Sartiglia Gremio Falegnami: 19 stelle (4 d’oro), remada eccezionale, pariglie penalizzate.

La stella centrata da su Componidori, Salvatore Aru, è stata la ciliegina sulla torta della Sartiglia organizzata dal Gremio dei Falegnami, che ha realizzato un bottino di 19 stelle, una in più rispetto alle stelle centrate, domenica scorsa, dal Gremio dei Contadini.
Dopo la vestizione in via Angioy (che definire lunga sarebbe solo un eufemismo) il corteo, guidato dal Capocorsa Salvatore Aru, da su Segundu Stefano Spiga e da su Terzu Antonio Giandolfi, si è presentato sotto alla stella posizionata davanti alla Cattedrale di Santa Maria, dove Componidori e Segundu hanno effettuato il triplice incrocio delle spade, per poi dare il via, alle 14.30, alla corsa alla stella.
Per il presidente del Gremio, Antonello Fenu, non c‘è stato neanche il tempo di sistemarsi, che è stato subito avvolto da un’emozione indescrivibile nel vedere su Componidori, nonchè suo genero, centrare la stella dopo una bellissima discesa.
L’euforia per la performance di Salvatore Aru si è però spenta quasi subito, perché la manifestazione è stata interrotta per circa mezz’ora a causa di un malore che ha colpito uno spettatore.
La corsa alla stella è ripresa alle 15.05, con i vani tentativi de su Segundu e su Terzu, Stefano Spiga e Antonio Giandolfi. La sorte ha invece arriso a Diego Pinna (Capocorsa domenica scorsa per il Gremio dei Contadini), alla quarta discesa. Dopo il nulla di fatto anche de su Segundu e su Terzu del Gremio di San Giovanni, Angelo Porta e Pietro Putzulu, è stato Salvatore Montisci (alla settima discesa) che, avendo già centrato la stella domenica scorsa, ha bissato il successo e ha così conquistato la prima stella d’oro della giornata.
Montisci faceva parte di un gruppo di dieci cavalieri ai quali il Capocorsa aveva consegnato le spade nel tentativo (poi risultato vano) di recuperare il tempo perduto.
Altro centro, subito dopo Montisci, da parte di Bernardino Ecca (all’ottava discesa), mentre la quinta stella l’ha conquistata, al dodicesimo tentativo, Gianluca Manunza (già stella d’argento), che si è portato a casa la stella d’oro.
Sesta stella (e terza stella d’oro) per Federico Misura (sedicesima discesa), mentre hanno conquistato la stella d’argento Andrea Manias, Antonio Maldotti, Davide Fiori e Luca Murtas rispettivamente al 21°, 23°, 28° e 31° tentativo. L’undicesima stella, alla 32 esima discesa, è stata centrata da Giancarlo Melis, che si è ripetuto e ha così messo in bacheca la stella d’oro.
A seguire, 12esima stella per l’amazzone Sonia Cadeddu (39esimo tentativo); Alessandro Cester, 13esimo centro, al 53° tentativo; Claudio Tuveri, 14esima stella, alla 56esima discesa; Davide Cingolani, 15esima stella, al 59° tentativo; 16esima e 17esima stella centrate da Filippo Sechi e Fabrizio Sannia, alla 61esima e 67esima discesa.
Al tentativo numero 80 c’è stato il pareggio con le 18 stelle centrate la domenica precedente dal Gremio dei Contadini, grazie alla performance di Roberto Serra; mentre a riempire d’orgoglio e far godere tutto il Gremio dei Falegnami è stato, alla 82esima discesa, Alessio Matzutzi, che ha centrato la 19esima stella, quella del sorpasso. Perché anche se viene apparentemente negato, non c’è dubbio che tra i due Gremi, per quanto riguarda le stelle, ci sia una sana competizione.
Una volta raggiunto l’obiettivo, su Componidori ha deciso di riconsegnare le spade al presidente Antonello Fenu, per tentare la sorte con lo “stocco”. Con la corta lancia di legno Salvatore Aru e su Terzu Antonio Giandolfi non sono stati fortunati, ma su Componidori si è rifatto alla grande, esibendosi in una “remada” a dir poco spettacolare, sottolineata dal pubblico con un lunghissimo applauso.
Chiusa la corsa alla stella alle 17.40, era evidente che per le pariglie sarebbe accaduto quanto già successo domenica scorsa. E infatti le evoluzioni dei cavalieri (complessivamente non entusiasmanti) sono state interrotte per motivi di sicurezza, a causa dell’oscurità, alle 18.45, con le ultime 7 pariglie che non si sono potute esibire, mentre altre in precedenza avevano rinunciato spontaneamente.
Per quanta riguarda le evoluzioni, tra la marea di tre su tre, segnaliamo quello, con centrale girato, di Davide Fiori, Rodolfo Manni e Gianluca Fais; il tre su tre, con redini in bocca, di Gianluca Manunza, Salvatore Carrus e Marco Bardino; e i tre su tre, eseguiti dalle pariglie composte da Claudio Tuveri, Fabrizio Pomogranato e Alberto Carta, da Matteo Licheri, Filippo Sechi e Sergio Ledda, e da Gianluca Faedda, Francesco Armas e Luca Barra.
Durante le pariglie, da rimarcare la simpatica esibizione di due cavalieri della pariglia Utzeri-Zucca-Faedda che, in piedi sui rispettivi destrieri, si sono scambiati un bacio, suscitando l’ilarità di tutti i presenti che gli hanno tributato una vera ovazione, e le maschere verdi da alieno indossate dal terzetto Manca-Urgu-Manca per omaggiare l’artista Alfonso Canfora.
Infine, da sottolineare, per solo dovere di cronaca, che tra coloro che hanno premiato i cavalieri che hanno centrato la stella è stato chiamato anche l’europarlamentare Roberto Vannacci, che è stato letteralmente sommerso da una poderosa bordata di fischi dalla stragrande maggioranza degli spettatori.
Cala così il sipario sulla giostra equestre oristanese, dopo tre giorni di spettacolo e tradizione, con le intense emozioni che la Sartiglia regala ogni anno. Decine di migliaia di spettatori hanno affollato la città, tra turisti e oristanesi, riempiendo via Mazzini e via Duomo. Ottimo successo anche per le tante iniziative collaterali organizzate dal Comune, dalla Fondazione Oristano e da altri soggetti pubblici e privati. Le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito e i locali hanno fatto ottimi affari. Uniche note stonate: la pioggia di lunedì, che ha impedito ai minicavalieri della Sartigliedda di completare la loro esibizione, e i ritardi nel programma, che hanno lasciato alcuni cavalieri senza la possibilità di esibirsi nella corsa delle pariglie.
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