Nov 13

A Oristano avviati i lavori da Abbanoa per realizzare 15 chilometri di nuovo acquedotto.

Hanno preso il via, in questi giorni, i lavori per realizzare ulteriori 15 chilometri di nuovo acquedotto di Oristano, mandando in pensione la vecchia condotta colabrodo. Lo ha comunicato, in una nota, Abbanoa.

L’investimento è di quattro milioni di euro stanziati dalla Regione tramite il mutuo destinato alle infrastrutture. L’intervento è realizzato dall’impresa sarda Ser.Lu. che, tra le proposte migliorative presentate per aggiudicarsi l’appalto aveva puntato anche sull’accelerazione dei tempi di realizzazione: dai 270 giorni messi a base di gara, la ditta aveva preventivato di completare l’opera in 100 giorni lavorativi, con diversi fronti di scavo che stanno in contemporanea.

I lavori. Non solo sarà posata la nuova condotta, ma saranno realizzate anche tutte le opere necessarie per renderla operativa: vasconi di disconnessione, partitori per le diramazioni verso i centri serviti e un ponte tubo per attraversare il Riu Mare e Foghe. Inoltre, saranno installate innovative apparecchiature idrauliche ed elettromeccaniche, sistemi di rilevamento, controllo e trasmissione dei dati a distanza che consentiranno una gestione all’avanguardia dell’importante infrastruttura costantemente presidiata con impianti di telecontrollo e teleallarme.

Opera fondamentale. I quindici chilometri di nuova condotta si aggiungeranno ai quattro sostituiti all’inizio dell’anno. L’acquedotto è alimentato dalle sorgenti di Bau Nou e Santu Miali, e garantisce l’approvvigionamento idrico di Oristano e frazioni, Siamaggiore, Solarussa, Tramatza, Bauladu, Milis e Bonarcado. L’anno scorso era stata indetta la conferenza di servizi che aveva coinvolto i Comuni interessati dal tracciato e i diversi enti competenti: il Servizio territoriale Opere idrauliche di Oristano, l’Ufficio Tutela del paesaggio, Soprintendenza, Corpo Forestale, Anas, Provincia di Oristano, E-Distribuzione, Telecom e Consorzio di Bonifica dell’Oristanese.

Addio acquedotto colabrodo. Il vecchio acquedotto era stato realizzato nel ’71 in cemento amianto e ormai da anni mostra tutta la sua inadeguatezza e vetustà. Non si contano più gli interventi di riparazione che le squadre di Abbanoa hanno effettuato per garantire il servizio: il tasso di dispersione è tra il 35 e 40 per cento. Le nuove condotte saranno realizzate in ghisa sferoidale, materiale più resistente che garantisce la migliore tenuta.

Sistema integrato. La realizzazione del nuovo acquedotto garantirà l’approvvigionamento dalle sorgenti, ma per l’Oristanese si sta portando avanti la realizzazione di un sistema integrato, che farà perno sul nuovo potabilizzatore di Silì: un’opera fondamentale già appaltata da Abbanoa con un investimento di 9 milioni di euro, i cui lavori inizieranno a breve. Nei periodi di scarsità di risorsa o eccessiva torbidità delle acque provenienti dalle sorgenti, l’impianto potrà essere alimentato dalla diga Cantoniera sul fiume Tirso.

Pozzi “salati”. La città di Oristano registra da tempo una forte criticità: i pozzi locali registrano livelli crescenti soprattutto di cloruri e di conseguenza l’acqua è sempre più salmastra. Per questo motivo è necessario miscelare la risorsa prelevata con acqua di qualità che sarà garantita dal potabilizzatore di Silì che, a sua volta, potrà utilizzare acqua di sorgente o, in base alle necessità, dell’invaso sul Tirso in base alle disponibilità.

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