Maninchedda: “PdS alla guida della Regione”. Cucca lo gela: “Lo deciderà la coalizione”.
Maninchedda ha alzato il tiro e in vista di un’allenza col Pd per le prossime elezioni politiche ha chiesto un posto sicuro per un proprio rappresentante al Parlamento. Ma la richiesta forte del PdS è stata quella della candidatura del segretario nazionale Paolo Maninchedda (e chi se no?) alla guida della coalizione del centrosinistra per le regionali del 2019.
La risposta del segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca, è stata secca: “Non è questo il momento. Lo decideranno i partiti che formeranno la coalizione”. Se questo non è un “no”, poco ci manca. Cucca, infatti, sa benissimo che all’interno del Pd le ambizioni dei singoli per la candidatura alla presidenza della Regione sono superiori al numero delle correnti. E visti i sondaggi che danno il Pd in Sardegna al minimo storico, non ha alcuna intenzione, con un “si” a Maninchedda, di spaccare ulteriormente il partito. Ma andiamo con ordine e vediamo come l’Ansa ha riepologato quanto accaduto nella direzione del PdS e in quella del Pd.
Il Partito dei Sardi ribadisce la disponibilità a vagliare, entro e non oltre lunedì 8 gennaio, gli spazi per un’intesa politica in vista delle elezioni del 4 marzo, soprattutto con quelle forze, come il Partito democratico, che hanno aperto al confronto. Ma a due condizioni: “il riconoscimento della legittimità del PdS a candidarsi alla guida della coalizione per le future elezioni regionali e l’adeguata garanzia che il partito possa esprimersi direttamente all’interno del Parlamento italiano attraverso un proprio rappresentante, in modo da dar voce alle istanze della Nazione sarda anche attraverso un indipendentismo legale, pacifico, democratico, progressivo”. E’ la linea stabilita dalla direzione nazionale del partito convocata a Oristano. “In queste settimane – si legge nel documento del direttivo pubblicato nel blog del segretario Paolo Maninchedda – il Partito dei Sardi ha gradito l’attenzione manifestata sia da Piero Fassino che quella, costantemente praticata dal segretario del Pd sardo, Giuseppe Luigi Cucca, senza però potere apprezzare fatti politici conclusivi rispetto alle questioni poste. Le scadenze elettorali pongono a tutti un’esigenza di definizione”. Il tema delle elezioni politiche verrà portato all’attenzione anche della Giunta regionale sarda “per verificarne la disponibilità a impegnarsi seriamente sulla soluzione rapida di alcune questioni rilevanti per gli interessi dei sardi”. E’ una delle decisioni prese dal PdS ad Oristano durante la riunione del direttivo nazionale in vista delle politiche del 4 marzo. Nel documento, il primo elaborato dopo il congresso del Partito dei Sardi di un mese fa ad Alghero, oltre al riconoscimento della legittimità a candidarsi alla guida della coalizione per le prossime regionali e alle garanzie che la voce del Pds possa esprimersi in Parlamento attraverso un proprio rappresentante, il Partito dei Sardi sottopone l’intesa con il Pd ad altre condizioni. Prima fra tutte, è scritto nel documento, “la convergenza sull’esigenza di chiedere ai sardi, anche alle elezioni politiche italiane, un voto fondato sulle questioni specifiche dei sardi e che preveda una seria strategia per farli emergere nel confronto col Governo italiano”. A questa è legata la condizione successiva: “La definizione di una serie di obiettivi che vincolino l’impegno degli eletti al perseguimento di risultati concreti in materia di insularità, rapporti con l’UE, fiscalità agevolata, accantonamenti, entrate e bilancio pubblico, educazione e scuola, beni culturali, bilinguismo e insegnamento curricolare del sardo, politiche infrastrutturali, politiche del lavoro, servitù militari”. Presupposto di tutto ciò deve essere il fatto che “allearsi col Pds significa non temere di dire che si è alleati con un indipendentismo pacifico, legale, dialogante, riformista, democratico, progressivo; reciprocamente, il Pds non ha alcuna remora, e lo ha dimostrato, a difendere la propria alleanza con i partiti legali, democratici, pacifici e riformisti che abbiano a cuore gli interessi nazionali della Sardegna, pur non essendo indipendentisti”
“Non è una questione che possiamo discutere adesso, non spetta solo al Pd decidere, è una scelta che deve essere condivisa da tutti gli altri partiti della coalizione che saranno chiamati a esprimersi al momento opportuno”. Il segretario regionale dem, Giuseppe Luigi Cucca, chiarisce subito la posizione del partito rispetto alla richiesta del Partito dei Sardi di poter guidare la coalizione nella competizione elettorale per le regionali. Niente da eccepire, invece, sull’altra condizione posta dal PdS, quella sulla definizione di una serie di obiettivi concreti che vincolino l’impegno degli eletti della coalizione al perseguimento di risultati concreti. “Sui temi – ha detto Cucca – c’è senz’altro un’apertura sulle questioni dell’autonomia che, peraltro, sono care anche al Pd, ed è su questo che dobbiamo costruire l’alleanza”. Rispetto alle altre formazioni politiche, il segretario ha informato del dialogo in corso con i partiti più a sinistra, come Campo progressista, Liberi e Uguali e i Rossomori. Cucca ha anche affermato che è in fase di avvio l’interlocuzione con le forze centriste come Civica popolare e con la formazione + Europa, che recentemente ha superato lo scoglio della presentazione delle firme grazie a Centro democratico. Si sta valutando, inoltre, di estendere la partecipazione alle forze moderate che al momento sono all’opposizione. La direzione è cominciata alle 17.30 circa per terminare poco prima delle 20. Non è stato votato il documento finale perché l’ex segretario regionale, Renato Soru, ha sollevato una serie di vizi procedurali (“il documento era preconfezionato”, ha detto). La direzione acquisisce invece la relazione del segretario, rafforzando il suo mandato a continuare le interlocuzioni con le forze in campo per le alleanze elettorali in vista del 4 marzo. Intanto, si conferma che la direzione regionale è convocata da oggi in maniera permanente, mentre il prossimo appuntamento a Oristano è in programma per venerdì 12 gennaio.
3 comments
Bene, bene parteciperemo in massa al funerale del P.D. e del P.D.S.
Paolo Maninchedda alla guida del centrosinistra? Il professore ha fatto il giro delle sette chiese e si è fatto persino un partito per arrivare a quello che è sempre stato il suo obiettivo. Che si metta pure l’animo in pace: l’unica possibilità che ha per essere candidato a Governatore è che il Pds si presenti da solo alle elezioni regionali. Nel centrosinsitra troverà mille concorrenti, a inziare da Soru, al quale Maninchedda sta cortesemente sulle p….!
Con tutto il casino che c’è nel Pd per le candidature, Il Partito dei sardi ha un bel coraggio a fare avances e dettare scadenze. Cucca ha fatto bene a rispondere in quel modo. Sarebbe interessante sentire anche gli alleati per vedere cosa ne pensano. Ci sarebbe da ridere. Maninchedda sta avanzando la sua candidatura a Presidente solo per avere un posto sicuro alla Regione, perchè ha capito che il centrosinistra alle prossime Regionali perderà alla grande.