Feb 20

Arrestate dai Carabinieri due persone responsabili di truffa agli anziani.

Durante un’operazione congiunta, i Carabinieri delle Compagnie di Oristano e di Torre del Greco hanno arrestato due persone responsabili di truffa aggravata in concorso ai danni di due donne anziane residenti a Oristano e Ruinas.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Oristano.

Le indagini sono state condotte dai Carabinieri di Oristano e Mogoro, nel mese di maggio dello scordo anno, dopo che due anziane, di 85 e 88 anni, si erano presentate nelle caserme di Oristano e di Ruinas, denunciando che ignoti, qualificandosi come avvocati, erano riusciti a farsi consegnare la somma complessiva di 9.000 euro (3.000 dalla donna di Oristano e 6.000 da quella di Ruinas).

I finti avvocati avevano ingannato le due anziane facendole credere che due nipoti nel primo caso e la figlia nel secondo, avevano investito una donna anziana con la macchina e, per evitare conseguenze ben più gravi, come l’arresto, avrebbero dovuto pagare una cauzione, spiegando loro che avrebbe mandato il figlio a ritirare il contante.

L’anziana donna di Ruinas, oltre al denaro contante aveva consegnato anche vari monili in oro, per un peso complessivo di 125 grammi. Da qui è partita l’indagine dei Carabinieri, che hanno visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata dei Comuni interessati dal passaggio dei due truffatori (Oristano, Ruinas, Villaurbana e Mogorella; hanno poi effettuato accertamenti sulla lista dei passeggeri delle società di navigazione da e per la Sardegna, nonchè gli esisti delle individuazioni e riconoscimenti fotografici, che hanno consentito di identificare con assoluta certezza gli indagati, raccogliendo indizi di colpevolezza tali da richiederne all’autorità giudiziaria la misura cautelare in carcere.

I due malviventi, in trasferta dalla Campania, hanno eseguito le truffe dopo aver ricercato e studiato la vittima, acquisendo informazioni sulle sue abitudini e sulla composizione del suo nucleo familiare. La circostanza, poi, che siano state individuate persone sole, molto anziane ed evidentemente impressionabili, che sia stata fatta leva sul loro comprensibile spavento per le sorti dei loro familiari, e che si sia sfruttato questo sentimento per sottrarre somme di denaro e preziosi, è indicativa della totale assenza di remore di questi malviventi.

I due arrestati, che dovranno rispondere di “truffa aggravata dalla minorata difesa della vittima in riferimento alla sua età”, sono ora rinchiusi nel carcere di Napoli-Poggioreale, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ancora una volta, l’Arma dei Carabinieri invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione a questi raggiri e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto.

Nella provincia di Oristano, dal mese di maggio (periodo in cui sono iniziate le truffe) al mese di settembre 2024, sono stati denunciati ai Carabinieri sette episodi di truffe in danno di persone anziane, effettuate con il metodo del sedicente “Avvocato/Carabiniere”, di cui 6 sono state scoperte, e 8 le persone. Dal mese di ottobre 2024 ad oggi, invece, grazie anche all’azione di prevenzione svolta dall’Arma dei Catabinieri (incontri con gli anziani presso le parrocchie, centri sociali, case comunali), non si sono registrati episodi di questo genere.

