legge sulle aree idonee è già in vigore dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna.

Trenta milioni dal Fondo sviluppo e coesione andranno al Consorzio Industriale di Oristano per finanziare cinque progetti. Quasi quattro milioni di euro sono destinati all’impianto di smaltimento Rsu di Masangionis, per la realizzazione di un impianto per la biodigestione anaerobica della esistente linea di compostaggio. Altri 6 milioni e 300mila euro per interventi di bonifica, recupero e riqualificazione di un fabbricato nell’ agglomerato Nord della zona industriale. Con 7milioni e 300mila euro sarà realizzato un bacino di laminazione per l’impianto di depurazione. Circa 8 milioni sono destinati alla realizzazione di una centrale per la produzione di idrogeno al servizio delle attività produttive dell’agglomerato industriale. Quattro milioni e mezzo verranno utilizzati per il completamento dell’acquedotto potabile al servizio della zona industriale. Per il presidente del Consorzio, Gianluigi Carta, si tratta di un ottimo risultato “…che conferma la forte capacità progettuale del Consorzio e consentirà di raggiungere alcuni obiettivi strategici individuati dal Cda dell’ente e condivisi dalla Regione per lo sviluppo sostenibile e la crescita economica del nostro territorio. Si tratta di un volume di risorse sicuramente rilevante per il territorio, per il quale è doveroso esprimere un apprezzamento alla Regione per la scelta di indirizzare gli sforzi verso progetti mirati al sostegno e allo sviluppo del mondo produttivo. Questi interventi, infatti, non solo miglioreranno le infrastrutture esistenti ma contribuiranno anche a creare nuove opportunità di lavoro e a promuovere un ambiente più sano e vivibile per tutti”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

D’ora in poi Uno-l’Università a Oristano sarà più sicura grazie all’installazione di due dispositivi Dae (defibrillatori) semi automatici che potranno essere usati da chiunque al verificarsi di un caso di arresto cardiaco. Una misura di prevenzione importante a disposizione di chi ogni giorno frequenta l’ex convento del Carmine, oggi casa universitaria di circa 400 studentesse e studenti dei corsi attivati nella sede decentrata dalle due Università sarde, oltre che dello staff docente e del personale Uno. Entrambi i dispositivi sono stati posizionati in punti ben visibili, facilmente raggiungibili e individuabili perché molto frequentati. Nell’ex convento di via Carmine il Dae è stato installato accanto alla porta della biblioteca al primo piano, frontalmente rispetto alle scale dell’ingresso principale che portano al piano di uffici e Segreteria. L’altro è stato installato nei locali del Centro laboratori di viale Diaz, come caposcala tra i due piani. “Si tratta di una misura di prevenzione che abbiamo adottato, in osservanza a quello che succede in tutti gli istituti scolastici e universitari d’Italia. In caso di arresto cardiaco, l’immediatezza dei soccorsi può davvero fare la differenza e il tempo è un fattore essenziale. Avere a portata di mano il Dae in caso di arresto aumenta sensibilmente le possibilità di salvare la vita”, ha spiegato Marilena Spiga dello staff del Consorzio Uno. Il defibrillatore, sia manuale che automatico, semiautomatico o impiantabile, è un dispositivo che serve per defibrillare un paziente colpito da arresto cardiaco o da fibrillazione ventricolare. Il dispositivo eroga una scarica elettrica al cuore per porre termine a un’aritmia o ad un arresto cardiaco mortale. I dispositivi adottati da Uno sono semiautomatici: devono essere collegati a chi si trova in emergenza per poter fare lo screening dello stato della situazione e la valutazione del caso, dopodiché hanno bisogno del comando manuale per la scarica elettrica. Si differenziano da quelli puramente manuali per la loro capacità di rilevare automaticamente se sia necessario o meno erogare una scarica elettrica al cuore del paziente. “Sono dispositivi molto intuitivi nel loro utilizzo – ha aggiunto Spiga -: una volta accesi, infatti, una voce guida con toni rassicuranti indica esattamente quali sono i passaggi da seguire per arrivare all’utilizzo delle piastre che danno la scossa elettrica al cuore. Oltre alla squadra già formata con il corso di Primo soccorso, tutto il personale di Uno è stato coinvolto in una informativa di base che ha previsto l’illustrazione del dispositivo e della procedura di comportamento in caso di emergenza”. Ciascun dispositivo è stato posizionato in una teca allarmata, che in caso di apertura dello sportellino inizia a suonare con una duplice funzione: evitare eventuali furti dell’apparecchiatura ma, soprattutto, in caso di emergenza, avvisare della procedura in corso e quindi richiamare l’attenzione di chi può prestare ulteriore soccorso.

Giovedì 12 dicembre, alle ore 10.45, presso il Caip di Abbasanta, si terrà la cerimonia di giuramento di 83 Agenti in Prova del 227° Corso Allievi Agenti, alla presenza del prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, e del questore della provincia di Oristano, Aldo Fusco. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube e sarà videocollegato con le altre scuole della Polizia di Stato, dove ulteriori 2.555 Agenti in prova del 227° Corso giureranno fedeltà alla Repubblica.

 

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