“Un impegno straordinario dell’assessorato regionale all’Ambiente per difendere la Sardegna dalla piaga dei roghi”. Il presidente Roberto Li Gioi (commissione IV) ha definito così il “Piano antincendi 2025”, presentato questo pomeriggio dall’assessora Rosanna Laconi (Ambiente) audita dalla commissione consiliare. L’esponente della giunta, che ha approvato il 29 gennaio scorso la delibera che contiene il piano antincendi, ha detto: “La parola d’ordine è anticipare, visto che ad aprile 2024 abbiamo registrato i primi roghi dell’anno. E abbiamo anticipato per consentire ai volontari, ma più in generale a tutta la macchina, di attivarsi per tempo. Invece – ha proseguito l’assessora Laconi -, la causa dell’anticipo dei roghi è la siccità in aumento, che colpisce le campagne e i boschi sardi. Le azioni di sensibilizzazione sono fondamentali, ma non dimentichiamo che l’ottanta per cento degli incendi è certamente di natura dolosa” Quanto agli sforzi organizzativi della Regione per il 2025 c’è una flotta aerea con nove velivoli (tra cui due Superpuma) e 7 elicotteri, 3 Canadair a Olbia da fine giugno, 2 velivoli dell’Esercito e uno dell’Aeronautica tra Elmas e Decimomannu oltre a un elicottero dei vigili del fuoco ad Alghero. C’è, inoltre, una gara in corso e si è in attesa di altri tre mezzi per le postazioni di Marganai, Limbara e Fenosu. “In Forestas – ha aggiunto Rosanna Laconi – sono in arrivo 638 operai, che rimpiazzeranno soltanto in parte i loro colleghi che vanno in pensione. Potranno contare su un nuovo parco con 341 Ford Ranger, altri 200 grandi pick up, 18 Doblò e altri 179 Ford Ranger. Stiamo lavorando anche alla riorganizzazione della Protezione civile, non solo per l’ambito dell’antincendio boschivo ma per realizzare dei poli logistici (il primo nel Medio Campidano) intorno ad ambiti territoriali. Queste centrali operative saranno in funzione h24 in modo da realizzare una protezione civile di prossimità”. Quanto ai numeri dei roghi l’assessora all’Ambiente ha segnalato alla commissione che “…nel 2024 sono stati bruciati 11573 ettari di cui 2775 di bosco, 446 di pascolo e 8850 di sterpaglie e altri suoli meno pregiati. Rispetto al 2023 c’è stato un incremento di 3 mila ettari nonostante sia calato il valore assoluto dei roghi, che dunque sono sempre più gravi. Vista la siccità anche in questo scorcio d’anno, non ci aspettiamo purtroppo nulla di buono per questa stagione”. Per il presidente della commissione Li Gioi “…è evidente lo sforzo dell’assessora Laconi e degli enti competenti per garantire una forte campagna antincendio: la commissione è certamente soddisfatta. Il 20 per cento dei roghi è però colposo, e questo ci impone di fare una grande opera di sensibilizzazione e prevenzione a favore della popolazione sardo”.

“Uno dei fondamentali cardini dello sviluppo territoriale è senza dubbio il grado di istruzione e formazione delle nuove generazioni e la conseguente capacità di integrarsi nel tessuto produttivo, partecipando alla crescita economica o generando direttamente nuova impresa”. L’ho ha detto Pietro Arca, presidente dell’Associazione culturale Lucio Abis che, constatato il letargo delle forze politiche nel portare all’attenzione della comunità oristanese temi di rilevante importanza, questa volta ha deciso di organizzare un convegno sui temi della Scuola, dal titolo “Istruzione, lotta all’abbandono scolastico e alta formazione: strumenti irrinunciabili per l’emancipazione culturale e sociale del territorio provinciale”. Il convegno si terrà sabato 22 febbraio, alle 10, nell’aula magna del Liceo De Castro, a Oristano. “Purtroppo il tema dello sviluppo delle conoscenze e delle competenze – ha aggiunto Arca -, incontra in questo tempo diversi problemi, fra i quali non sfugge il costante declino demografico, il progressivo spopolamento e la fuga dei giovani verso mete di studio esterne al contesto regionale e legate maggiormente alla possibilità di occupazione e inserimento professionale. Se il contenimento del declino demografico ha necessità di azioni di largo spettro ed il contributo di discipline socio economiche concorrenti, non così è invece il lavoro che può essere promosso sul territorio per arginare il fenomeno dell’abbandono scolastico nella fascia dell’obbligo e nelle medie superiori, e come rendere sempre più appetibile la prosecuzione degli studi sia nei percorsi universitari locali che nelle linee di formazione professionale che il territorio offre e che sono collegate allo sviluppo dei fattori locali. Intendiamo – ha concluso il presidente dell’Associazione culturale Lucio Abis – approfondire i contenuti di questi fenomeni, per coordinare attività comuni finalizzate a fronteggiare la desertificazione culturale e formativa del territorio, e individuare idee e progetti che la Regione, nel quadro della propria autonomia, ma anche in ragione del principio di insularità iscritto nella Costituzione, potrà finanziare per contenere questi fenomeni, in nome di un principio di pari opportunità dei cittadini sardi rispetto a quelli del resto del Paese”. Il programma del convegno prevede, dopo l’introduzione di Pietro Arca, le relazioni di Rosanna Lai (responsabile Politiche di promozione e divulgazione del Consorzio Uno-Università di Oristano); Peppino Tilocca (dirigente scolastico del Liceo De Castro); Battistino Ghisu (amministratore straordinario della Provincia di Oristano); Gian Valerio Sanna (presidente del Consorzio Uno-Università di Oristano).

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